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Pubblicato in: Diritti degli animali

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GattoTiti

Avete letto le disavventure di Nonno Thinky nella sez. salute e benessere-Gatto, devo precisare che noi viviamo in Abruzzo. Ieri sono andata in farmacia con la prescrizione veterinaria recante la precisazione "ricetta urgente" ed il farmacista si è rifiutato di vendermi la bombola dell'ossigeno che prescriveva.
Cosa posso fare?
Grazie
GattoTiti

Remì

GattoTiti: ti ho mandato un MP!


danyela

come ha giustificato la mancata consegna dell'ossigeno? ti ha detto che non lo aveva o che non poteva o voleva dartelo? nel primo caso dovrebbe ordinarlo e consegnartelo in giornata, se invece lo possiede deve dartelo. spiega meglio per favore come sono andatele cose. grazie

axwolf

ma si è rifiutato perche' era per un gatto ???
un aiutino che vado dalle farmaciste di fiducia qua in piazza

uaua

Gatotitti, come ha detto Danyela, dovresti dirci esattamente come è andata!

GattoTiti

Semplicemente che loro non vendono le bombole per uso veterinario e quindi non ha voluto fornirmela.
Grazie
GattoTiti

stefra

Ciao Anto, comprendo la situazione vivendo nella tua stessa città. Hai consultato una sola farmacia o hai provato in altre, ottenendo la stessa risposta? Hai provato alla farmacia veterinaria che si trova vicino all'Hotel Azzurro (nei pressi di Viale CorradoIV)?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: stefra il 11-07-2007 16:05 ]

GattoTiti

No Stefra, il problema praticamente l'ho risolto poichè essendo invalida ho un buon rapporto con diverse farmacie, domenica poi, la vet dell'ambulatorio reperibile mi ha accompagnato lei.Ho voluto sollevare il problema xchè la farmacia che si è rifiutata è centralissima e mi sento in dovere di fare qualcosa per chi ci capiterà dopo di me.
Cmq l'ossigeno lo distribuiscono solo le farmacie "umane"
Ciao
gattoTiti

danyela

se lo ditribuiscono solo le farmacie "umane" allora te lo devono dare, punto e basta!!!!

GattoTiti

Cara la mia collega,
io vivo in una regione dove nell'ultimo piano sanitario si son scordati l'esistenza della veterinaria.Per cui cercavo di sapere se esisteva una legge specifica, citando la quale potessi far casino.
Obbligata
GattoTiti

danyela

La ricetta, quale espressione della professionalità del medico veterinario, certifica con la prescrizione la necessità della terapia da somministrare ad un soggetto identificabile (indicando i dati del poprietario dell'animale).
Analogamente nel settore degli animali d’affezione il professionista è chiamato ad aggiornare le proprie conoscenze su specialità medicinali utilizzate sia in campo veterinario che umano e quindi indirettamente anche ad approfondire le diverse regole che possono condizionare la dispensazione delle due diverse tipologie di farmaci.
Per il farmacista la ricetta costituisce una indicazione da non disattendere, se non previo consenso del veterinario, e per il proprietario rappresenta l’autorizzazione a detenere e, a volte somministrare, un farmaco.
Quando l’atto medico, a livello territoriale, prevede il ricorso alla prescrizione farmaceutica si concretizza necessariamente con l’emissione della ricetta.
Per il farmacista la ricetta rappresenta l'autorizzazione a dispensare un farmaco e, in taluni casi, il documento che consente il rimborso da parte del SSN; comunque rappresenta un atto professionale che individua precise responsabilità non solo in capo al medico ma anche al farmacista.
“…In caso di prescrizione dubbia o incongrua, il farmacista, prima di spedire la ricetta è tenuto a prendere contatto con il medico o veterinario prescrittore, riservatamente e in spirito di collaborazione, per il necessario chiarimento” (Art. 18 Codice deontologico del farmacista).Al farmacista compete la corretta dispensazione del farmaco assicurando conformità all’atto medico e qualità del prodotto, nel rispetto dei diversi formalismi che regolano la prescrizione e la dispensazione dei medicinali.
“Il farmacista deve respingere, con cortesia ma fermamente, le richieste di medicinali senza la prescritta ricetta medica o veterinaria o redatte su ricette prive dei requisiti stabiliti dalla legge” (Art. 17 c.1 Codice deontologico del farmacista). @gatto titi, nel caso del nonnetto, se sono state rispettate tutte le formalità previste nella redazione della ricetta, il farmacista, non deve disattendere il codice del farmacista, altrimenti rischia di incorrere in un'eventuale sanzione

GattoTiti

Grazie Collega specialista
era proprio ciò di cui avevo bisogno per fare battaglia.
GattoTiti

Se fossi il mio avvocato, oltre a saldare la parcella ti invierei anche un magnifico cadeau

danyela

ma figurati....dovere!!!
a proposito, come sta il nonnetto???
grattini da parte mia


axwolf

Quote:

11-07-2007 alle ore 21:07, danyela wrote:
La ricetta, quale espressione della professionalità del medico veterinario, certifica con la prescrizione la necessità della terapia da somministrare ad un soggetto identificabile (indicando i dati del poprietario dell'animale).
Analogamente nel settore degli animali d’affezione il professionista è chiamato ad aggiornare le proprie conoscenze su specialità medicinali utilizzate sia in campo veterinario che umano e quindi indirettamente anche ad approfondire le diverse regole che possono condizionare la dispensazione delle due diverse tipologie di farmaci.
Per il farmacista la ricetta costituisce una indicazione da non disattendere, se non previo consenso del veterinario, e per il proprietario rappresenta l’autorizzazione a detenere e, a volte somministrare, un farmaco.
Quando l’atto medico, a livello territoriale, prevede il ricorso alla prescrizione farmaceutica si concretizza necessariamente con l’emissione della ricetta.
Per il farmacista la ricetta rappresenta l'autorizzazione a dispensare un farmaco e, in taluni casi, il documento che consente il rimborso da parte del SSN; comunque rappresenta un atto professionale che individua precise responsabilità non solo in capo al medico ma anche al farmacista.
“…In caso di prescrizione dubbia o incongrua, il farmacista, prima di spedire la ricetta è tenuto a prendere contatto con il medico o veterinario prescrittore, riservatamente e in spirito di collaborazione, per il necessario chiarimento” (Art. 18 Codice deontologico del farmacista).Al farmacista compete la corretta dispensazione del farmaco assicurando conformità all’atto medico e qualità del prodotto, nel rispetto dei diversi formalismi che regolano la prescrizione e la dispensazione dei medicinali.
“Il farmacista deve respingere, con cortesia ma fermamente, le richieste di medicinali senza la prescritta ricetta medica o veterinaria o redatte su ricette prive dei requisiti stabiliti dalla legge” (Art. 17 c.1 Codice deontologico del farmacista). @gatto titi, nel caso del nonnetto, se sono state rispettate tutte le formalità previste nella redazione della ricetta, il farmacista, non deve disattendere il codice del farmacista, altrimenti rischia di incorrere in un'eventuale sanzione