contratto con allevatore e restituzione del cane - CHIUSO


Pubblicato in: Cani di razza

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martinalabrador

Ciao a tutti,
ora so che mi attirerò tutti i commenti negativi del caso..ma ho bisogno di spaere cosa dire a mio cognato.
preciso io ho una labrador di 2 anni pres ad aun canile..sono amante della razza, e così mia sorella, ora..hanno preso un cucciolo d aun allevamento amatoriale.
nonostante non siano "neofiti" nel settore, bhè dopo nemmeno una settimana mio cognato si è reso conto che il cucciolo è un impegno...sporca in casa, fa danni nel loro ufficio..e lo vuole riportare indietro...
L'allevatore gli ha fornito un contrattop in cui si impegnava a riprendere il cane e risarcire il nuovo proprietario in caso in cui il cucciolo o cane presentasse die problemi di slaute o il cane in età adulta presnetasse patologie legate alla razza (displasia etc).
Richiedeva inoltre che in caso di problemi a tenere il cane lo stesso non venisse ne mandato in canile ne ceduto a terzi senz aprima consultarlo, e che comunque se decideva di restituirlo senza gravi motivi e non per colpa del cane 8piu o meno or anon so le aproel esatte9, lui si imepgnava se possibile a riprenderlo, ma non avrebbe restituito la somma spes ape rl'acquisto..
E' giusto?
Cioè se mio cognato lo rida alui non riavrà i soldi spesi? Ma l'allevator eil cucciolo lo può rivendere no?
ora l'allevatore ( e forse non ha tutti i torti) , prima di vendere Milo ha dato un dossier, delle istruzioni sul cucciolo, sulla gestione, sui disastri e sull'educazione, ha risposto sempre alle telelfonate di questi giorni dando consigli..dice che riportare un cucciolo per questi motivi è assurdo, ha cercato di spiegare a mio cognato che è troppo presto perhcè il cucciolo imapri a far tutto fuori, di avere pazienza,.e che riprotarlo ora..renederebbe comuqneu per lui piu difficile cederlo, perhcè la gent epotrebbe considerarlo un cucciolo di seire B sapendo che è stato riprotato indietro e che comunque è l'ultimo rimasto..
Io non posso tenerlo, sto in un bilocale, con mio figlio , mio marito e il cane..un altro non ci starebbe proprio...dico anch'io che deve pazientare, ma mio cognato ha grandi entusiasmi all'inizio ma poi..si stanca subito...
Che consilgiate di fare? restituirlo? ma avrebbe diritto ad avere indietro i soldi spesi considerato che l'allevator elo rivenderà? O f afede il fatto che mio cognato ha firmato il contratto in cui l'allevator ediceva che avrebbe restituito i soldi, anche lasciando il cane, se questo avesse avuto patologie , ma non avrebeb restituito nulla se il cane veniva "lasciato2 pe rfutili motivi?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: misssmith il 02-10-2016 18:43 ]

angesky

Ciao, non credo che tuo cognato abbia diritto al risarcimento se porta indietro il cucciolo, il contratto parla chiaro, solo in caso di problemi di salute derivanti da tare genetiche potrebbe chiedere indietro i soldi, nel suo caso non ha diritto a niente, perchè i problemi non li ha il cane, ma tuo cognato. Scusami eh ma cosa pensava di prendere un peluche? a questo punto, sembrerò cattiva, meglio che lo riporta indietro ora all'allevatore che è cucciolo ed ha più possibilità di trovare una nuova famglia che lo accolga come merita che rischiare che diventato grande, al primo problema di salute o comportamentale venga portato in canile perchè troppo impegnativo. Non sta scritto da nessuna parte che tutti devono avere un animale domestico, l'importante è rendersene conto subito, meglio ancora sarebbe prima di prenderlo un animale in modo da non doverlo trattare come un pacco.

taribello

L'allevatore non ha alcun obbligo di riprendere indietro il cane così come tuo cognato non ha alcun obbligo di restituirlo all'allevatore. Il questo caso, l'allevatore fa un favore a tuo cognato, lo libera da un impegno che lui, tuo cognato, non può (ma sarebbe meglio dire non vuole) più assumersi... Non sappiamo cosa l'allevatore farà del cucciolo, potrebbe venderlo di nuovo, cederlo a titolo gratuito, tenerlo per sè... questi sono affari suoi e non vostri. Tuo cognato non ha diritto alla restituzione dei soldi, invece ha un DOVERE, quello di scusarsi col cucciolotto e ringraziare l'allevatore per la disponibilità dimostrata...



Cocker

Molto serio l'allevatore, non lo dico ironicamente, davvero un contratto del genere tutela il cane...

L'allevatore non ha la garanzia e sicurezza di riuscire a rivenderselo, e sicuramente avrà scartato gente per darlo a tuo cognato (è tuo cognato giusto?)...se vuole può venirvi incontro dato che è passata una settimana ridando magari una percentuale dell'importo a sua discrezione.
Però pensate al bene del cane, se lui non lo vuole più, ma ad ogni modo, riportatelo all'allevatore che potrà sistemarlo al meglio o tenerlo.

Lui in teoria riparte da una ricerca da zero, quindi gli costerà altre spese nella sua gestione, come quelle che gli sono costate fino ad ora, e comunque non è detto che trovi un'altra casa in pochi giorni, quindi...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Cocker il 21-03-2009 23:52 ]

Un plauso all'allevatore che spero riuscirà a consegnare il cucciolo in mano a persone più appropriate e mature.

Purtroppo di persone che meriterebbero al massimo un pelouche è pieno il mondo e così i canili si riempiono di poveri esseri la cui colpa è semplicemente quella di fare pipì, cacca od atteggiarsi come un cucciolo, infrangendo il sogno del proprietario di vivere come nel "suo ipotetico" mulino bianco o di vedere l'esserino come in tv mentre tira il rotolo di carta igienica...

Onestamente trovo imbarazzante da parte di tuo cognato pensare anche solamente alla restituzione dei soldi... fossi in lui, nel caso, chiederei scusa e, qualora l'allevatore riuscisse a rivendere il cane, chiederei che l'intera cifra od una percentuale di questa (detratti i costi sostenuti), venisse devoluta ad un'associazione od ente benefico per i cani.

Quantomeno sarebbe un gesto che allevia la posizione etica di chi, MIO parere PERSONALE, di fatto tratta egoisticamente l'animale come un oggetto.

Scusa la durezza delle mie parole ma onestamente trovo fuori luogo lo stare a discutere dell'aspetto economico quando il problema vero dovrebbe essere la tutela e la speranza del nuovo affido del cucciolo ed eventualemente di come potrebbe subire psicologicamente l'accadimento il piccolo!

Saluti.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: hjluk il 23-03-2009 08:27 ]

Robbi

ho una cucciola labrador di 6 mesi ed è tutta la nostra vita..sto cercando di mettermi con buona volontà nei panni di tuo cognato..ma..non ci riesco...
cosa pensava?? di prendere un peluche?? che non combinasse mai nulla come i cani della pubblicità?? non si è informato prima sulla razza (che tra l altro è iper conosciuta da tutti)?

ottimo allevatore..peccato per un padrone che non sa neanche che fortuna gli è capitata tra le mani...e sta pensando se gli restituiscono i soldi spesi??? non solo non gli restituirei i soldi ma chiederei pure un rimborso per il piacere che gli faccio a riprendere il cane indietro...a due mesi non soffrirà molto..ma..si chiederà cmque il motivo di cambiar casa..cosa gli spieghiamo a sto piccino?? che i vecchi padroni pensavano che non sporcasse..che ubbidisse a comando..che fosse un gentle dog appena uscito dalla pancia della mamma????



hugo

Ciao Martina

visto che sono in ambiente RCI e ho contatti con Enci ti informo
che tuo cognato se rende il cane non avrà diritto a riprendere la somma perchè il contratto stipulato parla chiaro.
Anche se non sembra trovo che sia un allevatore molto serio.

