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  >>  Adozioni  >>  MAIL IMPORTANTE DA SPEDIRE, LE BARBARIE CONTINUANO ,GLI ANIMALI CHIEDEONO AIUTO..... - Discussione n 10161 - PermaLink
   MAIL IMPORTANTE DA SPEDIRE, LE BARBARIE CONTINUANO ,GLI ANIMALI CHIEDEONO AIUTO.....

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AutorePagina: 9 di 14
letapix

Registrato dal: 30-08-2006
| Messaggi : 1132
  Post Inserito 29-06-2007 alle ore 10:20   
Allora intanto ieri ho trovato questi...Zaba ho aggiunto anche i tuoi!

lettere@avvenire.it;attualita@unita.it;larepubblica@repubblica;rubrica.lettere@repubblica.it;redazioneweb@ilmessaggero.it;cronaca@ilmessaggero.it;francesco@francescototti.com;direttoreweb@ilgiornale.it; mariagraziabarbieri@fastwebnet.it; info@roccobiasi.it; enzo@enzobrogi.it; c.pieraccini@consiglio.regione.toscana.it ; leganord_edolo@libero.it; gr_lega_marini@camera.it; info@partecipami.it; info@animalieanimali.it; tillysas@tin.it

Ho messo alcuni degli indirizzi delle testate giornalistiche più importanti e ho trovato quello di Licia Colo, del suo programma e anche di geo & geo...man mano se ne aggiungono altri!

Ciaoooo


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zaba1

Registrato dal: 09-03-2006
| Messaggi : 8556
  Post Inserito 29-06-2007 alle ore 10:43   
Brava .....
facciamo una bella lista lunga......

chi vuole può aggiungere degli indirizzi....


grazie





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zaba1

Registrato dal: 09-03-2006
| Messaggi : 8556
  Post Inserito 29-06-2007 alle ore 13:12   
Ho trovato questo articolo:
http://www.vegetariani.it/vegetariani/articles/1567.html

Si dovrebbe mandare la lettera anche a Gianluca Comazzi.......


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letapix

Registrato dal: 30-08-2006
| Messaggi : 1132
  Post Inserito 29-06-2007 alle ore 17:07   
Quando cominciate a mandarle lo scrivete cosi' le mando pure io??
Se gli arrivano a piccoli gruppi si stancano prima!! ...Speriamo almeno ....

Ciaooooo

Intanto cerco altri indirizzi!




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letapix

Registrato dal: 30-08-2006
| Messaggi : 1132
  Post Inserito 02-07-2007 alle ore 08:37   
Novità???

....Non sono riuscita a trovare l'indirizzo email di Gianluca Comazzi..però leggendo alcuni articoli che lo riguardavano ho visto che ha partecipato a varie manifestazion dell'OIPA...e ho pensato...ma se le mail le mandiamo anche alle grandi associazioni animaliste tipo appunto OIPA, ENPA...??? Non so facendo presente che abbiamo già mandato a vari politici e testate giornalistiche e nessuno ci ha risposto...magari loro ci possono dare un valido aiuto!! Che ne pensate??




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Remì

Registrato dal: 20-09-2006
| Messaggi : 7356
  Post Inserito 03-07-2007 alle ore 08:38   
@ LETAPIX: non conosco questa persona di cui parli, però se per te è ok, va bene.
sono rimasta un po' indietro, in questi giorni: cosa dobbiamo fare, spedire nuove mail?



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letapix

Registrato dal: 30-08-2006
| Messaggi : 1132
  Post Inserito 03-07-2007 alle ore 09:37   
@Remì : Allora Gianluca Comazzi è garante per la tutela degli animali del Comune di Milano. Come nome lo aveva proposto Zaba!.....In questi giorni stiamo cercando di creare una nuova lista di indirizzi mail, ormai, a questo punto, dagli altri a cui abbiamo già spedito le mail non penso che ricaveremo qualcosa(tra l'altro ieri un altra ricevuta di NON lettura )....Se hai altri indirizzi da proporre aggiungi, poi quando la lista sarà più o meno completa la rispediamo!






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Remì

Registrato dal: 20-09-2006
| Messaggi : 7356
  Post Inserito 03-07-2007 alle ore 09:40   
OK allora!

LETAPIX c'è un MP per te!


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letapix

Registrato dal: 30-08-2006
| Messaggi : 1132
  Post Inserito 03-07-2007 alle ore 09:58   
Letto e risposto!!


