LODI: follia all’apertura della caccia: SPARI su CICLISTA!Pubblicato in: Varie Per partecipare a questa discussione clicca qui | |||
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RemìLodi, follia all’apertura della cacciaFerita al braccio Pina Spagnolello Fuoco sui ciclisti, la caccia si apre con un episodio che rasenta la follia. Ad essere ferita Pina Spagnolello, presidente dell’associazione Ciclodi-Fiab, di ritorno da una biciclettata nel Nord Lodigiano. La donna, insieme a una sessantina di persone, si trovava nel parco del Belgiardino, zona verde tra Lodi e Montanaso che nei fine settimana è molto frequentata. All’improvviso si è sentito uno sparo, ma il colpo ha raggiunto la Spagnolello al braccio, sul quale era evidente il segno lasciato da almeno un pallino. Nonostante il tentativo di scoprire il pazzo che si nascondeva armato fra gli alberi, nessuno si è fatto largo dalla radura. La presidente di Ciclodi si è diretta al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Lodi per farsi medicare, consapevole che sarebbe potuta andare molto peggio, poi valuterà la possibilità di fare denuncia: «È pazzesco che si possa cacciare in una zona simile, così vicino alle strade dove passa la gente. Non deve accadere mai più». (Il Cittadino) Visualizza immagine [ Questo Messaggio è stato Modificato da: Remì il 26-09-2008 10:14 ] | |||
charlinaMa è pazzescoquesti sono matti , sparano in tutte le direzioni c'è da essere sollevati perchè è stata presa "solo" ad un braccio | |||
Testoster1L'arcicaccia ha già preso provvedimenti.....L'aggressore verrà costretto a seguire un corso di tiro... inammissibile colpire solo al braccio un bersaglio di quelle dimensioni. | |||
sofiaeginnyNon ditemi niente!!! come ben sapete io abito vicino ad un bosco, in questo bosco dentro, tra l'altro, ci sono due villette abitate, ma nonostante questo i cacciatori se ne sbattono le balle, ieri sono stata costretta a mettere il campanaccio al collo di Sofia perchè ci hanno letteralmente sparato sopra la testa!!!!!! Almeno con il campanaccio Sofia fa casino e ci sentono arrivare, sennò quelli sparano addosso a me ed ai miei cani.Si impallassero tutti i fucili!!!!!!! | |||
MinalarossaPensa che in Veneto hanno approvato una legge che gli consente di sparare anche ai cani selvatici.... ora... cani selvatici??? in veneto???C'e da aver paura ad uscire a portar fuori i pelosi... idem come te Marina abito a ridosso in unboschetto ma piccino pero'... schiopettate a tutto andare... da aver paura, Non puoi nemmeno passeggiare nella vigna che ti tirano... a mio zio hanno seccato tre vigne!!!!!!!!!!!!!!!!! | |||
RemìIo ho già inviato la mia MAIL di protesta da scrivere sulle Lettere de il quotidiano IL CITTADINO:lettere.direttore@ilcittadino.it redazione@ilcittadino.it *** E’ un pericolo per tutti, e il bello è che si avvicinano sempre di più (e indisturbati) ai centri abitati… Non gli bastano più le specie a 4 zampe… [ Questo Messaggio è stato Modificato da: Remì il 22-09-2008 11:55 ] | |||
angeskyintorno allo "sport" della caccia, si è formata una lobby molto potnte, sentivo ieri al telegiornale che ci girano un sacco di soldi dietro...di onseguenza non faranno mai niente per mettere i bastoni fra le ruote a questa gente....la cosa assurda è che permettono a certa gente di sparare in luoghi pubblici, ma dico scherziamo?? finche lo fanno nei loro terreni privati è anche tollerabile, ma che un cittadino non può fare una passeggiata nei boschi per paura di essere colpito...la trovo davvero una cosa assurda, e poi parlano di sicurezza...ma per piacere... | |||
Clo75Eccomi!! Innanzitutto grazie Remi!!Vi incollo l'articolo per intero... che dire... Anche io ho mandato la mia lettera di protesta, dubito che questa gente sappia leggere ma magari qualcuno gli riferirà del nostro disprezzo nei loro confronti. Che si vergognino, e che qualcuno non mi venga a dire che non bisogna esultare quando si impallinano tra di loro.. sapete che vi dico? Ho già la bottiglia in fresco!!! IL CITTADINO (www.ilcittadino.it) Belgiardino, un cacciatore spara sui ciclisti: ferita al braccio la presidente di Ciclodi-Fiab n È partito un colpo nell’aria, ma non è andato a vuoto: è finito nel braccio di Pina Spagnolello, presidente dell’associazione Ciclodi Fiab, che stava per concludere la sua biciclettata domenicale. Proprio nella giornata di ieri si è aperta la stagione della caccia, che però avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia.Pina Spagnolello si trovava in compagnia di una sessantina di persone, un gruppo che aveva deciso di partecipare all’iniziativa “Andando in bici da Lodi a Marzano e Merlino”, un percorso di quattro ore e di circa 40 chilometri che aveva entusiasmato tutti i suoi protagonisti. «Stavamo pedalando tutti insieme al Belgiardino - racconta la donna, che intorno alle 18.30 si trovava al pronto soccorso di Lodi in attesa di essere medicata -, ci stavamo avvicinando all’uscita quando abbiamo sentito