E' come se ridassi la macchina comprata da poco perchè non ti piace più.Il concessonario non ti rende mica i soldi che hai speso?
Visto la tua grande esperienza convinci tuo cognato di avere pazienza perchè in futuro cambierà tutto

mnhasc

Magari tuo cognato può prendersi un peluche che fa bau

Queste cose sono per me inconcepibili se continuassi a parlare potrei dare il peggio di me...

E' come fare un figlio e poi regalarlo perchè scopri che la notte non ti fa dormire e che magari ti vomita addosso! E' assurdo!!!!

Comunque spero che l'allevatore si riprenda il cucciolo al più presto.

FrancescaF

Agghiacciante. Non solo il cognato che prende un cane e lo riporta indietro, ma anche chi scrive per risolvere una questione puramente economica quando c'è di mezzo una creatura innocente unica ed irripetibile! Complimenti per la fantasia. Di solito, la mia mente non riesce a volare così "in alto".

goan

lasciando stare i miei comment personali che in questo momento non interessano a nessuno..passo ai fatti.
il contratto firmato da tu cognato è un classico contratto conclausole vessatorie. le clausole vessatorie sono particolari condizioni sfavorevoli per una delle parti ..la parte debole ossia l'acquirente (tuo cognato). tali clausole per essere valide devono essere esplicitamente sottoscritte ad una ad una poi la firma definitiva del contratto.
mi spiego meglio: prevedere che il cane se nonlo vuoi più lo devi restituire a lui e che non hai diritto a nulla è una clausola vessatoria per te perchè ti pone in una condizione di inferiorità rispetto al venditore. Quindi deve essere sottoscritta. Una volta sottoscritta la clausola può ritenersi valida ed è poi possibile sottoscrivere il contratto.
ora se la clausola vessatoria nonè stata esplicitamente sottoscritta ma è stato sottoscritto il solo contratto questa è da ritenersi come mai apposta...il contratto dovrà leggersi senzala clausola. e se la clausola era alla base di tutto il contratto lo stesso deve ritenersi nullo.
Aggiungo inoltre che la proprietà privata (il cane) è la signoria del volere e dell'agire nel rispetto delle norme giuridiche. Significa che una volta acquistata la proprietà puoi farne ciò che vuoi..senza limitazioni ed ogni limitazione che limiti il diritto di proprietà è nulla se non espliciamente approvata.
in altri termini se nel contratto vi è una sola sottoscrizione cioè quella delle parti del contratto..la clausola è nulla e del cane ne puoi fare ciò che vuoi puoi regalarlo, venderlo, donarlo etc...Puoi anche restituirlo all'allevatore ma se il recesso non è supportato d giusta causa (il cane presenta anomalie gravi, non è di razza, etc...) non puoi pretendere il denaro indietro e nemmeno il risarcimento dei danni.
il risarcimento dei danni e la restituzione del prezzo pagato sono consegenze di un'inadempimento del venditore e non certamente di un vostro ripensamento. Il diritto di ripensamento (recesso) si esercita entro 7 giorni dall'acquisto e non dopo.
ora siccome la clausola del contratto è nulla e siccome non avete obbligo alcuno verso l'allevatore..si appica la legge.
Allora andate da un veterinario se il cane ha qualche anomalia (displasia grave) fatevi fare ua relazione accurata del cane e richiedete la restituzione del prezzo ed il risarcimento dei danni come previsto dall'art. 1490 e seguenti del codice civile.
l'azione si esercita entro 8 giorni dalla scoperta del vizio e non oltre un anno dall'acquisto.
se c'è bisogno di altri chiarimenti chiedi pure.

Cocker

Scusami Goan, intervengo da un punto di vista morale e non legale...

...però mi pare davvero assurdo andare da un veterinario e CERCARE un vizio nel cane, quindi voler "dar fastidio" ad un bravo allevatore (perché nulla qui vien tirato in ballo che dimostri il contrario) solo per un comportamento irresponsabile del cognato...

fermo restando la legge sul vizio (art.1496 mi pare) è per quelle patologie che dipendono dall'allevatore e tra l'altro che supportino una restituzione, ci deve essere una motivazione reale e riscontrabile da certificazioni.


Da quanto scritto da martinalabrador:
Quote:
"L'allevatore gli ha fornito un contrattop in cui si impegnava a riprendere il cane e risarcire il nuovo proprietario in caso in cui il cucciolo o cane presentasse die problemi di slaute o il cane in età adulta presnetasse patologie legate alla razza (displasia etc).
Richiedeva inoltre che in caso di problemi a tenere il cane lo stesso non venisse ne mandato in canile ne ceduto a terzi senz aprima consultarlo, e che comunque se decideva di restituirlo senza gravi motivi e non per colpa del cane 8piu o meno or anon so le aproel esatte9, lui si imepgnava se possibile a riprenderlo, ma non avrebbe restituito la somma spes ape rl'acquisto.. "



non avendo letto il contratto, ma non si tratta di un qualcosa di vincolante, ma una "preghiera" di essere informato e nel caso lui però non avrebbe dato nulla indietro...ma anzi molto disponibile nel caso di qualsiasi patologia.


Essendo moralmente quindi in torto il signore e l'allevatore avendo tutelato in primis il cane e in secondo anche l'acquirente, dato che in caso di problematiche usciva fino all'ultimo soldo almeno su carta...io potrei forse consigliare di mettersi a tavolino e magari PER IL BENE DEL CANE chiedere una parte del denaro alla vendita del cane...perché comunque riprendendolo a proprio carico l'allevatore avrà spese ulteriori...

Questa una domanda, me se il contratto era poi un accordo incentrato solo su questo e quindi non una clausola, ma proprio il signore ha firmato quanto riportato, allora non vale ugualmente?


Si parla di clausola vessatoria in presenza di uno squilibrio, ma nello specifico è sicuro uno squilibro nei confronti dell'acquirente?
Perché comunque il restituire un cane ad un allevatore può essere comunque qualcosa di "negativo" anche nei confronti dell'allevatore:
- spese ulteriori nella gestione ordinaria del cane
- eventuale disagi nel divulgare la disponibilità del cucciolo (non sappiamo quanto "conosciuto" sia l'allevatore)
- la non sicurezza nel rivendere il cane

Ora in questo caso per la clausola vessatoria magari non avrebbe valore se di clausole si trattava, ma se l'allevatore risarcisse l'acquirente, poi potrebbe chiedergli i danni?





null

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Cocker il 17-04-2009 18:55 ]

Aldilà del quotare pienamente Cocker, e del rimanere scioccato e scandalizzato (senza voler accusare gli avvocati come Goan che GIUSTAMENTE spiegano cosa la legge dica) da come lo Stato tratta gli animali... come oggetti, andando il più delle volte a difendere persone senza cuore e senza un minimo di dignità (l'acquirente)!

