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  >>  Altri animali  >>  aiuto povera tartarughina - Discussione n 3608 - PermaLink
   aiuto povera tartarughina
Autore
Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 6 )
isa_e_fra

Registrato dal: 09-07-2006
| Messaggi : 2
  Post Inserito 09-07-2006 alle ore 15:48   
buon ponmeriggio, questa mattina ci siamo svegliati ed abbiamo notato che Romeo la nostra tartaruga d'acqua accusa sintomi di cecita' con patina bianca,premetto che Romeo e' con noi da 2 anni, non e' mai stato al sole, mangia solo ed esclusivamente gamberetti disidratati, ma nn a mai avuto problemi.
Siamo abbastanza preoccupati e saremmo grati a chiuque possa dare informazioni.
grazie in anticipo a tutti
isa e fra


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spascygirl

Registrato dal: 29-05-2006
| Messaggi : 3392
  Post Inserito 09-07-2006 alle ore 17:15   
ma nn v siete informati prima di prendere un rettile???
almeno per due ore al giorno deve restare esposto al sole o alle apposite lampade.
l'acqua deve essere a temperatura adatta alla specie di tartaruga.
non deve mangiare solo gamberetti va malissimo!!!
aspetta un attimo ke ti copio le mie info!


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spascygirl

Registrato dal: 29-05-2006
| Messaggi : 3392
  Post Inserito 09-07-2006 alle ore 17:17   
1. E' necessario che le tartarughe possano esporsi a fonti di calore per regolare la loro attivita' metabolica e facilitare la digestione.
2. E' necessario che le tartarughe abbiano la possibilita' di esporsi quotidianamente direttamente ai raggi solari oppure alle lampade UV-B in modo da garantire la sintesi della vitamina D3 e permettere una corretta fissazione del calcio nelle ossa e carapace.
Dato che le tartarughe hanno un tempo digestivo completo molto lungo (quasi tre giorni negli adulti di alcune specie), che comunque varia in relazione alla specie, eta' e condizioni di vita, e' consigliato alimentare gli esemplari piu' giovani una volta al giorno lasciando un giorno di digiuno, mentre gli adulti possono essere alimentati ogni due o tra giorni, con maggiore frequenza in estate (o a temperature alte), diminuendola con l' abbassarsi della temperatura (soprattutto in inverno). Visto che le tartarughe sono estremamente voraci e mangerebbero in continuazione si puo' somministrare una quantita' di cibo pari alla grandezza della loro testa.
Di seguito sono riportati tutti gli alimenti con cui e' bene nutrire la propria tartaruga alternandoli frequentemente secondo le esigenze alimentari di ogni specie: infatti, i tipi e le proporzioni dei cibi possono variare a seconda della specie che si alleva (Trachemys scripta adulte necessitano di una alimentazione fino al 50% o oltre composta da vegetali, mentre Graptemys spp. di percentuali minori, Pseudmeys spp. consumano grandi quantita’ di vegetali indipendentemente dall’ eta’, ecc…), per cui e' bene informarsi sulle abitudini specifiche delle vostre tartarughe. E' comunque importante che la dieta sia estremamente varia e bilanciata. Ricordando che ci sono alcuni cibi che e' bene evitare: insetti velenosi, piante velenose (tra cui l' edera), latticini e tutti i derivati del latte, farinacei (pane, pasta...), biscotti, pizza, salumi, insaccati e tutti quei cibi che pensandoci un attimo le vostre tartarughe faticherebbero a trovare in natura.
PESCE