uno sparo. Poi ho sentito un certo fastidio al braccio sinistro e mi sono accorta che c’era un buco». Tutti i presenti si sono spaventati, qualcuno ha anche iniziato a gridare, ma la vittima non si è lasciata intimidire. «Mai e poi mai avrei pensato che ci fossero dei cacciatori fra gli alberi - aggiunge la presidente, soccorsa fra gli altri anche da Stefano Caserini, responsabile dell’ufficio mobilità ciclistica -. Ho urlato, ma poi ho chiesto ai cacciatori di venire fuori dalla boscaglia, se ne avevano il coraggio. Ma non è spuntato nessuno, solamente due cani, mentre un altro cacciatore era lì a guardare. Ho chiesto loro cosa stessero combinando, anche perché in zona si trovavano persino alcune famiglie con i bambini».La Spagnolello è finita al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Lodi per farsi medicare la ferita, quasi certamente farà denuncia ai carabinieri per l’accaduto. «Ci vuole il referto dell’ospedale, poi vedremo il da farsi», sottolinea.La presidente dell’associazione, molto conosciuta in città, sa perfettamente di aver scampato un grosso pericolo. «Mi rendo conto che sono stata fortunata - commenta la Spagnolello -, il colpo avrebbe potuto ferirmi in faccia o da qualche altra parte. È un fatto grave e da denunciare: sparare in quell’area è una cosa da pazzi, come lo è sparare così vicino alle strade dove passa la gente, cose come queste non dovrebbero accadere. Noi siamo disponibili a parlare con le associazioni dei cacciatori, ma di una cosa siamo certi: lì non devono più cacciare».G. B. | |||
Tutetta | |||
Clo75Tante belle letterine pubblicate stamattina, e per ora i cacciatori se ne stanno zitti e mutiPeccato che la mia non l'abbiano messa oggi la rimando e vediamo domani...forse ne avevano già tante... Ecco a voi le letterine, tra cui quella della nostra mitica Remi CICLISTA FERITA Andate in Siberia o in Alaska a sparare, non al Belgiardino n Caro direttore, immagino che nei prossimi giorni questa rubrica sarà invasa da lettere di bravi cacciatori, quelli che rispettano le regole, il territorio, la natura e a magari pure gli animali che vanno ad impallinare, pronti a prendere le distanza dai cattivi cacciatori, quelli che sparano a tutto ciò che vola e che corre, quelli che svuotano quintali di piombo e di cartucce scariche nei campi, che se a fine giornata non hanno acchiappato nulla sparano ai cartelli stradali o alle nutrie e che poi finiscono a fare la bellamangiata in trattoria. La libertà di cacciare è sacrosanta e quando poi i cacciatori sopra questa loro nobile attività ci pagano pure le tasse, il piombo e le armi, questa libertà di amare il territorio in cui vivono, finiscono a dire che è un diritto! Poco importa se altri individui vogliono vivere gli stessi territori in altri modo, in bici, per funghi, a passeggio con i cani senza rischiare di finire all’ospedale. Non sono un animalista, penso semplicemente che in territori così densamente abitati la caccia sia pericolosa e inopportuna. I poveri cacciatori, che si lamentano di pagare un sacco di quattrini per sparare a bestie allevate e mollate in giro, se vogliono, vadano a sparare in Siberia o in Alaska. I tempi in cui si cacciava per sfamarsi sono finiti da un pezzo... Marco Polli CICLISTA FERITA 2 Un totale disprezzo della legge n La Lav Lega Anti Vivisezione Onlus, esprime tutta la propria solidarietà verso la Federazione Italiana Amici della Bicicletta e in particolare per la presidente di CiclodiFIAB, Pina Spagnolello, colpita domenica 21 settembre dai pallini di un cacciatore nel corso di una cicloescursione. La Lav condivide le proposte di Fiab inmerito alla tutela dei turisti e comunque di tutti i cittadini che devono potere godere del territorio, in assoluta sicurezza, senza vedere trasformare una serena e felice giornata all’aperto in una tragedia, come sempre più spesso accade. La Lav si rende disponibile a collaborare con Fiab e Ciclodi, anche per organizzare da subito attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni locali per tutelare l’incolumità pubblica dalla follia di alcuni cacciatori che, in preda al “delirio venatorio“, sono pronti a sparare a qualsiasi cosa inmovimento, animali e uomini, in totale disprezzo della legge e delle più ovvie regole del buon senso. Cordiali saluti, Simone Pavesi Coordinatore Lav Lombardia lav.lombardia@infolav.org www.lav.lombardia.it CICLISTA FERITA 3 Necessari maggiori controlli n Non vorrei utilizzare questo spazio per parlare della cacciama piuttosto per parlare dei cacciatori!!!! Una volta mi immaginavo i cacciatori con il loro fucile dentro un bosco o una riserva di caccia lontana dai centri abitati e invece un giorno mentre correvo lungo la pista ciclabile di Galgagnano/Villa Pompeiana mi sono accorto di avere a pochi metri, nei prati adiacenti, dei cacciatori in battuta di caccia con i fucili pronti. L’hanno scorso era ormai una consuetudine vedere cacciatori molto vicini alle strade con il fucile chiuso (al