Dimenticavo, come tutte le merci, visto che viene trattato come tale lo chiamerei così, c'è un tempo massimo per la riconsegna, pertanto su qualsiasi contratto facciate firmare (fatelo sempre), mettete i punti ai vari articoli ed alla fine scrivete che si accettano specificatamente i punti 1, 2, 3, ecc (nomenclandoli tutti) anche se vessatori e fate firmare prima e successivamente dopo la scritta di cui sopra! (correggimi se sbaglio Goan)


Una curiosità, GOAN, ma quando parli di difetti (displasia grave), stai parlando di una clausola compresa nel contratto stesso che l'allevatore ha predisposto a tutela del cane e contro i suoi interessi. Visto che è vantaggiosa SOLO per l'acquirente, non può essere considerata clausola vessatoria anch'essa???
Quando parli di un anno di garanzia previsto dall'art. 1490,


"Art. 1490 Garanzia per i vizi della cosa venduta
Il venditore è tenuto a garantire che la cosa venduta sia immune da vizi che la rendano inidonea all'uso a cui è destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore. Il patto con cui si esclude o si limita la garanzia non ha effetto, se il venditore ha in mala fede taciuto al compratore i vizi della cosa (1229)."


... tiene conto di questa specifica inserita nell'articolo?

Se avessi fatto delle lastre che escludono la presenza di displasia non basterebbe per dimostrare la buona fede e rendere valevoli le clausole?

Infine, qualsiasi oggetto (riscusate ma si parla di questo nella legge), per essere coperto da garanzia, deve essere utilizzato nei modi consoni e come previsto dal libretto di istruzioni (basterebbe un libretto di come crescere il cucciolo consegnato unitamente e compreso negli allegati al contratto), pertanto chi garantisce che il cucciolo sia stato utilizzato nel giusto modo?


Scusa le tante domande, ma l'argomento è molto interessante e vado oltre al discorso morale che, come detto da molti, è vergognosamente irritante e fuori da ogni logica animalista.

Grazie per le risposte!


PS: Ribadisco che ritengo il tuo intervento molto interessante, pertinente e valido in quanto chiarisce che succederebbe qualora l'acquirente impugnasse il contratto... ecco, io l'ho interpretato così...



Cocker

Quote:
i punti ai vari articoli ed alla fine scrivete che si accettano specificatamente i punti 1, 2, 3, ecc (nomenclandoli tutti) anche se vessatori e fate firmare prima e successivamente dopo la scritta di cui sopra! (correggimi se sbaglio Goan)



intendi una doppia firma?

e "anche se vessatori" intendi specificato?

taribello

goan ma hai letto il post? quale difetto avrebbe il cane? ah si, hai ragione, ne ha uno enorme, insuperabile, insopportabile, quello di essere un cucciolo...

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: taribello il 17-04-2009 22:09 ]

goan

ciao Cocker, all'inizio del mio intervento ho fatto una premessa che è tutto dire..volutamente ho evitato di dire la mia perchè altrimenti chiunque m'avrebbe preso per pazzo...Avrei sicuramente detto due cose diverse perchè molto spesso..quasi sempre sono costretto a dire una cosa ma in verità ne penso un'altra. Ho la sindrome del "Dottor Jekyll e mr. Hyde".
Volutamente ho dato un consiglio legale interpretando così la parte del cattivo.
l'allevatore non è un santo e se ci rifletti puoi ben intuirlo. Tu sei un'allevatrice io l'acquirente di uno dei tuoi cani.
nel contratto scriviamo le stesse cose che hanno scritto l'allevatore ed il cognato.
io acquisto da te il cane...te lo pago poniamo 600 euro e se io il cane non lo voglio più te lo Devo restituire e non ti devo richiedere nulla.
cioè perdo 600 euro (+ mantenimento + spese veterinarie); ovviamente non ti chiederò le spese che ho messo tra parentesi magari non ti richiedo 600 euro ma qualcosa me la devi pur dare! Poi scusa se tu mi vendi il cane, io lo compro..il cane diventa mio e tu sul cane non hai alcun diritto perchè mai io te lo devo restituire? Posso venderlo, regalarlo, insomma il cane è il mio e ne faccio quel che voglio. Che diritto hai tu di richiedermi il cane e peggio ancora di obbligarmi a restituirtelo? Ora se io e te stipuliamo un contratto del genere è perchè entrambi l'abbiamo voluto stipulare...ma la clausola per me vessatoria richiede una esplicita sottoscrizione. Mi chiedi perchè l'acquirente in questo caso (quasi sempre) è la parte debole..perchè ti restituisco un cane che ti ho pagato 600 euro e l'ho pure alimentato e vaccinato...c'è gente che non acquista solo cuccioli ma che acquista anche cani adulti perchè serve uno stallone o una fattrice e li paga tanto perchè come giustamente dici tu l'allevatore si accolla l'onere di alimentarlo,vaccinarlo e custodirlo fino alla vendita. Chi mi dice che non appena io ti riporto il cane tu non lo rivendi a 1000 euro? (in questo caso hai fatto un'affare: 600 euro + vaccinazioni+spese per cibo + 1000 euro per la nuova cessione...hai guadagnato la bellezza di 1600 euro). La clausola è diventata vessatoria nel momento in cui poni un obbligo (vessatorio) sul mio capo, mi impedisci di liberamente disporre del cane che ti ho pagato e che non vanti più nessun diritto.
A me può stare anche bene! Però per essere valida devi farmela sottoscrivere come previsto dall'articolo 1341 del codice civile.
Se ti sottoscrivo solo il contratto e non anche la clausola questa si considera come mai apposta.
Ora siccome la clausola si considera come mai apposta e che pertanto l'acquirente è liberato da qualsivoglia obbligo giuridico verso l'allevatore passiamo al contrattacco.
Io voglio restituire il cane all'allevatore ma non gratis...alllora Passo n.1: porto il cane dal veterinario e lo faccio visitare. Se il veterinario accerta una malattia genetica (displasia grave dell'anca per esempio) che ne diminuisce il valore dell'animale...faccio redigere un'apposita relazione medica, spiegando per filo e per segno con tanto di lastre il problema.
Passo n.2: articolo 1496 del Codice Civile "vendita di animali" mi rimanda alle norme previste agli articoli precedenti, alle leggi speciali e agli usi locali.
Articolo 1490 codice civile: il venditore deve garantire che l'animale è immune da vizi tali che lo rendano inidoneo all'uso a cui è destinato o ne diminuiscano in modo apprezzabile il suo valore.
Due cani della stessa razza, della stessa genealogia, dello stesso sesso, colore cioè identici però uno ha la displasia e l'altro non ha dispasia...certamente il secondo varrà molto di più del primo. il secondo potrà diventare un cane da mostra, da corsa, fattrice, stallone..il secondo no!
Articolo 1492: il compratore può domandare: 1. risoluzione del contratto (ti ridò il cane e ridammi i soldi), riduzione del prezzo (ti ho pagato il cane 600 euro..il cane non ne vale più di 300 euro..ridammi 300 euro).
la scelta è del compratore..una volta che ha scelto la sua decisione è irrevocabile.
Decidiamo di risolvere il contratto.
Articolo 1493: In caso di risoluzione del contratto il venditore deve restituire il prezzo e rimborsarne al compratore le spese ed i pagamenti legittimamente fatti per la vendita...l'acquirente deve restituire il cane.
Allora il cane ha la displasia grave, chiedo la risoluzione (art.1490) mi viene restituito il prezzo, le spese fatte...sarò felice?
Non ancora...Voglio di più! Art. 1494 del codice civile: il venditore deve risarcire i danni se non prova di avere ignorato senza colpa i vizi della colpa e deve comunque risarcire i danni derivati dal vizio del cane.
per denunziare i vizi ho 8 giorni dalla scoperta del vizio e devo esperire l'azione non oltre un anno dall'acquisto.
Ovviamente da amante degli animali e dei rapporti che si instaurano con gli animali ed della fiducia che loro ripongono in noi...dissento nella maniera assoluta da quanto da me ora scritto.