In natura quasi tutte le tartarughe onnivore si nutrono di pesci di ogni dimensione (sempre nei limiti della loro taglia), vivi o morti e mangiando ogni parte di essi. Per questo e' possibile somministrarli morti interi o a pezzettini oppure vivi (consigliato soprattutto alle tartarughe predatrici) per rispettare i loro comportamenti in natura e stimolare anche la predazione. Se si tratta di tartarughe di piccole dimensioni sono consigliati pesci di piccola taglia oppure morti e sfilettati senza che le lische possano ferire le tartarughe. Il pesce deve essere sano e non presentare ascessi, ferite o segni che possano far presagire ad una malattia o infezioni che potrebbero essere trasmesse alla tartaruga. Per facilitare le cose e' possibile congelare (per periodi limitati) i piccoli pesciolini interi oppure i pezzettini sfilettati e scongelare qualche ora prima dell' utilizzo la quantita' necessaria (senza poi ricongelarla). Se si utilizza pesce congelato e' bene ricordarsi che con il tempo la tiaminasi, un enzima presente nel pesce (in grandi quantita’ nel pesce di mare), neutralizza la vitamina B1 (Tiamina) presente nel pesce e tende ad accumularsi nell’ organismo della tartaruga provocando alla lunga danni al sistema neurologico dovuti a carenze di vitamina B1. E' quindi opportuno integrare la dieta con cibi vegetali ad alto contenuto di vitamina B o con integratori vitaminici con opportuno dosaggio prescritto dal veterinario, oppure limitarsi saltuariamente ad utilizzare pesce congelato o che comunque lo sia da poco tempo, preferendo pesce fresco. E' buona norma utilizzare pesce di acqua dolce, saltuariamente puo’ essere somministrato anche pesce di mare.
• Alborelle
• Cefaletti
• Acquadelle (noto come latterino)
• Gambusie
• Triotti
sono sicuramente i piu’ indicati. A questi e’ possibile altrenare anche
• Pesci rossi
• Guppi (pesci di acquario colorati e di piccole dimensioni)
sono alcuni dei pesci che possono essere somministrati vivi oppure morti interi dato che non raggiungono dimensioni eccessive e sono di facile predazione.
• Trote (consigliato visto il basso contenuto di grassi e proteine rispetto ad altri)
• Salmoni
sono invece pesci che possono essere sfilettati e congelati in porzioni adeguate visto le loro notevoli dimensioni.
Da evitare tutti quei prodotti inscatolati come tonno o sardine, sia sott’ olio che al naturale visto il loro contenuto di tiaminasi, olio e conservanti.
CROSTACEI e MOLLUSCHI
In natura costituiscono uno degli alimenti base di molte specie acquatiche. Sono ottimi i gamberetti di acqua dolce (dall' aspetto trasparente) o a volte granchietti. In alternativa e' possibile somministrare saltuariamente anche gamberetti di mare opportunamente sgusciati e occasionalmente cozze o altri molluschi ricordando pero’ che sono cibi molto proteici. Le tartarughe appena nate possono essere alimentate anche con piccoli crostacei come le artemie salina ricche di proteine e grassi (senza pero’ eccedere nella somministrazione). Sono molto appetiti, nonche' di grande apporto nutrizionale, le chiocciole e le lumachine con guscio che contengono vitamina B e sono molto ricche di calcio. In alcune specie come Sternotherus spp. costituiscono gran parte dell’ alimentazione. E’ consigliato allevare in cattivita’ questi animali visto che spesso sono potenziali veicoli di parassiti e malattie.
CARNE
Le carni hanno un alto contenuto proteico e soprattutto di grassi. In natura capita che alcune specie di tartarughe si cibino occasionalmente di piccoli roditori, rane (anche i loro girini) e carcasse di piccoli mammiferi. In cattivita' si puo' somministrare carne bianca ma raramente (una volta ogni 10 giorni e' una buona razione) data la predisposizione di questi cibi a portare all' insorgere di malattie quali gotta e MOM. Carne di pollo e’ necessaria fornirla dopo una breve cottura per eliminare ogni pericolo di salmonella. La carne contiene soprattutto vitamina B ma ha contenuti proteici e grassi troppo elevati. Sarebbe invece preferibile fornire, durante la razione di carne, del fegato ricco di vitamina A e altri elementi fondamentali. E' possibile congelarlo in pezzettini e scongelare la razione che serve qualche ora prima. Come alimento molto gradito occasionalmente si possono somministrare i pinkie: i topini senza pelo appena nati. Sono molto sconsigliate le carni rosse difficilmente digeribili e troppo ricche di grassi, cibi in scatola per gatti e cani, tutti i salumi e gli insaccati poiche’ hanno al loro interno molti conservanti e sono molto grassi.
INSETTI