contrario di quello che prevede la legge). Tutta la zona di GalgagnanoMontanaso è una zona molto verde e spesso ho visto cacciatori molto vicino (a mio avviso troppo vicino) a spazi di normale e solita frequentazione di persone. Visto che non sembra così impossibile ed improbabile che parta un colpo accidentale, credo che per tutto il periodo di caccia dovrebbero esserci frequenti e continui controlli sul territorio per verificare che non ci siano comportamenti irresponsabili e superficiali e che tutto si svolga nel rispetto delle regole a tutela delle persone. Samuele Benatti Galgagnano CICLISTA FERITA 4 Impallinano tutti, anche gli uomini n Prima o poi doveva capitare: prima la caccia al volatile (fagiani, passerotti ecc.), dopo all’ungulato (stambecchi, caprioli, ecc.) e agli animali da tana (volpi, tassi, ecc.), in ultimo alle specie protette (vedi le marmotte in Alto Adige…)… chi mancava? Ma la specie a 2 zampe! Ovvero, l’uomo! Eh già!Mancava solo lui da impallinare! Ci hanno pensato nel giorno dell’apertura della caccia, dove ad essere ferita è stata una ignara ciclista di ritorno da una gita nel Nord Lodigiano. E così Pina Spagnolello, la vittima, si è dovuta beccare un pallino nel braccio e… zitta e mosca… ha dovuto abbozzare! Eh sì! Perché alla potente lobby dei cacciatori tutto è permesso! Anche impallinare i cittadini che hanno la sventura di capitare loro a tiro! E non importa se sono ciclisti, mamme con bambini, persone con i cani a passeggio, anziani o chi altri, c’è sempre un “pallino” pronto per tutti, che prima o poi lascerà il segno… Perché oggi è stato colpito un braccio… all’indomani, potrebbe colpire qualche organo vitale e allora si dirà che “c’è scappato il morto”! È una vergogna! In un Paese che vuole essere civile come il nostro, ancora si autorizza questa barbarie chiamata “sport” che uccide ogni anno tanti animali e specie protette e ora… colpisce anche gli esseri umani che hanno l’ardire di capitare a tiro di un cacciatore armato di doppietta! Spero che trovino i colpevoli e gli diano il massimo della pena… (ma non voglio illudermi troppo). REMI' CACCIA Smettetela di trovare giustificazioni n Egregio Direttore,mi permetta di utilizzare questo spazio permanifestare il mio disgusto e la totale disapprovazione in merito ad alcune affermazioni della lettera del signor Gualtiero Sepati pubblicata sul Suo giornale il giorno 19 settembre. Chi, come me, è profondamente contrario alla caccia e rispetta gli animali e l’ambiente, è veramente stanco e nauseato nel leggere frasi come: “Finalmente si avvicina l’apertura della caccia… tradizione che dalla notte dei tempi vede noi semplici cacciatori a trepidare e aspettare con ansia il fatidico momento… Ci sentiamo chiamati da una vocina interna che ci spinge a preparaci almeglio prima come uomini e dopo come cacciatori, perché proprio sul terreno di caccia ci confronteremo con la nostra abilità ed esperienza…”. Insomma: smettetela, voi cacciatori, di trovare giustificazioni pseudofilosofiche, pseudopsicologiche, ambientalistiche o naturalistiche ai vostri “omicidi legalizzati”; smettetela di sentirvi “sentinelle dell’ambiente e del territorio” (vedi Cittadino del 14/02/2003).Ammettete, una volta per tutte, di provare un piacere quasi ineffabile nell’ammazzare animali indifesi, ammettete di sentirvi “uomini veri” quando tenente in mano un fucile. Visto che lo stesso signor Sepati ammette che “siamo in un tempo in cui essere cacciatori non è più di moda e che tanti disapprovano la nostra passione”, chiedo a tutti coloro che condividono il mio pensiero di far sentire la loro voce. Saremo sicuramente in tanti a contrastare con la condanna e la disapprovazione civile queste persone che “godono del momento magico: l’attesa dell’apertura della caccia: un giorno lungo un anno”. Siamo in pianura e il lupo qui non ha dimora,ma se ci fosse nonmi dispiacerebbe che questi “signori” lo incontrassero. Quindi in bocca al lupo! Tiziana Balli | |||
RemìBene! dagli al cacciatore! | |||
Clo75Altre 3 letterine, tra cui la mia e l'immancabile cacciatore ovviamente bravissimo e rispettoso delle regole, totalmente estraneo all'accaduto!!!CICLISTA FERITA 1 Siamo in balìa di una lobby di intoccabili n Egregio direttore, ho appena letto l’articolo apparso sul vostro giornale che racconta come domenica, proprio a Lodi nel parco del Belgiardino, la presidente della Ciclodi è stata impallinata ad un braccio da un cacciatore... a lei va tutta la mia solidarietà e appoggio. A parte il disgusto e la rabbia che provo, mi viene da dire con molta amarezza che questo non è il primo e non sarà l’ultimo degli incidenti che a fine stagione andranno ad arricchire questo bollettino di guerra.. ormai ogni anno è la solita storia, si rischia di essere ripetitivi, ma è l’ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse ancora bisogno, della prepotenza dei cacciatori e della totale assenza delle istituzioni preposte al controllo delle leggi