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Clo75

Registrato dal: 11-04-2006
| Messaggi : 5504
  Post Inserito 03-07-2007 alle ore 10:04   
Ragazze, leggete questi tre ennessimi casi di violenza:
Speriamo che almeno in quelli dove il responsabile è stato identificato venga punito come si deve...
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IL MESSAGGERO
30 GIUGNO 2007

Lillo stava insegnando a Zaira come controllare il branco di mucche e pecore

Riano (RM) - Lillo stava insegnando a Zaira come controllare il branco di mucche e pecore. Perciò era legato a lei con un lungo collare. Zaira, un anno, piccola e nera, non troppo carina ma intelligentissima e affettuosa, sarebbe diventata presto un cane da “ricognizione” nell’azienda del suo padrone che produce latte per la Centrale, alla periferia di Riano. C’erano le mucche da controllare, i confini della proprietà da capire, abbaiare agli sconosciuti e se restava tempo giocare con Lillo.
Ora Zaira è stata trovata dai suoi padroni, dopo due giorni di ricerche, ridotta in poltiglia. E’ stato Lillo che li ha condotti al cadavere della sua amica. I due animali infatti si erano allontanati, legati insieme per un giro nell’area dove “lavoravano”. Ma qualcosa durante la passeggiata è andata storta e Zaira è rimasta impigliata col collare a una rete di recinzione. Questo l’ha resa vulnerabile alla bestialità di un pensionato di passaggio (che è stato già individuato da un operaio che andava a lavorare), che senza alcun motivo l’ha riempita di botte fino a fracassarle la testa, l’ha incaprettata a trascinata con l’auto a corpo morto per qualche chilometro. Lasciandola poi come uno straccio nella polvere. Senza nessun motivo. Portandosi via come trofeo il suo collare.
Lillo invece si è liberato ed è riuscito a scappare dall’aguzzino che sembra nutrire un odio particolare verso tutti gli animali. Infatti nella zona al bivio di Riano, in periferia, l’uomo è noto per come malmenava le sue pecore e gli agnellini. Ora verrà denunciato.
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LA PROVINCIA DI CREMONA
30 GIUGNO 2007



Castelvetro. I padroni hanno sporto denuncia e mettono in guardia il vicinato dal sadico
Micio seviziato e ucciso
«Ma chi può aver fatto una barbarie tale»



di Riccardo Maruti



CASTELVETRO (PC)— Torturato. Barbaramente brutalizzato. Blacky, un micino nero di un anno, è spirato martedì all’alba, tra atroci dolori, dopo essere stato impalato e seviziato. Una fine orrenda. I veterinari hanno tentato disperatamente — ma inutilmente — di strapparlo alla morte. I padroni, Giuliana Mangiarotti e Ivan Bolzoni (che abitano in una palazzina di Castelvetro, in via Balera), ieri pomeriggio hanno sporto denuncia contro ignoti presso la stazione dei carabinieri di Monticelli. E ora, con una lettera struggente, lanciano un messaggio accorato. Per ricordare Blacky e, soprattutto, per riferire con sdegno e dolore della vigliacca e inumana violenza perpetrata contro il micino. «Quale essere umano è in grado di compiere un simile gesto? Una simile barbarie — si chiede, tra i singhiozzi, la signora Giuliana — A chi poteva dare fastidio il mio Blacky? E’ qualcosa di inimmaginabile...». Non si dà pace, Giuliana. E mette in guardia tutti gli altri abitanti del paese che si prendono amorevolmente cura di animali domestici: «State attenti: chi è stato così crudele e spietato può ripetersi». Se le violenze contro gli animali generano sentimenti odiosi, la feroce sevizia subita da Blacky fa sorgere rabbia e dolorosa indignazione. Un micio indifeso. Un bersaglio facile per sfogare istinti malvagi e deviati. Blacky si era presentato al cancello di casa dei coniugi Bolzoni poco più di un anno fa. Un batuffolo nero dagli occhi enormi, pieni di dolcezza. Proprio così appare nella foto pubblicata in pagina, scattata da Giuliana e Ivan il giorno del suo arrivo. «Era così piccolo...— racconta la donna —, eppure, quando l’ho adocchiato, stava ‘soffiando’ contro un cane. Come non intenerirsi? Blacky è cresciuto con noi, donandoci un affetto immenso e trasmettendoci quella gioia di vivere che solo una creatura innocente sa regalare».
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L'ARENA GIORNALE DI VERONA
2 LUGLIO 2007