taribello

tutto vero se l'allevatore avesse imposto un obbligo sulla restituzione del cane in suo favore... non mi pare proprio questo il caso perché l'allevatore chiede di essere consultato prima della eventuale cessione del cane a favore di terzi... l'allevatore si impegna ad accogliere il cane nel caso in cui il proprietario non fosse più in grado di tenerlo co sé, quindi un'ipotesi che va oltre i possibili vizi del cane e quindi degli articoli del codice civile... Io ho un grosso problema, non posso più tenere il cane, devo liberarmene, cosa faccio? Lo abbandono? lo porto al canile? lo cedo a terzi? in questo caso, il proprietario è tutelato perché sa che, in caso di problemi, potrà contare sull'allevatore per restituire il cane... questa non mi pare proprio una clausola vessatoria, anzi a me pare una clausola di garanzia per l'acquirente che non viene abbandonato a sé stesso ma tutelato anche dopo la vendita...
Suggerire poi di trovare a tutti i costi un difetto grave nel cucciolo pur di recuperare dei soldi è, a mio avviso, semplicemente inammissibile!!

goan

la chiami clausola di garanzia questa? ridammi il cane ma non ti ridò i soldi!
perchè ti devo consultare quando il cane è il mio? che diritti vuoi accampare?
@ Cocker: intenevo proprio quello.
@hjluk: ovviamente se il cane non ha difetti e vale più di quanto l'ho pagato non attiverò mai il 1490 e seguenti del codice civile; farò valere solo il fatto che non essendoci doppia sottoscrizione la clausola non è valida e pertanto non ti devo consultare e del cane ne faccio quello che voglio. E' quello il senso dell'art.1490 ultimo comma.


Quote:

21-03-2009 alle ore 15:52, martinalabrador wrote:
L'allevatore gli ha fornito un contrattop in cui si impegnava a riprendere il cane e risarcire il nuovo proprietario in caso in cui il cucciolo o cane presentasse die problemi di slaute o il cane in età adulta presnetasse patologie legate alla razza (displasia etc).
Richiedeva inoltre che in caso di problemi a tenere il cane lo stesso non venisse ne mandato in canile ne ceduto a terzi senz aprima consultarlo, e che comunque se decideva di restituirlo senza gravi motivi e non per colpa del cane 8piu o meno or anon so le aproel esatte9, lui si imepgnava se possibile a riprenderlo, ma non avrebbe restituito la somma spes ape rl'acquisto..




[ Questo Messaggio è stato Modificato da: goan il 17-04-2009 22:56 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: jolly il 18-04-2009 09:41 ]

Cocker

Quote:
la chiami clausola di garanzia questa? ridammi il cane ma non ti ridò i soldi!
perchè ti devo consultare quando il cane è il mio? che diritti vuoi accampare?



non penso ti riferisci a me perché non ho accennato a clausola di garanzia comunque da quello scritto, fermo restando che non abbiamo letto nulla, io penso che l'allevatore scriva tu DEVI avvertire prima me, sappi però che se il cane vuoi darlo a me io e non per causa mia io non ti do niente, se tu poi vuoi rivendertelo libero di farlo, ma se vuoi cederlo a me, se vuoi qualcosa di "semplice" nel dar via il cane sappi che io te lo prendo ma non ti do nulla.

Poi mi pare posta un po' così la dicitura iniziale, quindi mi piacerebbe leggere esattamente quello che c'è scritto...

Fermo restando "fatta la legge trovato l'inganno"; nel senso del cavillo che puoi trovare, come giustamente diceva goan, dal punto di vista NON legale, ma perché si firma qualcosa che poi si vuole non rispettare? magari posto male, ok...ma non sappiamo esattamente cosa firmato...tra l'altro parliamo di un cane che si vuol restituire solo dopo 7 giorni perché si ci è accorti che un cane è un impegno...



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Cocker il 18-04-2009 00:58 ]

Cocker

Concordo poi con Goan sul discorso che bisogna essere previdenti e far firmare tutto molto attentamente in modo da non avere risvolti e sorprese...

L'art 1341 cita "specificamente approvate per iscritto, le condizioni che stabiliscono, a favore di colui che le ha predisposte..."
se come dice hijluk si citano numericamente e poi si scrive qualcosa tipo "presa visione dei punti 1, 4... si ci impegna a rispettare..." va bene uguale?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Cocker il 18-04-2009 01:16 ]

taribello

Certo che è una garanzia!! Credi sia così semplice piazzare un cane? Credi ci sia la fila di persone pronte ad acquistere un cane? Già non è semplice piazzare un cucciolo a titolo gratuito, figuriamoci nel venderlo... Scusa Goan, smetti un attimo le vesti dell'avvocato e indossa quello dell'uomo comune che fa un ragionamento logico: se io volessi acquistare un cane di razza, mi rivolgerei ad un allevamento, dopo averne visitato qualcuno e basandomi sulle impressioni ricevute. Perché mai dovrei acquistare da un privato qualsiasi che vuole sbarazzarsi del cucciolo dopo pochi giorni? Me lo spieghi per favore?
In questo senso, la disponibilità dell'allevatore circa la restituzione del cane rappresenta una garanzia per l'acquirente il quale sa che, in caso di problemi, potrà restituire il cane senza eccessivi sbattimenti..
Nel caso specifico, l'acquirente vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca, vorrebbe restituire il cucciolo all'allevatore (quindi nessuno sbattimento) e ottenere la restituzione della somma pagata (quindi nessuna perdita)... mi pare che la cosa non stia né in cielo né in terra!!
Qui siamo di fronte ad un caso di totale superficialità dell'acquirente che prende il cucciolo, stranamente si accorge poi che egli (e non esso) rappresenta un impegno notevole, cambia idea e pretende che tutti si adeguino alla sua volontà, quindi nessuna fatica, nessuna perdita economica...
Non concepisco come si possa avallare questa tesi!!


Cocker

Goan ha già fatto una distinzione tra il suo ruolo di avvocato e quello di persona, nel senso che ha già detto che moralmente è in disaccordo con quello che le leggi dicono o forse con i cavilli a cui ingiustamente si ci può applicare. Ma è anche giusto che venga dato un parere tecnico.

A livello morale taribello ti do perfettamente ragione, tra l'altro ci sono razze e razze, ancora ancora un labrador è una razza "commerciale"; parola brutta, ma intendo che c'è comunque richiesta, se una cosa del genere accade a certe razze, quali magari uno smooth collie o razze più "ricercate" quelle che hanno proprio i conoscitori e amanti delle razze e allora sono caos...anche perché una cosa è gestire un cucciolo fino ai 2/3 mesi un'altra cosa, è gestire un cucciolo dai 75gg in poi anche a livello economico molto più oneroso, tra vaccini, integratori, alimentazione...e lì non si transige, finché sta con l'allevatore il cane deve essere trattato al meglio come giusto per la sua età...ovvio una cosa è un cane invenduto, bisogna prefigersi anche questo, un'altra cosa è un cucciolo magari prenotato ad un mese, quindi tante richieste negate e poi disdetto poco prima di prenderlo o ancora peggio una settimana dopo averlo preso, perché alla fine il ritorno del cane equivale un po' alla disdetta...