che, seppur poche e inadatte, regolano questa inutile e dannosa attività. Ormai i cacciatori sono padroni non solo dei fondi e delle proprietà altrui,ma anche di strade e parchi, siamo totalmente in balìa di questa lobby di intoccabili; siamo noi cittadini che dobbiamo stare attenti a dove andiamo e cosa facciamo, perché rischiamo di imbatterci in scariche di pallini volanti anche nel giardino di casa nostra, o mentre siamo al parco con i nostri figli. Così, mentre noi trascorriamo le nostre domeniche chiusi in casa, naturalmente lontano dalle finestre, perché rischiamo di venire colpiti anche lì (vedasi bollettino dell’anno scorso), le loro gioiose domeniche iniziano all’alba, con gli amati cani (che naturalmente invecchiati o a fine stagione riempiranno i canili), in mezzo alla natura che amano e rispettano (lo si capisce dai quintali di piombo che vi riversano), in rigorosa tenuta mimetica. La caccia è passione, la caccia è tradizione che si tramanda di padre in figlio ed è questo ciò che conta. Questi incidenti sono cose che capitano, sono solo dei numeri e delle statistiche che a conti fatti non sono niente in confronto alle vittime degli incidenti stradali. Sono solo imprevisti che rovinano un appostamento di ore ed ore. Che importa se ogni tanto qualche pallino colpisce un genitore un bambino o un cane, che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato? Che differenza fa un essere vivente ferito o morto in più? Che differenza fa se la vittima ha due gambe o due ali? È solo un trafiletto su un giornale che il giorno dopo sarà carta straccia. È solo una denuncia contro ignoti, perché questi cacciatori sono troppo vigliacchi per ammettere le loro responsabilità e soccorrere i malcapitati. È meglio darsi alla fuga e continuare a prendersela con chi non ha possibilità di difendersi in alcun modo. Perché, volete mettere, non c’è niente che vale quanto il rientro a casa la sera, tronfi d’orgoglio nel mostrare il carniere bello pieno di vittime di una caccia impari, senza il quale non ci sarebbe nulla da mangiare per cena; e se in qualche giornata no, questo non dovesse succedere, magari perché il solito cittadino rompiscatole ha rovinato tutto, c’è sempre la pizza d’asporto dietro l’angolo da gustare alla faccia di chi, in questa felice e spensierata giornata a contatto con la natura, ci ha rimesso un braccio una gamba o la vita. Vergogna! Claudia M. CICLISTA FERITA 2 L’attività più pericolosa al mondo n Egregio direttore, una riflessione su quanto la caccia, oggi, sia contro natura, contro gli uomini, contro l’ambiente e ovviamente contro gli animali. La caccia è contro natura. In un solo anno i fucili dei cacciatori italiani vomitano sul territorio del Belpaese 500 milioni di cartucce. A raccoglierle tutte se ne farebbe un mucchio di 11.000metri cubi. Vengono disperse nell’ambiente 17.500 tonnellate annue di piombo sotto forma di pallini: un diluvio di frammenti velenosi che si accumula sul fondo di laghi, fiumi, stagni e boschi italiani, che già non godono di salute eccelsa. Senza contare le tonnellate di plastica dei bossoli non raccolti dai cacciatori, che pure per legge avrebbero l’obbligo di farlo. Non male, per una categoria che afferma di amare la natura... La caccia è contro gli animali. La pioggia di piombo serve ad ammazzare. Solo gli uccelli migratori massacrati ogni anno dai cacciatori italiani assommano a 150 milioni. Considerando una lunghezza media di 15 cm ciascuno, stendendoli tutti per terra si coprirebbe un percorso di 22.500 km. Camminando 24 ore su 24, occorrerebbero più di 6mesi per giungere al fondo.Esclusi gli uccellimigratori, il totale degli animali uccisi dai cacciatori italiani raggiunge i 300 milioni di capi!Unmassacro operato “per divertimento”… La caccia è contro gli uomini. Oltre asterminare milioni di animali, oltre ad inquinare l’ambiente, la caccia uccide anche gli esseri umani. È noto che l’attività venatoria non è uno sport: il Coni ha escluso infatti la Federcaccia dal proprio ambito, in quanto non coerente con nessun tipo di attività sportiva. Ma se la caccia fosse un’attività lavorativa (sebbene sia evidente il suo status di attività di “svago”), secondo i parametri della Legge 626 (Legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro) sarebbe l’attività con la più alta incidenza di pericolo, incidenti emortalità (in rapporto alle persone “impiegate”), superando di gran lunga l’edilizia e la siderurgia. La caccia è insostenibile I cacciatori, lentamente ma inesorabilmente, stanno diminuendo. Ma sono sempre troppi. In Italia sono 800.000. Se questo esercito si dispiegasse tutto insieme sull’ intero territorio nazionale, comprese città, laghi, fiumi emontagne, ogni chilometro quadrato ne comprenderebbe sei. È la densità più alta d’Europa. In Olanda e in Belgio, ad esempio, ci sono 1,4 cacciatori per chilometro quadrato, in Germania 1,3 mentre in Lussemburgo 1,2. Il valoremedio dei paesi dell’Unione Europea (Italia esclusa) è