CHIEVO (VR). Fino a pochi mesi fa in via Maritati c’erano quindici felini. Ora ne sono rimasti due
Sterminata la colonia di gatti
Una volontaria: «Molta insofferenza verso gli animali»
Amareggiata la gattara autorizzata dal Comune: «Ho trovato i mici morti in giardino. Inconcepibile tanta violenza»

Alessio Pisanò

Chievo (VR) - A Chievo è quasi sparita una colonia, ma il fenomeno riguarda tutta la città.
Uccisi senza pietà. Le vittime sono i gatti di una delle colonie di Chievo, trucidati uno dopo l’altro negli ultimi mesi, tanto che ne sono rimasti vivi soltanto due. Era numerosa la colonia di via Maritati, vicino al centro d’incontro per anziani, formata da stupendi felini di tutti i tipi e colori. Molti sono semplicemente scomparsi, mentre alcuni sono stati trovati morti per terra, vicino alle ciotole di cibo preparate per loro da Lucia Paltrinieri, 65 anni, l’immancabile gattara di quartiere. «Due settimane fa ho trovato Panda, una gattina col contorno nero degli occhi, morta in mezzo al prato e ricoperta dalle mosche», racconta la signora Lucia, «una scena raccapricciante visto che soltanto la sera prima l’avevo vista correre felice come sempre». Prima di Panda toccò a Rosina, e prima ancora a più di 15 gatti, morti non si sa come e per mano di chi.
Alain e Rossella sono gli unici sopravvissuti, una coppia di mici a strisce dorate, belli quanto spaventati da tutto quest’odio nei loro confronti. «L’anno scorso erano una quindicina» racconta Lucia, «ma già a marzo sono rimasti solo in sei».
Proprio nel mese di marzo i gatti della colonia erano stati sottoposti ad esame medico e sterilizzazione da parte del settore Veterinario dell’Ulss 20. «Cerchiamo di contenere la proliferazione dei felini randagi», spiega Laura Cataldo, una volontaria dell’Ulss 20, «anche per salvaguardarli dai frequenti maltrattamenti ai loro danni da parte di chi ne mal sopporta l’esistenza». Un fenomeno a Verona più esteso di quanto si pensi, dove violenze e cruente uccisioni di gatti sembrano essere all’ordine del giorno. «C’è una vera e propria insofferenza verso l’animale in libertà», denuncia la Cataldo, «insofferenza che si trasforma in odio e quindi in bruta violenza nei confronti di un animale che non si può difendere».
«Com’è possibile tanta crudeltà?», si domanda la signora Lucia, dedita da una vita ad accudire i gatti randagi ed oggi preoccupata per la loro sorte: «ogni giorno, quando vengo a dargli da mangiare, ho il terrore di non vedere più nemmeno Alain e Rossella, o di trovarli morti per terra». Nessun sospetto finora nel quartiere, soltanto tanta paura. «Bisogna ripulire quest’area ed accertarsi che tutti i gatti della zona siano sterilizzati per evitare altre ritorsioni», chiede un’altra signora residente nella zona, riferendosi alla striscia di terreno recintata sopra il canale interrato dove, in questi mesi, sono stati avvistati anche dei grossi topi, favoriti probabilmente dalla cruenta sparizione dei gatti. Avvelenati, intrappolati, presi a bastonate o a sassate, i gatti veronesi non hanno certo vita facile anche se, come fa sapere il dottor Francesco Ferrarini, direttore del servizio Veterinario multizonale dell’Ulss 20, «negli ultimi anni grazie al controllo sanitario e agli interventi di sterilizzazione le colonie di felini, attualmente 85 con 2500-3000 gatti, sono state più che dimezzate».
Ma i maltrattamenti e le uccisioni non diminuiscono, nonostante le severe sanzioni, economiche e penali, previste per i colpevoli. La legge 189 del 2004 prevede che «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale, è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi, e chi maltratta un animale…è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno o con una multa da 3.000 a 15.000 euro». Sanzioni pesanti che rispondono al principio sancito dalla legge 281 del ’91 e ribadito dalla legge regionale 60 del ’93 secondo le quali «i gatti che vivono in stato di libertà sul territorio comunale sono protetti». La Lav di Verona (Lega Anti Vivisezione) è da anni attiva per scongiurare i maltrattamenti e soccorrere gli animali feriti, mettendo a disposizione un numero di telefono (320.47.95.558) per segnalazioni e denunce.


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