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Anna49 | CV STAFF
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Post Inserito 18-05-2016 alle ore 13:46   |
"E' vecchio e malato" e per farlo morire prima il prete gli toglie cibo e acqua
Incredibile vicenda risolta grazie ai volontari Lega nazionale per la difesa del cane a Molfetta, in provincia di Bari. Il cane, di proprietà di un sacerdote senza cuore, è stato salvato e portato al sicuro
Roma, 15 febbraio 2016 - Un anziano cane era stato abbandonato a spirare di fame e di stenti perché “vecchio e malato” dal suo padrone, un sacerdote.
I volontari di LNDC l’hanno salvato e preso con loro. Così ora questo povero meticcio ha ripreso le forze e la voglia di vivere. E' accaduto a Molfetta, in provincia di Bari.
Le storie di assurdi gesti di crudeltà nei confronti negli animali purtroppo sono tante, troppe per una società che si ritiene civile. Quella del cane Sergio però spicca tra le altre a causa del suo responsabile: un sacerdote. Una persona che quindi dovrebbe aspirare al bene, alla misericordia, all’amore ed essere sempre pronta ad aiutare le creature di Dio. Anche quelle a quattro zampe. Invece questo prete di Molfetta, con una malvagità senza pari, aveva condannato a una morte orribile il proprio cane, un anziano meticcio tipo maremmano di circa 14 anni, sordo, artritico e debilitato da una vita di solitudine, privazione, patimenti. La storia viene riferita dai volontari di LNDC e fa veramente male al cuore. Il povero cane Sergio si è salvato dal destino decretato per lui solo grazie all’intervento dei volontari della sezione della Lega nazionale per la difesa del cane del luogo.
“Quello che avrebbe dovuto essere il suo compagno umano lo ha volutamente abbandonato a se stesso, solo, in attesa che spirasse per consunzione, privo di acqua e di cibo, chiuso in un lurido recinto, senza nemmeno più la forza di sollevarsi per raggiungere uno sgangherato riparo per proteggersi dal freddo e dalla neve” racconta Mariangela La Volpe, presidente di LNDC Molfetta.“Quando gli abbiamo chiesto di portare via con noi Sergio non ha mostrato alcuna pietà. Ha solamente chiesto perché lo volessimo poiché era vecchio, malato e, quindi, secondo lui, bisognava lasciarlo morire di stenti” continua la presidente. E questo era quello che lui si era prefisso di fare lasciando il cane senza cibo né acqua, aspettando che la morte se lo portasse via senza dare a lui troppo disturbo.
Ora il cane è nel rifugio LNDC, dove ha ricominciato a vivere gli anni che gli rimangono con dignità e circondato dall’affetto che i volontari non gli lesinano. “Da noi Sergio ha finalmente il rispetto e le cure che si devono a tutti gli esseri viventi, riceve le carezze che gli riscaldano il cuore molto più delle coperte fra le quali dorme. Ha ripreso a camminare, ha cominciato a perdere l’aspetto scheletrito. Ogni giorno il suo dolce sguardo riconoscente e i bacetti che dispensa a tutti ci ricordano - conclude La Volpe - quanto poco costa donare un po’ di amore. Un sentimento che il suo ex padrone, nonostante la veste che indossa evidentemente non ha mai conosciuto”.
Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net
Il cane Sergio al rifugio Lndc
e questo è un prete? e questo è l'anno del giubileo della misericordia?
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 18-05-2016 13:47 ]
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didi45
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Post Inserito 18-05-2016 alle ore 14:52   |
Avete mai visto un cane in Vaticano?
O non vengono ripresi in televisione o non ce ne sono.
Per me il prete in questione è un incivile, ma forse tra le cure ad un animale "il suo" ed aiutare un senza tetto preferisce aiutare il senza tetto. L'animale non ha l'anima.
E farlo morire di stenti è una scelta per non utilizzare l'eutanasia,la vita innanzi tutto , guai a toglierla.
Certa chiesa ragiona purtroppo in questo modo.
Non meravigliamoci, in Africa si è preferito lasciar esplodere l'HIV piuttosto che propagandare l'utilizzo dei preservativi.
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: didi45 il 18-05-2016 15:00 ]
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Anna49 | CV STAFF
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Post Inserito 18-05-2016 alle ore 14:55   |
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Anna49 | CV STAFF
Registrato dal: 14-05-2012
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Post Inserito 18-05-2016 alle ore 15:09   |
Giovanni Paolo II affermava: “La Genesi ci mostra Dio che soffia sull'uomo il suo alito di vita. C'è dunque un soffio, uno spirito che assomiglia al soffio e allo spirito di Dio. Gli animali non ne sono privi”
Paolo VI disse in una parrocchia romana che «un giorno rivedremo i nostri animali nell'eternità di Cristo».
Papa Benedetto invece è amante dei gatti e quando era cardinale aveva una gatta nera di nome Milly, credo l'abbia portata con sé
ma qui non si disquisisce di vita oltre la morte ma di rispetto ed amore verso queste creature, la chiesa dove opera questo prete dovrebbe rimanere vuota, prima che essere un prete questo è comunque un uomo senza umanità.
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 18-05-2016 15:13 ]
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lillina | CV STAFF
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Post Inserito 18-05-2016 alle ore 15:25   |
prete o no è un crebano ignorante
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didi45
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Post Inserito 18-05-2016 alle ore 19:34   |
non tutti i sacerdoti, dal più umile al più alto in grado sono uguali.
Per fortuna!
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danimici15
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Post Inserito 19-05-2016 alle ore 01:01   |
Al mio paese c'era un prete che con i soldi dei "fedeli" andava a sciare, dava i calci ai gatti che incontrava finchè finalmente qualcuno lo ha fermato e denunciato. Non ho parole per descrivere l'enorme cattiveria ed ignoranza di questo prete del post nei confronti di questo povero canino. Il fatto è che potrebbe essere un prete, un avvocato, un medico, uno scienziato... se sei ignorante dentro lo sei anche se studi 200 anni, qui lo scalpore è che è il prete a maltrattare in modo inaudito un animale, quello che in teoria dovrebbe essere nel giusto nei confronti di ogni nessere vivente. E qui dico questo : è tutta una casta.
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