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  >>  Cani di razza  >>  Pulizia, passeggiate e socializzazione - Discussione n 2133 - PermaLink
   Pulizia, passeggiate e socializzazione
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Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 2 )
Logan24

Registrato dal: 04-08-2005
| Messaggi : 3572
  Post Inserito 02-02-2006 alle ore 11:49   
L’educazione alla pulizia

Di solito i cuccioli vengono naturalmente indirizzati dall’allevatore a sporcare all’esterno, per cui non sarà per nulla faticoso per i nuovi proprietari ottenere la pulizia in ambiente domestico. E’ necessario ricordare però che il cucciolo è incapace di trattenersi quando sente lo stimolo di orinare; all’inizio dovrete armarvi di pazienza e costanza e portarlo fuori spessissimo (anche ogni due ore) in modo da ridurre al minimo le occasioni in cui potrebbe sporcare in casa.
Se nonostante questo dovesse lasciarvi qualche ricordino sul pavimento del salotto la cosa migliore da fare è ignorarlo totalmente limitandovi a pulire quando il cane è assente. Al contrario, se sporcherà nel luogo desiderato gli farete grandi lodi e magari lo premierete anche con qualche bocconcino.
In questo modo il cane assocerà il comportamento indesiderato con un atteggiamento di indifferenza da parte vostra, mentre al contrario capirà in fretta che evacuare all’esterno comporta una bella gratificazione! Evitate inutili rimproveri che genererebbero soltanto ansia nel cucciolo; come ho già accennato, quando il cucciolo sente lo stimolo di orinare non può trattenersi per motivi fisiologici, per cui rimproverarlo per qualcosa di cui non può avere il controllo sarebbe ai suoi occhi incomprensibile.

Un errore ancora più grave è quello di rimproverare il cucciolo in ritardo. I cani hanno una capacità associativa che permette loro di legare un rimprovero o un premio al comportamento esibito in quel dato momento, per cui se rientrando dal lavoro trovate la pipì sul pavimento, il cucciolo non sarà mai in grado di associare un eventuale rimprovero all’atto di sporcare in casa. Non solo non capirà il motivo della strigliata, ma sporcherà di nuovo e ben presto svilupperà un’ansia ingiustificata che complicherà notevolmente la situazione.
In condizioni normali eventuali “incidenti” possono verificarsi fino ai 6 mesi circa, a questa età in genere i cuccioli hanno sviluppato perfettamente la capacità di trattenersi rispettando la cadenza delle passeggiate.

Riassumendo:

• uscite frequenti,
• bisognini in casa = indifferenza,
• bisognini fuori = gratificazione.


Le prime passeggiate

Inizialmente il cucciolo, trovandosi per la prima volta ancorato ad un guinzaglio, sarà sicuramente un po’ perplesso e imbronciato, dopo qualche passo si bloccherà e non vorrà più proseguire. Chiaramente ci vuole un po’ di tempo e di pazienza affinché accetti il guinzaglio, dovrete cercare di convincerlo (non di costringerlo). A questo scopo mostratevi accattivanti, divertenti, chiamando il cucciolo con voce allegra e invitandolo così a seguirvi.
Se il boxerino è un golosone è consigliabile portarsi dietro un sacchetto con dei bocconcini in modo da prenderlo per la gola. Questo metodo serve per associare la passeggiata a qualcosa di piacevole, che stimoli l’iniziativa da parte del cucciolo evitando spiacevoli coercizioni.

Una volta che avrà familiarizzato sufficientemente con il guinzaglio potrete iniziare ad insegnargli una condotta accettabile. Questo non significa che dovrà camminare perfettamente senza sorpassarvi, improponibile per un cucciolo, ma semplicemente muoversi senza trascinarvi in tutte le direzioni a suo piacimento e senza tirare in maniera eccessiva. Il cucciolo dovrà iniziare a capire che siete voi a condurre la passeggiata, a questo scopo è utile seguire alcune regole:

1. tenete il cane sempre sullo stesso lato,

2. se tira in maniera eccessiva per raggiungere qualcosa non strattonatelo, cambiate direzione cercando anche di attirare la sua attenzione, oppure bloccatevi e riprendete il percorso soltanto quando il cane si tranquillizza.

Tirare, esplorare, mostrare curiosità per il mondo sono segnali positivi di coraggio e personalità che non vanno repressi se vogliamo che il cucciolo abbia uno sviluppo psicologico normale. L’importante è semplicemente evitare di dare al cane un’impostazione sbagliata dandogli l’impressione che sia lui a portare a spasso voi.

La socializzazione

Come ho precedentemente accennato, l’allevatore non può limitarsi a nutrire bene i suoi cuccioli e a controllare che siano sani, deve anche porre attenzione alla loro crescita mentale affinché non sviluppino problemi comportamentali derivanti da eventi traumatizzanti vissuti nel periodo dell’impregnazione. L’allevatore pone quindi le basi per una crescita psicologica equilibrata. Questo compito deve essere poi continuato dal nuovo proprietario che dovrà far socializzare il cucciolo con il maggior numero di stimoli possibili, in modo che all’età adulta sia in grado di riconoscerli senza temerli.
Il cane è un animale che ragiona categorizzando gli stimoli con cui entra in contatto. Prendiamo in considerazione la categoria “uomo”. Noi esseri umani dotati di razionalità siamo sempre in grado di riconoscere un membro della nostra specie indipendentemente dal colore della pelle, dall’altezza, dal tipo di vestiti che indossa, dall’età etc. Il cane non è in grado di operare questa astrazione attraverso il ragionamento: se una persona non corrisponde a nessuna delle sottocategorie che il cane possiede in relazione alla specie umana, non sarà in grado di riconoscerla come una presenza innocua e affidabile; quindi potrebbe assumere un atteggiamento di diffidenza, di paura, o anche di minaccia. Per questa ragione è importantissimo che la socializzazione avvenga con il maggior numero di stimoli possibile. Il cane adulto riuscirà a categorizzare diverse tipologie di persone e di situazioni soltanto se ne è venuto a contatto durante il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza.
Il primo anno di vita del cane è ritenuto molto importante appunto perché è in questa fase che l’animale è ricettivo nei confronti dell’ambiente, è in grado di apprendere e di dare un senso a tutto ciò che incontra.


Per consentire tutto questo sarà importante quindi che il cucciolo possa relazionarsi abitualmente con altri cani equilibrati (possibilmente senza il vincolo dei guinzagli), dovrà abituarsi ai rumori della città, alla presenza delle auto, dovrà imbattersi in oggetti di forme e dimensioni diverse, passeggiare in mezzo alla gente, giocare con i bambini, etc. In sostanza dovrà fare tutte quelle esperienze che gli consentiranno da adulto di essere un cane equilibrato e affidabile in tutte le circostanze.
Naturalmente tutte queste situazioni andranno proposte con gradualità, valutando di volta in volta la capacità del cucciolo di affrontarle con serenità e senza traumi.

Fabrizio Rocchi


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kisch

Registrato dal: 20-11-2007
| Messaggi : 70
  Post Inserito 28-12-2007 alle ore 10:13   
Bellissimo articolo, penso che sia utile non solo a proprietari di boxer ma a tutti i proprietari di cani in generale, io ne ho tratto spunto da ciò


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 Profilo
Itala

Registrato dal: 03-04-2006
| Messaggi : 7146
  Post Inserito 12-11-2009 alle ore 10:59   
sempre bellissimi gli articoli di logan


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