di 2. Edgar Meyer Presidente Gaia Animali&Ambiente Onlus CICLISTA FERITA 3 Noi cacciatori non spariamo sui ciclisti n Egregio Signor Direttore, chiedo gentilmente spazio su queste colonne per una breve riflessione in merito a quanto accaduto alla Signora Pina Spagnolello domenica 21 scorso, giorno dell’apertura della stagione venatoria. Innanzitutto voglio esprimere alla Signora Pina, personalmente ed a nome dell’associazione che rappresento vicinanza e solidarietà per l’accaduto, ed il totale disprezzo per l’incomprensibile gesto perpetrato da chi, nell’assoluta inosservanza delle norme che regolano la nostra passione, e nel disprezzo dell’etica venatoria, si è reso autore di tale gesto, e pure vigliaccamente sottratto alle proprie responsabilità. Purtroppo le scellerate gesta di pochi rischiano di bollare una nutrita schiera di cittadini cacciatori, che nulla hanno a che fare, e tanto meno vogliono spartire con chi si rende responsabile di tali fatti; noi cacciatori non spariamo sui ciclisti. Neppure per la preda più ambita si deve prevaricare la libertà altrui, così facendo si comprometterebbe la convivenza civile, condizione essenziale del nostro essere cittadini. Certo di poter esprimere così il pensiero della grande maggioranza degli appassionati amanti dell’ars venandi, rinnovo solidarietà, unitamente ai migliori auguri di pronta ripresa da questa brutta avventura, dimenticandola così al più presto. Giorgio Marazzina Presidente Provinciale Federazione Italiana della Caccia | |||
Remìgrazie CLO!... speriamo che queste proteste, scuotano un po' di coscienze... P.S. e bravo "Il Cittadino"!! | |||
Clo75Ragazze, la mail pubblicata oggi è delirante!!! Leggetevi la fine"...Questi “estremismi“ che siano buoni o cattivi sono pur sempre estremismi, sbagliati da qualsiasi angolazione li si guardi, come estremisti non intendo solo chi si fa esplodere con cinture detonanti ma anche chi pretende che si ringrazino e coccolino le nutrie o che si facciano salire sui treni prima di tutti i cani sporchi ed infestati di parassiti. ..." I CANI SPORCHI E INFESTATI DI PARASSITI??? Oh Signur... e perchè non si firma? Ha paura che andiamo sotto casa sua con i nostri cani sporchi e pulciosi?!?!? CICLISTA FERITA Gli estremismi sono sempre sbagliati n Caro Direttore, premetto che non sono un cacciatore ma saltuariamente pescatore. Ho molti amici cacciatori,ed anche se non homai pensato di abbracciare questa passione non giudico ciò che fanno. Abito nel basso lodigiano, nelle immediate vicinanze esistono due aziende faunisticovenatorie (o riserve di caccia) che sono ben delimitate. Da piccolo con mio padre si evitava di recarsi all’Adda lungo queste aziende per non imbattersi in cacciatori, per non disturbare ,per non rischiare di prendersi un pallino. Si andava a pesca in altri posti. Forse dopo questo episodio si sprecano giudizi e falsi perbenismi che mi sembrano fuori luogo. Come qualcuno scrive che i cacciatori se non catturano nulla sparano a cartelli e nutrie, qualcuno aspetta solo queste occasioni per giudicare e puntare il dito contro i cacciatori, tutti gli anni le stesse identiche polemiche. Mi spiace per la signora colpita dal pallino, ma da qui a dire che “le è andata di lusso”, questo non lo posso accettare. Ora, qualcuno lo ha sparato quel pallino, un pallino in caduta non uccide, ferisce ma siamo franchi, non toglie la vita. Si sprecano commenti su questo, utili ed inutili, poi inevitabilmente ci si allarga ad altri aspetti che trovo talvolta pretestuosi. Le nutrie le vorrei vedere nei giardini di chi le ama e venera, la tolleranza pronutria sarebbe di breve durata. Sono animali dannosi per l’equilibrio idrogeologico delle nostre campagne, fossi, argini, per le colture, per le malattie che possono portare, pericolosissime per le auto e soprattutto per i motociclisti, ma tutto questo non conta per alcuni, apriamo tutti i nostri cancelli e facciamole entrare nei nostri giardini come animali da compagnia. I cacciatori vadano a sparare in Siberia o in Alaska? Speravo di essermi sbagliato, di aver letto male leggendo queste parole, ma come siamo caduti in basso “non siamo più nel medioevo dove si cacciava per mangiare”,ma lo siamo ritornati se si ragiona in questo modo superficiale ed istintivo spinti da rabbia e voglia di far polemica gratuita. Abbiamo nove mesi per passeggiare liberamente nei boschi,come io ho nove mesi a disposizione per andare a pesca senza essere impallinato, certamente non vado a sedermi fermo immobile lungo l’Adda o la Muzza a pescare in questi periodi. Le aree di caccia sono ben segnalate da appositi cartelli che evidentemente non vengono letti. Vorrei solo che le persone pensassero un istante in più prima di emettere sentenze in merito di fatti o comportamenti che non ci appartengono. Siamo tutti diversi, non tutti i cacciatori sono “bravi”, purtroppo c’è anche in questo campo chi sbaglia come in tutte le cose di questa vita, non è una novità, per ”l’errore” di valutazione di un singolo in un tiro si generalizza e ci si deve fermare, protestare, manifestare; la soluzione esiste: dobbiamo crescere tutti un po’ di più, far uscire il medioevo che teniamo in testa e aprire gli occhi. Riflettere, prima di sparare come prima di inquisire una categoria, bisogna riflettere. Questi “estremismi“ che siano buoni o cattivi sono pur sempre estremismi, sbagliati da qualsiasi angolazione li si guardi, come estremisti non intendo solo chi si fa esplodere con cinture detonanti ma anche chi pretende che si ringrazino e coccolino le nutrie o che si facciano salire sui treni prima di tutti i cani sporchi ed infestati di parassiti. Riflettiamo su questi fatti e su queste polemiche che non portano soluzioni. B.F. [ Questo Messaggio è stato Modificato da: Clo75 il 25-09-2008 10:02 ] | |||
rambolunaMa il signore soffre di una fobia delle nutrie ??Certo che dire che uno è un estremista solo perché critica un fatto gravissimo come quello che è accaduto | |||
RemìChe dire? ... anzi, ti sarei grata CLO, se mettessi qui, tutta la lettera nviata dal signore in questione su "Il Cittadino"... tanto per avere un quadro globale della sua mail!"...che si facciano salire sui treni prima di tutti i cani sporchi ed infestati di parassiti. ..." ... mamma mia! mi sembra di sentire i miei parenti-anti-animalisti!! ma ancora non l'hanno capito che a portare sui treni i parassiti NON sono i cani, ma... i cristiani! quelle persone cioè, che a causa della loro (disgraziata) situazione di vita, o per mancanza di un tetto o per mancanza economica o altro... non hanno possibilità di condurre una sana vita igienica... (e non dico altro) | |||
Clo75
sisi Remi, l'ho messa.. è proprio questa ultima, firmata da questo B.F.... in alto avevo riportato solo un pezzettino, la fine, poi sotto c'è tutta intera. E che dire anche quando parla dei pallini che "suvvia, al massimo feriscono ma non uccidono" Ma ti pare che uno debba stare zitto se impallinato solo perchè non ha rischiato la pelle?????? Ma questo è scemo eh,scusate... Questo è quasi peggio dei cacciatori... | |||
Remìa B.F. poche parole: "... quando finirà all'ospedale per un pallino sparato da chissà chi e dove nel suo corpicino (perchè ci finirà, se continuerà a difendere la categoria), vorrà dire che quando lo si andrà a trovare, invece di caramelle li porteremo sotto il naso la sua bella letterina... con cui si potrà pulire!"... visto che la Sanità sta - purtroppo - economicamente a pezzi, ne avrà molto bisogno![ Questo Messaggio è stato Modificato da: Remì il 25-09-2008 15:44 ] | |||
Clo75 | |||
Clo75Finalmente la lettera che aspettavamo: E' STATA COLPA DEL CICLISTA!!!! siamo noi cittadini che sapendo che il 21 inizia la caccia non dobbiamo andar per boschi!!!!o mamma... ma come si fa a rispondere a uno cosi... ma io non perdo neanche tempo dai... l'altra lettera invece non l'ho capita... non so con chi ce l'ha ma vabbè. --- CICLISTA FERITA Devono recitare il mea culpa n Poteva capitare a chiunque, anche in transito su uno stradone asfaltato, d’essere bersaglio di un pallino vagante, ma attraversare un bosco, un parco, una riserva, la campagna (tutti habitat naturali di selvaggina e non dell’uomo) proprio nel primo giorno di caccia, quando i cacciatori sono in giro numerosi come i vacanzieri in autostrada il primo giorno di vacanza, è un po’ come andarselo a cercare (il pallino) ed è da incoscienti (la ciclista impallinata e i suoi più stretti collaboratori) non avere pensato a questa eventualità, considerando anche la responsabilità di avere al seguito altri 60 ciclisti. Dovrebbero recitare il “mea culpa” e non sollevare un “polverone” di proteste e denunce!. Perché questo incidente poteva essere evitato, oppure poteva avere minor probabilità di succedere, osservando alcuni criteri organizzativi che fanno parte del buon senso, delle regole del convivere civile oltre che essere dettate da norme amministrative che ordinano anche queste pedalate aperte a tutti e con qualsiasi tipo di bici. Questi: 1) Studiando il percorso e supervisionandolo in bici per evitare sorprese il giorno e nelle ore della pedalata programmata: difficoltà e pericoli non superabili da tutti i partecipanti, ostacoli (stanghe, ponti, cancelli e recinzioni, guadi, passaggi obbligati di cortili di cascine, divieti di passaggio di qualsiasi tipo), per chiederne la rimozione, o come superarli, ai proprietari o ai loro gestori, per il passaggio dei ciclisti. 2) Inoltrando per tempo (un mese prima) al Comune, dove la pedalata parte, la domanda di autorizzazione a svolgerla allegandone il programma ( luogo di ritrovo, percorso, orari di passaggio, ritorno, eventuali esigenze di protezione, eccetera). 