E va bene che per legge i cani sono res ma c'è anche il fattore legato che sono esseri viventi, quindi non si può scherzare troppo e pensare prima al loro benessere.
A quel punto il benessere principale per il cane, tranne se non hai un parente stretto o amico fidato interessato è che ritorni all'allevatore che si presuppone essere gente fidata, e che quindi cercherà una buona sistemazione, perché l'allevatore serio seleziona l'acquirente...poi bisogna anche ben valutare quello che si firma perché magari io ti scrivo che lo rivoglio in caso e gratis a te può anche non star bene ma non sei vincolato a firmare nessun accordo, si è liberi in questo e andare altrove...
...a livello umano questi comportamenti sono da scoraggiare, è assurda la leggerezza con cui si compra e poi si ci ripensa come se fossero "merce" e non vite, ma magari si può trovare un punto d'accordo, nel senso l'allevatore tiene inizialmente la cifra e nel momento in cui vende il cane magari rende il 50%, e il restante 50% lo trattiene per le spese e il disagio causato, sempre se riesce a vendere il cane e se lo vende allo stesso prezzo.
Sono accordi poi tra le parti...

Io quando do un cucciolo o sono interessati ad un cucciolo, divento quasi pedante ma ci tengo a dire che un cucciolo è un cucciolo, che richiede tantissimo impegno, che i primi tempi potrà piangere la notte sentendo il distacco da mamma e fratellini, oltre ambiente familiare, che poi potrebbe sporcare dentro, rompere oggetti, tirare piante...che è un impegno a lungo termine, una responsabilità in cui bisogna mettere in conto: imprevisti, viaggi, separazioni, nascita di bambini, etc. etc.
Perché bisogna mettere davanti la persona a tutto! E nonostante tutto ciò spesso non è abbastanza...

taribello

precisiamo anche che nessuno di noi ha letto il contratto e che non possiamo basare i nostri giudizi su quanto scritto dall'autrice della discussione...
Permettetemi un'osservazione: mentre noi siamo qui a parlare di clausole contrattuali, non ci sono più notizie del cane... chissà che fine avrà fatto il povero e sfortunato cucciolotto...
Concludo con un pensiero personale: se io fossi l'allevatore prenderei indietro il cane e ridarei fino all'ultimo centesimo di quanto pagato ma non per una questione di giustizia o in virtù di un cavolo di contratto, lo farei solo per poter dire di non avere nulla a che fare con simili personaggi, di una superficialità e di una materialità tali da far rizzare i capelli...

Taribello, l'ultima persona che è venuto a vedere i nostri cuccioli ha fatto alcune domande che ci hanno spinto a farlo uscire di casa gentilmente invitandolo ad andarsi a comprare un bel pelouche... domande del tipo:

"Ma mettiamo il caso che cambiassi idea e mi piacesse un'altra razza, potrei restituirvelo vero, anche perdendoci i soldi, tanto non sono quelli a preoccuparmi? Fino a quanti mesi potrei farlo?"

"Se io ad esempio lo comprassi e ve lo lasciassi qui per sempre, che ne dite? Così quando avrei voglia di farmi un giro con il cane passo di qui e me lo faccio, magari anche qualche foto ogni tanto..."

"Senta, nel caso cambiassi idea od avessi problemi di gestione, prima di farlo soprrimere, preferite che Vi informi così magari ci mettiamo d'accordo?"

...ed ancora tante cose simili...


Ho riscontrato nei post di Goan che non ha ben chiaro cosa significhi riprendersi un cane in allevamento dopo qualche mese... e provo così a spiegarlo un attimino;

La prima problematica è la dominanza, un cane che si è abituato a vivere da solo con il padrone tende a sviluppare una dominanza maggiore rispetto ad un cane abituato al branco, per cui l'inserimento di un nuovo elemento nel branco (maschio o femmina cambia poco) in età maggiore dei classici 2-3 mesi comporta rischi enormi di incompatibilità, di sconvolgimento degli equilibri, ecc ecc che potrebbero comportare anche danni enormi!

Se poi, all'interno dell'allevamento vi sono solo cani con sesso femminile o maschile e si inserisce un cucciolo di sesso opposto, la situazione diventa ancor più una bomba ad ororlogeria... anche perchè, una volta uscito dal branco, il cucciolo viene visto come estraneo al suo rientro... non viene riconosciuto dalla madre eh!

E passiamo al discorso patologie e malattie, ecc ecc... chi garantisce che il cane mentre era fuori dall'allevamento non abbia contratto qualche malattia, zecca, pulci, leishmania, malattie varie??? Riportandolo in branco potrebbe infettare gli altri elementi dell'allevamento compromettendone molto l'immagine e la salute.

Ultimo, ma non meno importante, non è facile vendere il cucciolo, perchè vi sono tanti allevatori, molti privati che vendono cani per arrotondare lo stipendio, che non sanno manco come si faccia afare le cose (ultimamente già due mail di richiesta di aiuti di privati che fanno cucciolare la propria femmina, e ti scrivono di aiutarli perchè non sanno fare nulla... tranne che vendere i cuccioli a metà prezzo - perchè manco prendono il veterinario che costrerebbe un sacco di soldi - ti scrivono loro). Devi fare tanta pubblicità, inserire tanti annunci, aggiornare il sito, e nel frattempo devi mantenerlo il cucciolo.

E' già difficile vendere un cucciolo appena nato, figurati un cucciolone che ti hanno riconsegnato!!!!!!!! Tutti i compratori ritengono che se è tornato è perchè ha qualche problema... e pertanto vale meno!!!

Guarda, in questi giorni ho in vendita un cucciolo di nome Coraçon, bene, questo potrà diventare tranquillamente un campione internazionale perchè ha delle linee da far paura!!!!!!!!! Probabilmente ce lo terremo noi... eppure, pochissimi chiedono di lui, perchè è l'ultimo maschio rimasto!!!

Concludo dicendo che molte volte si fanno i conti senza l'oste!!! E' facile fare i conti in tasca alla gente, ma poi, quando le tasche sono le proprie, ci si comincia a chiedere come si possa fare!

I contratti servono solo ed unicamente a salvaguardare il cucciolo, nella maggior parte delle volte, in quanto è maggiormente vantaggioso non fare alcun contratto... basta unicamente dire: "Se vuoi te lo cambio, ma non te lo rimborso!" e, per legge, è POSSIBILE e LECITO farlo!!!!!!!! E Goan lo sa perfettamente...


PS: Sul discorso dei danni è un discorso che non sta ne in cielo ne in terra... è come se vai a comprare una macchina, dopo un mese scopri un difetto e la porti indietro al concessionario. Questo o te l'aggiusta o te la cambia (ma poniamo che ti restituiscano i soldi - inverosimile) ma non credo proprio che tu possa andare dal concessionario a richiedere la restituzione dei soldi per il bollo, la benzina, ecc che tu hai speso per andare in giro!!!

Suvvia, cerchiamo di stare nella realtà delle cose.

Ben diverso è il rimborso delle spese mediche per i problemi legati alla patologia EREDITARIA e GENETICA che sia stata riscontrata e verificata!