Ne esistono una grande varieta' alcuni altamente velenosi come le lucciole (i cui enzimi che provocano la bioluminescenza sono nocivi), altri da evitare come cimici, api, vespe e formiche che in grande quantita’ possono risultare irritanti o tossici. In generale tutti gli insetti colorati soprattutto rossi sono sconsigliati. Anche i bigattini (Sarcophaga canaria) sono da evitare in quanto ricchi di sostanze di rifiuto. E’ bene ricordare che gran parte degli insetti sono ricchi di fosforo, poveri di calcio e sono spesso rivestiti di chitina che li rende abbastanza indigeribili quindi meglio non abbondare. Gli insetti piu' diffusi e facili da allevare sono:
• Grilli (Acheta domestica, Grillus assimilis, ecc…) sono ricchi di fosforo e con poco grasso e chitina, necessitano di essere “caricati” 24 ore prima.
• Camole della farina (Tenebrio molitor) e kaimani (Zophobas morio) sono costituiti da un rivestimento chitinoso poco digeribile, e' consigliabile dare alle tartarughe le pupe di questi insetti che sono molto appetite oppure le larve piu’ chiare che hanno appena mutato.
• Camole del miele (Galleria mellonella) sono molto grasse e poco digeribili.
• Cavallette e locuste : molto simili ai grilli come proprieta’ nutritive, adatte ai soggetti piu’ grandi poiche’ sono molto piu’ chitinose e dure.
• Lombrichi : sono molto nutrienti e ricchi di calcio e ferro ma possono vivere in terreni concimati e trattati con pesticidi per cui e’ bene fare molta attenzione alla loro provenienza.
• Blatte (Granfodorrina) e bachi da seta (Bombyx mori)
E' importante che questi animali se catturati provengano da zone controllate che non siano state trattate con pesticidi e simili. E' consigliato “caricare” i grilli e gli altri insetti almeno 24 ore prima (operazione di gut-loading) alimentandoli con cibi spolverati con carbonato di calcio in modo da aumentare la loro quantita' di calcio e renderli piu' bilanciati nutrizionalmente.
Per gli individui appena nati sono un ottimo alimento chironomus, larve di zanzare e grilli appena schiusi (pinheads).
VERDURA e FRUTTA
Fondamentali per l' apporto di vitamine, fibre e calcio sono un ottimo integratore per la dieta delle vostre tartarughe. In natura la loro dieta e' integrata con piante acquatiche e alghe. La verdura deve occupare dal 30% al 50% o piu’ della dieta a seconda della specie e dell’ eta’, mentre la frutta va somministrata solo occasionalmente (una volta ogni due settimane) per l’ alto contenuto di zuccheri, il basso apporto di calcio, l’ alto contenuto di fosforo e l’ eccessiva presenza di carboidrati. Una somministrazione eccessiva di frutta puo’ portare problemi digestivi, alterazione della flora intestinale, coliche e diarrea. E' importante che la verdura abbia un buon rapporto Ca/P (in favore del calcio) e sia ricca di vitamine e fibre per favorire la motilita’ intestinale. Vanno somministrate crude e ben lavate. Le verdure che sono meglio indicate (usate anche come alimentazione per le tartarughe terrestri del genere Testudo) sono:
• Tarassaco (dente di leone o soffione)
• Cicoria
• Cicoria selvatica
• Lattuga romana
• Rucola
• Radicchio
• Crescione
• Erba medica
• Erbe di campo
• Trifoglio
tra le piante acquatiche che possono anche costituire alimentazione:
• Lenticchie d' acqua (sicuramente i vegetali piu’ graditi soprattutto nei giovani ma da offrire saltuariamente)
• Giacinto
• Cabomba
• Elodea
per quanto riguarda la frutta sempre da somministrare con parsimonia:
• Albicocche (ottimo rapporto Ca/P)
• Melone (buon rapporto Ca/P)
• Fichi d’ india (foglie e frutti, i piu’ indicati per la dieta)
• Banane (troppo potassio, possono provocare vomito e dissenteria)
• Pera
• Mela (sia mela che pera senza nocciolini altamente tossici)
• Fragole
La lista e' ancora molto lunga ma per una dieta varia possono sicuramente bastare questi alimenti senza fare ulteriori "esperimenti" senza una corretta informazione sugli apporti nutritivi. Esistono poi verdure evitabili e sconsigliate: pomodori (ricco di ossalati e le foglie sono velenose), spinaci e prezzemolo (che contengono acido ossalico che trasforma il calcio in calcio ossalato non assimilabile dall’ organismo), cavoli e broccoli (alimenti gozzigeni sequestranti dello iodio), lattuga classica (scarso rapporto Ca/P), zucchine, mais, carote, piante aromatiche e legumi (contengono una quantita’ elevata di proteine vegetali) ecc...
Gli individui piu' piccoli spesso sono molto restii a mangiare verdura e vegetali, bisogna pero' cercare di forzarli perche' sono essenziali alla loro crescita. Un trucco e' quello di dare piccole dosi di carne o pesce mischiata con la verdura in modo da adattarle al sapore e col passare del tempo aumentare sempre di piu' la quantita' di verdura e diminuire quello della carne/pesce, secondo le esigenze di ogni specie.
CIBI SECCHI
Si tratta di pesciolini secchi, gamberetti liofilizzati (gammarus) e cibo in pellet che non sono assolutamente consigliati come alimentazione base. I gammarus sono poveri di sostanze nutritive, calcio, ricchi di chitina e spesso veicoli di gravi malattie alle tartarughe. Si dovrebbe evitare la somministrazione di tali alimenti o comunque ridurli a somministrazioni davvero sporadiche. In alternativa i cibi in pellet (solo se di buona marca) possono costituire una percentuale della alimentazione ma non superiore al 20% o occasionalmente in caso di viaggi o durante le vacanze.
INTEGRATORI
Una dieta ben equilibrata necessita raramente di ulteriori integratori che comunque possono essere somministrati settimanalmente con parere veterinario esperto in rettili che, dopo averlo messo a conoscenza della dieta della tartaruga e dopo accurati esami all’ animale, valutera' se intervenire ulteriormente per non creare un eccesso di minerali, fibre e vitamine (ipervitaminosi) che puo' risultare altrettanto letale quanto una loro carenza. E' invece consigliato in ogni caso un integratore di calcio che per le tartarughe acquatiche puo' essere dato utilizzando un osso di seppia, opportunamente lavato o bollito, lasciato galleggiare che verra' morso occasionalmente oppure spolverando il cibo con del carbonato di calcio saltuariamente.
E’ fondamentale ricordarsi che l’ apporto della luce solare (o in alternativa di neon UVB) diretta e non filtrata da vetri o plexigas e’ assolutamente fondamentale quanto una dieta varia e bilanciata.