3) Inviando per tempo (un mese prima) a tutti i Comuni coinvolti al passaggio della Pedalata su strade, sentieri di campagna, cortili di cascine, ecc. del loro territorio, il percorso dettagliato, orari di passaggio, eventuali esigenze di protezione, ecc. Queste 3 azioni combinate, portano sempre l’organizzatore a venire avvertito per tempo se tutto va bene o se c’è qualcosa da cambiare. Suggerendogli le eventuali varianti per i più disparati motivi: altre manifestazioni quel giorno e nelle stesse ore, lavori in corso, strada o sentiero non più accessibili, proprietà privata chiusa, lavoro nei campi da non intralciare, riserva di caccia o di ripopolamento da non disturbare, ecc. eccetera. Di certo, se la ciclista impallinata e i suoi collaboratori che l’hanno soccorsa, si fossero mossi così anzitempo, e non improvvisando forse cammin facendo il percorso, com’è d’uso nello stile “Pedalate tra amici“, qualcuno avrebbe ricordato loro che il 21 settembre era il primo giorno di caccia e li avrebbe consigliato di non attraversare il Parco Belgiardino ma di rientrare a Lodi per la pista ciclabile asfaltata di Montanaso. Giuseppe Pratissoli Montanaso Lombardo CACCIA Non abbiamo bisogno di polemiche n Egregio Direttore, nella rubrica Lettere e Opinioni del Cittadino del 19 settembre un noto rappresentante del mondo politico lodigiano mi ha attaccato, senza fare il mio nome, riportando le informazioni fornite nel corso della riunione dei cacciatori che si è recentemente tenuta a Castelnuovo Bocca d’Adda. Potrei ironizzare facilmente sul fatto che, in prossimità della scadenza elettorale per le Provinciali, sono divenuti tutti cacciatori e ornitologi provetti. Anche chi, verosimilmente, non saprebbe distinguere lo storno volatile dallo storno di bilancio. Potrei anche offendermi, non tanto per le affermazioni false contenute nella lettera, ma per le critiche indirettamente rivolte a tutti i cacciatori della Libera Caccia, che mi onoro di rappresentare. Ma non mi sembra un esercizio proficuo. Ho un solo messaggio da riferire, a quanti tentano goffamente di speculare sulle dialettiche interne del mondo venatorio, che saprà ricomporle come ha fatto finora. Di parole inconcludenti, polemiche sterili e strilli inconsulti la caccia non ha bisogno. Il mondo venatorio ha bisogno di serietà, proposte concrete, soluzioni percorribili. Certa politica stia lontana dalla caccia. Roati Fausto Presidente Provinciale A.N.L. | |||
Remì… dopo tutte queste lettere di “solidarietà” nei confronti della ciclista, la povera Pina Spagnolello non potrà che dire:ut animadvertit errorem suum, Mucius Scaevola manum foculo iniecit e dixit: "quia erravit, manus mea puniatur". Non appena si accorse del suo errore, Muzio Scevola pose la mano sul fuoco e disse: "Poiché la mia mano ha sbagliato, sia punita". … visto che a quanto asseriscono i “sostenitori del pallino vagante”, a sbagliare è stata la mano sul manubrio della ciclista che doveva cambiare direzione, e non … quella del cacciatore! | |||
Clo75le lettere continuano! gustatevi questa "perla" della cacciatrice... a mio parere una delle cose piu ridicole che può fare una donna... ma ce la vedete in tenuta mimetica?? ma a casa a "fare la calzetta" no?!?!-- CICLISTA FERITA 1 Si poteva “aggirare” il problema n Una semplice considerazione, aldilà delle opinioni sull’attività venatoria: gli incidenti purtroppo capitano, in qualsiasi attività umana, sia essa di lavoro, divertimento o sport. Certo, quando di mezzo ci sono dei fucili tutto diventa più pericoloso. Molto pericoloso! E ne siamo coscienti noi cacciatori per primi. Per questo allora io mi domando: dov’è il buon senso?? Quello del cacciatore (ovvio!), che accortosi della presenza dei ciclisti non avrebbe dovuto assolutamente sparare! E ribadisco:assolutamente!! Ma anche quello delle associazioni che, a mio parere molto sbadatamente (troppo sbadatamente!), hanno deciso di organizzare delle manifestazioni ciclistiche per quella domenica in posti maledettamente sbagliati! Il 21 Settembre era l’apertura della stagione venatoria: nessun cacciatore, è risaputo, vi rinuncia. Quindi che in quel giorno di fucili ce ne sarebbero stati in giro più che mai era immaginabile, un po’ come le canne da pesca all’apertura della trota(solo che loro non fanno male!). Per tanto sarebbe forse bastato scegliere percorsi un poco più lontani dalle zone in cui cacciare è consentito... o forse no! Tuttavia volevo soltanto con questa mia lettera, che non risolve nulla e conclude ancor meno, prendere come cacciatore parte della colpa per l’accaduto e chiedere infinitamente scusa alla signora ferita e di certo spaventata e ringraziare il Signore di averci messo una mano... ma una tirata d’orecchi va anche alla Ciclodi che avrebbe potuto “aggirare“il problema, magari stabilendo con gli organi competenti di garantire maggiore sicurazza al percorso, vietandone l’accesso, in qualche modo, anche solo per quella giornata, a noi cacciatori. Sarebbe stata una tutela per tutti: per i ciclisti, in questo caso in primo luogo, e per noi, che di andarcene a zonzo a fare del male ad altri uomini proprio non ne abbiamo intenzione. Noi cacciatori ci rendiamo conto di agire su un territorio che non è