Spero di aver fatto comprendere qualche aspetto nuovo che non era stato trattato... poi, se si vuole, possiamo analizzare anche qualche contratto tipo...



taribello

Hjluk, sono perfettamente d'accordo con te, già avevo chiesto a Goan se sa cosa significhi vendere un cane non più cucciolino, se immagina quanti possano essere gli acquirenti... Qui poi non siamo di fronte al caso di una moltitudine di potenziali acquirenti di un oggetto raro e prezioso, caso in cui il venditore può giocare al rialzo e vendere al miglior offerente... qui siamo in un caso diametralmente opposto: il venditore ha la necessità di cedere il cane ma difficilmente troverà un acquirente perché la "merce" non è appetibile!!
Quando presi il mio labrador, trovai splendido non tanto acquistare il cucciolo, quanto visitare gli allevamenti, parlare con gli allevatori, insomma tutta quella attività che precede l'acquisto e che impegna molto da un punto di vista emotivo...
Qui, ed è questo che non tollero, siamo di fronte al caso in cui l'acquirente deve liberarsi del cane ma, allo stesso tempo, non vuole perdere nemmeno un centesimo di quanto pagato... la cosa che non concepisco, poi, è come si dia ragione all'acquirente (vedi discorso sulle clausole vessatorie) senza considerare che il fatto di poter fare del cucciolo ciò che si vuole, rappresenti proprio una grossa condanna per l'acquirente che, quasi certamente, non riuscirà a vendere il cane e se lo ritroverà sul groppone a meno che non lo abbandoni o lo porti al canile, ipotesi che non voglio nemmeno prendere in considerazione!!
Quindi, caro Goan, il diritto in sè non vale nulla se non rapportato alla concreta realtà... qui non siamo di fronte al caso scolastico, siamo di fronte ad una situazione a rischio dove andrebbe consigliata non la soluzione giuridicamente corretta ma la soluzione più conveniente per le parti in causa che, in questo caso sono 3, acquirente, allevatore ma soprattutto il cucciolo!!
Senza offesa, preciso, il buon avvocato non è colui che in ogni caso fa causa ma quello che valuta la situazione e, quando i fatti lo supportano, consiglia al cliente di non far nulla per non cacciarsi in altri guai...

goan

Allora, io ho premesso che dal punto di vista umano la penso esattamente come voi. La realtà è ben altra cosa. Salvaguardare il cane, da parte dell'allevatore, significa includere nel contratto una clausola "se il cane non lo vuoi più! Me lo restituisci e di restituisco parte dei soldi". Scrivere " mi restituisci il cane e non ti dò un centesimo bucato, significa che ti riprendi il cane ma io acquirente c***one non avrò nulla! Qualora il Signore acquirente del cane decidesse di vendere il cane ad altri, decidesse di regalarlo ad altri..perchè non lo potrebbe fare? Deve avvertire l'allevatore..e deve sentire il suo parere. Se acquisto il cane dall'allevatore Taribello ed il cane non lo voglio più, posso decidere di restituirlo a Taribello (se Taribello lo rivuole!) restituendomi i soldi spesi o parte di essi; posso decidere di venderlo all'allevatore hjluk che sapendo della mia intenzione di privarmi del cane e sapendo della purezza della razza ha intenzione di acquistarlo. Posso decidere di regalarlo alla mia amica cocker. Insomma io il cane lo posso dare a chi voglio perchè il cane è il mio e come tale faccio quel che voglio io. Il rapporto obbligazionario con l'allevatore-venditore con l'acquirente si interrompe quando il venditore e l'acquirente si sono accordati ed in modo particolare quando il primo ti consegna il cane ed il secondo ti paga il prezzo. Il DEVI prima consultarmi non sta da nessuna parte io al massimo POSSO eventualmente consultarti..io in verità tutta questa onestà nell'allevatore non la vedo tanto! la vedo invece nel comportamento di hjluk che non fidandosi del probabile acquirente ha preferito (per il bene del cane e non per le sue tasche) tenersi il cane e perdere l'affare, la stessa onestà che leggo nelle parole di taribello nel voler restituire i soldi (evidentemente perchè lui sa che riprendendosi il cane a zero euro qualche rimorso di coscienza gli viene). La stessa onestà che leggo nel comportamento di Cocker facendo mille domande al futuro acquirente. Altra cosa che non ho capito: la valenza del consulto dell'allevatore. Come detto se io intendo vendere/regalare il cane all'allevatore di Labrador hjluk, DEVO prima consultare L'allevatore di Labrador Taribello. Come ben si può comprendere Taribello mi consiglierà o mi obbligherà (è da capire!) a non vendere o regalare il cane ad hjluk. Come del resto se voglio regalare il cane alla mia amica cocker che ha visto il cane e lo vuole; ha lo spazio per farlo crescere, lo tratterà con amore perchè mai devo consultare l'allevaore che me lo ha venduto? Può essere che io non trovi nessuno per regalare o vendere il cane e in extrema ratio mi rivolga all'allevatore che mi ha venduto il cane per riprenderselo gratuitamente. Deve però partire dall'acquirente, deve trattarsi di una scelta dell'acquirente non un'imposizione dell'allevatore. Io dico solo questo. Non ho mai parlato di abbandono o di portare il cane in canile; se lo voglio regalare o vendere il cane ed a chi darlo DEVE essere una mia scelta insindacabile. Perchè? per il solo fatto che l'unico ad avere diritti sul cane è l'acquirente nessun altro.
Nessun acquirente vorrà privarsi del cane (che ha pagato!) che dopo qualche giorno non vuole più a darlo via gratuitamente...vorrà recuperare il prezzo o parte di esso.
Ora vi faccio una domanda: io vi restituisco il cane gratuitamente il giorno 18 Aprile 2009. Dopo qualche giorno una persona è interessata al cane, Voi lo vendete o lo regalate? e se lo vendete vi impegnereste a versare il prezzo al primo acquirente?

@cocker: nel contratto di vendita del cane devi prevedere tutto quel che ti viene in mente. Devi poi far sottoscrivere o singolarmente ogni clausola vessatoria oppure riportando i numeri e le lettere delle clausole vessatorie e facendole firmare in un'unica soluzione magari con la dicitura "l'acquirente dichiara di esplicitamente accettare le pattuizioni di cui ai n.1,2,3,4,5,6 del presente contratto e questo ai sensi di legge."
poi firma del contratto.
ogni volta che cedi un cane, vendilo con un certificato di buona salute in modo da metterti al riparo dagli artt.1490 e seguenti del codice civile.
il contratto deve essere iperblindato e magari compilalo già e quando cedi il cane cambia solo i dati del proprietario e del cane.
Insomma più blindato e meno rischi corri. Prevenire è sempre meglio che curare.



Cocker

Quote:
@cocker: nel contratto di vendita del cane devi prevedere tutto quel che ti viene in mente. Devi poi far sottoscrivere o singolarmente ogni clausola vessatoria oppure riportando i numeri e le lettere delle clausole vessatorie e facendole firmare in un'unica soluzione magari con la dicitura "l'acquirente dichiara di esplicitamente accettare le pattuizioni di cui ai n.1,2,3,4,5,6 del presente contratto e questo ai sensi di legge."
poi firma del contratto.
ogni volta che cedi un cane, vendilo con un certificato di buona salute in modo da metterti al riparo dagli artt.1490 e seguenti del codice civile.
il contratto deve essere iperblindato e magari compilalo già e quando cedi il cane cambia solo i dati del proprietario e del cane.
Insomma più blindato e meno rischi corri. Prevenire è sempre meglio che curare.



Grazie...
Guarda per quanto mi riguarda sono molto precisa in quello che consegno, per questo PRETENDO precisione e onestà anche dall'altro lato...
Io consegno...certificato di buona salute del mio veterinario, autodichiarazione firmata test effettuati per patologie della razza con carte ufficiali alla mano consultabili dai padroni in qualsiasi momento su richiesta (non li consegno perché non voglio che certificati ufficiali vadano in giro, soprattutto quando magari il maschio è una monta esterna), certificazione esame coprologico, consegno anche ricevute fiscali modulo A e B con allegata fotocopia del modulo B.
Questa è solo una parte del plico che consegno...

Questo chi prende o ha preso un mio cucciolo lo sa, rimane sempre una completa disponibilità e aiuto nella gestione del cucciolo, un rapporto "aperto" e sincero, perché a me interessa in primis che vada a stare bene il cane. Per me se vogliono è un rapporto che non ha termine con l'acquisto del cucciolo ma può restare come una "famiglia allargata".
A propria discrezione ovviamente...per me non esiste essere invadente, il cane è di chi lo compra, preferisco un rapporto sul rispetto reciproco, ma appunto reciproco e soprattutto l'acquirente SERIO come il venditore SERIO metterà al primo posto il benessere del cane.