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isa_e_fra

Registrato dal: 09-07-2006
| Messaggi : 2
  Post Inserito 09-07-2006 alle ore 17:54   
ti ringraziamo x le informazioni che ci hai dato.....provvederemo a seguire i tuoi consigli....ma ci rimane cmq il problema dell' occhio grazie ancora isa e fra


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SalePepe

Registrato dal: 07-07-2006
| Messaggi : 78
  Post Inserito 10-07-2006 alle ore 11:27   
alle mie tartarughe do una specie di collirio..che va dato tamponando la palpebra...consultate iol vs veterinario e sentite se potete dargli qualche prodotto....


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spascygirl

Registrato dal: 29-05-2006
| Messaggi : 3392
  Post Inserito 16-07-2006 alle ore 22:45   
ah una mia amica aveva la tartaruga a cui non si aprivano gli okki, un mese di camomilla tiepida tamponata con un fazzoletto molto dolcemente potrebbe risistemare le cose, comunque è meglio eseguire questa operazionee con un trattametno medicinale.
fai attenzione: il vet deve essere molto bravo con gli esotici!


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Mikiss

Registrato dal: 28-02-2006
| Messaggi : 209
  Post Inserito 19-07-2006 alle ore 16:18   
io ho avuto 10 anni fa questo problema con la mia tartaruga maschio. Il problema della patina biaca viene quando stanno in condizioni non idonee (mancanza di sole, acqua sporca, malnutrizione) perciò basta riprestinare le buoni condizioni e la "cecità" sparisce da sola in qualche giorno o al max in 2 settimane.

Questo problema è comune come quello "del guscio trasparente" cioè il carapace diviene letteralmente trasparente in alcuni punti. Anche quasto è dovuto alle sopraccitate cause.

SOLE, DIETA ONNIVORA, ACQUA PULITA.

CI VUOLE TANTO???


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