soltanto nostro e vorremmo, semplicemente, poter dividere in sicurezza questi spazi con tutti gli altri che amano la vita all’aperto e la campagna. Per chi poi non considera il nostro un amore per la natura non ho nulla da aggiungere: opinioni agli antipodi, troppo lontane una dall’altra, e mi rendo conto che non basterebbero un milione di parole per convincere chi pensa che, ad esempio, con il fucile in mano ci sentiamo uomini veri: siamo solo più pericolosi, lo sappiamo, e per questo ci stiamo attenti! Per quanto ad alcuni possa sembrare inspiegabile adoro gli animali, i campi e la vita che mi circonda, ho una passione smodata per i miei cani, che non abbandono a fine stagione o cose simili. In tutto questo vedo la caccia come una semplice componente (a voi la scelta su come chiamarla: sport, arte nobile, divertimento, assassinio, mattanza...). Nel rispettare chi non la pensa come me chiedo di essere rispettata anch’io: di pessima ironia la battuta “in bocca al lupo”. Io non lo augurerei mai e poi mai, in quel brutto senso,ad un altro essere umano. Ripeto: amo gli animali ma una cosa sono loro, un’altra siamo noi (non riesco a paragonarci). Non cerco approvazione, questo è il mio pensiero. Una cacciatrice Simona Alloni Lodi CICLISTA FERITA 2 Contro di noi una campagna diffamatoria n Egregio Direttore, sono veramente rammaricato per questa campagna diffamatoria che si sta facendo contro i cacciatori, riguardo allo spiacevole incidente occorso domenica scorsa alla signora Spagnolello, a cui va tutta la nostra solidarietà e comprensione per quanto accaduto e nello stesso tempo va il nostro monito a chi come osservava giustamente il Sig. Marazzina del Fidc, non ha saputo assumersi la responsabilità del suo gesto. Probabilmente e come al solito è bastato il pretesto per strumentalizzare e vilipendere l’intera categoria dei cacciatori. Purtroppo dobbiamo registrare una serie di ingiurie nei nostri confronti, facendone come sempre “di tutte le erbe un fascio”: c’è chi prova disgusto, rabbia, chi ci dà dei prepotenti o dei vigliacchi, chi addirittura dei lobbisti intoccabili, chi pensa al fatto che l’attività venatoria sia inutile e dannosa e chi ancora ci dice che dovremmo provare vergogna, e ancora definisce “bollettino di guerra” quanto è successo, oppure ancora chi definisce la caccia “l’attività più pericolosa del mondo” e ancora “contro natura, contro gli uomini contro l’ambiente… vomitano cartucce… un diluvio di frammenti velenosi…, omicidi legalizzati”. C’è chi invece ci manderebbe in Siberia o in Alaska o definisce la caccia un “delirio venatorio”, e chi invece ancora sostiene “impallinano tutti, anche gli uomini: la specie a 2 zampe (incredibile!)… e c’è sempre un pallino pronto per tutti” … e via di questo passo. Ebbene Direttore non le sembra un po’ troppo? Non le sembra che oltre ai termini utilizzati, i toni ingiuriosi siano oltre i limiti dell’educazione? Sono pienamente convinto che come in tutte le cose ci sia chi non condivide oppure chi è in “piena disapprovazione”, ma da qui a raccogliere una serie infinita di denigrazioni francamente mi sembra che si vada oltre il limite. Avete mai letto di cacciatori che offendono e oltraggiano ecologisti, animalisti o altri che non sono affini alle nostre attività? Ritengo che chi ha questa particolare sensibilità verso gli animali dovrebbe avere anche un giusto riguardo verso le persone, sempre accettando la propria diversità di vedute e sempre aperti alla discussione e al confronto, ma senza arroganza e senza la presunzione di essere gli untori del vero! Avete le vostre idee e le sostenete con forza e convinzione, siamo in un paese libero nessuno ve lo vieta, ma l’educazione ed il rispetto non dovrebbero mai mancare! Mi sembra di vedere che chi è stata offesa maggiormente in questo incidente sia stata la persona più ragionevole e di buon senso, affermando: «Spero sia possibile aprire un confronto con i cacciatori per capire come si può fare per risolvere la situazione, la nostra non vuole essere una posizione di chiusura totale». La signora probabilmente sa che tutti i giorni un pedone o un ciclista vengono investiti e quando va bene sono incidenti non intenzionali oppure causati da persone ubriache o drogate, ma neppure in questi casi mi sembra di leggere tanto disprezzo da parte di chi interviene in questa rubrica. Voglio per finire fare una considerazione sulla lettera che riporta quasi per metà un mio intervento precedente sull’apertura della caccia: noto con piacere che anche se radicalmente contraria alla caccia, la signora che scrive ha letto con molta attenzione quanto scritto, solitamente le cose che non mi interessano non solo non le leggo, ma addirittura le ignoro, ma se la lettura le è servita solo per attaccare con “disgusto” tanto da farsi venire la “nausea” nel propagandare le cose in cui crede, non le fa certo onore. Gualtiero Sepati [ Questo Messaggio è stato Modificato da: Clo75 il 29-09-2008 12:04 ] |