[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Cocker il 19-04-2009 22:45 ]

Cocker

Condivido comunque il pensiero di Hjluk sulla difficoltà che si ha nel riprendere un cane, si potrà pensare che c’è un interesse economico nel rivolerlo, ma non è così! Per chi alleva e lo fa con passione e amore i cani sono una parte di sé, quindi quando li fai nascere sei responsabile per loro e ti preoccupi di trovar la sistemazione che ritieni migliore, ora ci sono tizi come quelli indicati da Hjluk che si espongono subito per quelli che sono e puoi salutare caramente e ci sono persone che sembrano le migliori del mondo e poi…

Non tutto è semplice come sembra, una persona che conosco, un allevatore, non specifico razza né niente, perché non voglio che nessuno possa identificarsi, ha venduto un cucciolo (nessun contratto), questo cucciolo ha scoperto poi esser tenuto male, a catena, in condizione non consona a qualsiasi cane, ma fortunatamente parallelamente alla scoperta i suoi nuovi padroni hanno deciso di sbarazzarsene , perché avevano altri interessi e così hanno riportato come si fa con un pacco il cane all’allevatore, non hanno preteso nulla, l’importante era allontanarlo…l’arrivo di questo cane ha gravato economicamente comunque perché un cane in più, che se si era dato si era fatta la scelta di non tenere per motivi propri, in questo caso si era tenuto una sorella, un cane molto buono ma come un bimbo alla scoperta del mondo, perché non parliamo riportato dopo una settimana, ma dopo mesi, in cui il cane non aveva vissuto niente nel modo opportuno…un cane bello che hanno comunque deciso di tenere e portare nei ring, una volta saputo che il cane vinceva, queste persone si sono fatte vive (cane ripassato regolarmente a nome dell’allevatore) che allora volevano vedere il cane, volevano i soldi indietro o lo rivolevano…Paliamo di persone che avevano fatto all’allevatore inizialmente un’ottima impressione.

Questo per citare uno dei tantissimi casi che capitano ogni giorno e in cui non c’è niente di buona fede da parte dell’acquirente…

Ma voglio citare un altro aneddoto, cane comprato da allevatore, senza contratto o accordo di cessione, una persona che sembrava ottima e invece a quanto pare era un po’ instabile, ma queste cose non sempre si riescono a scoprire…ad ogni modo prende il cane, si stanca dopo pochi giorni, perché il cane le sembrava “grande”, parliamo di un cucciolino di 3 mesi…per farla breve la persona dice di averlo ceduto ad un parente e poi è stato visto il cucciolo in un negozio di animali, rivenduto ad una cifra più del doppio di quanto comprato.

Ora un Allevatore serio certe cose vuole evitarle, come si vogliono evitare i “tramiti” che spesso contattano , senza dichiararsi come tali e che in poche parole svolgono un po’ il ruolo di “sensale”, perché ci si tiene a sapere dove vada a stare esattamente il cane, quindi un obbligo di restituzione è anche un modo per scoraggiare queste persone e per “fermarle”, è una sicurezza per il cucciolo e anche una sicurezza per la persona che si presuppone voler fortemente il cucciolo e quindi che non penserà mai di ridarlo.

Quote:
vi sono solo cani con sesso femminile o maschile e si inserisce un cucciolo di sesso opposto, la situazione diventa ancor più una bomba ad ororlogeria... anche perchè, una volta uscito dal branco, il cucciolo viene visto come estraneo al suo rientro... non viene riconosciuto dalla madre eh!



Soprattutto quando si opta per tenere solo cani di un sesso e poi si ci ritrova non soltanto con un cane del sesso opposto ma magari consanguineo, quindi si hanno degli obblighi nel suddividerli in un certo modo per evitare caos…

Ricordiamo che non tutti allevano Cocker, Labrador, Chihuahua che ancora ancora con fatica ma si trovano sistemazioni perché la richiesta c’è, ma ci sono razze che comprano solo gli intenditori e li sono guai, ci sono razze costretti a venderli ad un prezzo anche sotto quello che sarebbe giusto e che quindi capita di rimetterci due volte…

Quote:
Devi fare tanta pubblicità, inserire tanti annunci, aggiornare il sito, e nel frattempo devi mantenerlo il cucciolo.



E alcuni annunci ricordo, specie quelli messi in siti di settore, quindi la pubblicità della cucciolata può avere anche dei costi…quindi per fare un esempio “terra terra”, se pago un annuncio sul sito x, con abbonamento trimestrale, vendo i cuccioli e poi mi ritorna un cane, avrò una spesa anche solo in questo.

Senza contare i soldi che sborsi per la gestione ordinaria che per te diventa straordinaria del cucciolo, vogliamoci mettere anche il lato MORALE, per chi come Hjluk (penso potrà confermare) e me ama fortemente i suoi cani, c’è anche un forte valore affettivo, ora una cosa è vendere un cucciolo partendo con la consapevolezza che devi cederli, un’altra cosa è poi vederti ritornare un cucciolo dopo 2 mesi, quindi mentalmente già lo vedi “bistrattato” e magari tenerlo altri 4/5 mesi, è innegabile che nasce un legame e un'affezione…e spesso per ragioni logistiche DEVI comunque cederlo se vuoi andare avanti con l’allevamento e la tua selezione.

Molti penseranno…e che volete avete voluto la bicicletta? Ma sicuramente…però è assurdo quando poi si ci lamenta di allevatori “commercianti” e cioè che trattano proprio con un rapporto venditore-acquirente…ed è assurdo quando poi si mette in croce un allevatore magari per una mancanza minima (ed è anche giusto perché non devono esserci mancanze) ma quando si tratta di chi compra il cane allora può avere tutte le pretese di questa terra…e l’allevatore passa poi per quello in cattiva fede.
Fermo restando che anch’io penso darei una parte dei soldi ALLA VENDITA del cane, ovviamente una parte perché le spese causate e l’eventuale vendita ad un prezzo inferiore non vorrei rimettercele…ma soprattutto va punita la superficialità con cui si prendono i cani, esseri viventi e con cui si firmano contratti senza pensarci due volte senza sapere che comunque anche quelli sono impegni. Tra l’altro i contratti sono anche linee guida, una cosa è se sei COSTRETTO a ridare il cane per problemi magari talmente grandi e imprevisti che non hai come reagire, per fare un esempio attuale, un abruzzese vittima del terremoto perde il figlio nella disgrazia, perde la casa, è solo e non riesce più completamente a gestirlo (anche se mi risultano persone che vivono in auto per non lasciare i propri amici a 4 zampe, ma lì sono casi particolarissimi) e preferisce quindi dare almeno al cane un futuro migliore, un allevatore è anche una persona umana e in un caso del genere sicuramente verrà incontro, valutando insieme la scelta migliore, vedendo se lo vuol tenuto il tempo di risistemarsi o non lo vuol più e non penso che in quel caso farebbe rivalere il contratto ma cercherebbe di venir incontro anche economicamente….ma quando ti trovi gente che nonostante tutte le spiegazioni e accorgimenti che fai poi alla prima pipì in casa o alla prima vacanza estiva non lo vogliono più, allora è un altro paio di maniche e anche moralmente sei indisposto da queste persone, ma prima di tutto perché né va a discapito un essere indifeso e per giunta un proprio affetto.
Allora fanno bene quelle persone che non ti firmano niente, non ti danno alcun contratto e se non vuoi più il cane passati i giorni che la legge prevede ti mandano a foglio quindici…poi vedrà la persona stessa come sarà difficile trovare una sistemazione giusta, il tempo che passerà e tutto quanto, solo che un allevatore coscienzioso non ti manderà mai a foglio quindici quando hai tra le mani una vita e non un auto.

Ci tengo anche a sottolineare che qualsiasi lavoro è remunerato spesso per il tempo materiale speso, nel senso che anche negli impieghi si paga ad ore, ebbene oltre le spese effettive che sono altissime, l’allevatore anche se non sei un professionista ma sei un amatoriale è un impegno che prende 24h su 24h, spesso bisognerebbe scindersi in 2 o far venire 48h al giorno, quindi anche il gestire un cane riportato a livello di energie spese avrebbe un valore in più e se davvero si dovesse quantificare il tempo speso dall’allevatore nella gestione ottimale della cucciolata nello specifico e dei cani per arrivare a certi risultati, beh altro che certe cifre per i cani.


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Cocker il 19-04-2009 23:43 ]

Ovviamente concordo pienamente con quanto scritto da Cocker, e scrivo ovviamente perchè avrendo la stessa passione ed identici ideali di allevamento è normale che entrambi mettiamo al centro di ogni interesse il cucciolo e non l'acquirente.

A proposito appunto degli esempi portati da Goan, vorrei farne qualcuno anch'io e mi piacerebbe che Goan lo commentasse...

L'allevatore Hjluk vende il cane a Goan che, dopo averlo preso ad 800€ lo rivende ad un negozio a 1.000€!!! Il negozio lo mette in vendita a 1.500€ e riesce a piazzarlo a Cocker che ne diventa proprietaria.

E qui facciamo delle ipotesi:

1. Il cucciolo si ammala nel giro di un mesetto e, nonostante le cure muore per una forma di malattia ereditaria.
La proprietaria giustamente si rivolge al negozio che però nonrisponde e rimanda all'allevatore (il cane h il nome comprendente il tiotolo Braveheart) e richiede la somma spesa per l'acquisto.

Io che dovrei fare? Ripagare 1.500€ alla signora per averne presi 800€? Ma io la signora manco la conosco... eppure il problema è mio, ed io sono disposto a ripagare chi me l'ha comprato... ma non un estraneo.

Eppure tutti hanno espresso il loro diritto (come lo chiami tu) a fare del cane chhe hanno comprato ciò che vogliono!!!


2. Il cane non muore ma per un'ectopia testicolare (magari per mancanza di controllo da parte del proprietario che se n'è fregato di controllare ed aiutare il testicolo a rimanere in sede) si ritrova con un solo testicolo e pertanto perde di valore.

Chi dovrebbe pagare questa svalorizzaione? Quanto? Io l'ho venduto a 800€ ed anche risarcendo del 25% il proprietario dovrei ridare 200€, ma non so ne accordi ne nulla... insomma, rischio soldi senza manco sapere nulla.


3. Il proprietario di quel cucciolo si stufa del cane e lo da al canile!
Io mi ritrovo un cane "targato" Braveheart in un canile senza manco sapere nulla, senza sapere neppure chi ce lo ha mandato! E così quel cucciolo o rimarrà chiuso per un po' dietro alle sbarre, oppure girerà di proprietario in proprietario come un pacchetto, quello che in fondo la legge lo considera.

4. Non ultimo... il cucciolo fugge dal suo propritario che NON l'ha registrato alla ASL fregandosene, e così il cane risulta essere intestato ancora a me. Io non sono in grado di rintracciare il proprietario!


5. Commercialmente parlandco poi, tu potresti comprare il cane a conto terzi, ovvero rivenderlo ad un altro allevatore che così mi sottrae la linea di sangue ed il mio lavoro, senza peraltro che io possa parlarci o spiegare il miolavoro di selezione.


Nel mio contratto vi sono diverse clausole ed una di queste riguarda proprio l'impossibilità di vendere il cane a terzi senza prima avvisare me, che, qualora mi interessasse, sono disposto a ricomprare il cane ad unvalore che non deve mai superare il 75% di quanto pagato dall'acquirente.

Inoltre nel mio contratto specifico che qualora il cane venga ceduto/venduto a terzi, se io non accettassi di girare il contratto alla terza persona, questo decadrebbe con pro e contro annessi.

Infatti, nel contratto vi sono parecchie clausole a tutela dell'acquirente e del cucciolo (SOPRATTUTTO) che ne garantiscono la salute ed il benessere! E vi sono anche dei punti a vantaggio cospicuo del nuovo proprietario... che potrebbe addrittura "ripagarsi" il cane volendo... ma tutto sta a lui!!!

Ovviamente nel contratto vi è la DOPPIA firma ove, nella seconda, si accettano esplicitamente determinati articoli ed i loro comma.



hugo

ciao

io personale ribadisco il concetto che l'allevatore è una persona molto seria.
Il contratto parla chiaro.
cnq martinalabrador basta che tuo cognato si metta in contatto con enci per chiarire bene il problema.
Se non ci fosse accordo sarà un giudice di pace a chiarire.
La clausola di restituzione sicuramente è stata inserita come ultimo problema.
Secondo me tuo cognato può chiedere aiuto all'allevatore, ma MAI da lui riavrà i soldi perchè la volonta è di tuo cognato.
@jiuk
esempio non conforme al problema.



@hugo: Non ho ben capito il tuo discorso, o meglio, legalmente le clausole poste dall'allevatore sono state giudicate vessatorie da Goan (che è un avvocato e pertanto ha espresso indubbiamente un parere valido e pertinente) e pertanto non hanno alcun valore. E' anche vero che l'allevatore può rifiutarsi di riprendere il cane se non sussistono problemi di salute che impongono a lui di dover risarcire il proprietario.
Detto questo mi pare fin troppo ovvio che qualora i due andassero avanti per procedimenti legali sarà un giudice (di pace o non di pace) a stabilire e risolvere la controversia e non certo questo forum.

Sul discorso dell'attinenza dell'esempio, siccome si stava noi discorrendo della "lealtà" di talune clausole considerate vessatorie (ovvero a favore solo di una delle due parti) da Goan mi pare evidente che gli esempi da me postati siano più che attinenti all'argomento trattato, a meno che tu mi voglia spiegare cortesemente il perchè non lo sarebbero, visto che sono problematiche che in molti allevatori affrontano quotidianamente, e soprattutto visto che vi sono molti cuccioli che, per problematiche come queste finiscono nei canili all'insaputa dei loro allevatori. Ed è proprio per queste ragioni che si è ricorsi ai contratti.


Grazie.




[ Questo Messaggio è stato Modificato da: hjluk il 21-04-2009 18:44 ]

Cocker

Io trovo invece molto interessante l'intervento di Hjluk, dato che la situazione nello specifico qui non si risolverà, né siamo stati poi aggiornati sull'evoluzione dei fatti, almeno si è preso "spunto" da un argomento trattato per poter tirar fuori spunti di riflessione, utili comunque, perché comunque chi alleva o anche chi fa una cucciolata occasionale e magari tiene ai suoi cani, certi paletti vuol metterli e in questo modo saprà meglio cosa agire e cosa richiedere di compilare al proprio avvocato, per sapersi tutelare.
Inoltre è anche interessante anche a livello generale...

taribello

sottolineo che nessuno ha preso visione del contratto...

Cocker

Proprio per questo si è ipotizzato sulle varie possibilità...

Quote:

21-04-2009 alle ore 20:17, taribello wrote:
sottolineo che nessuno ha preso visione del contratto...



Infatti, pensavo ad un discorso più in generale... è assurdo stare a parlare di qualcosa che non conosciamo così bene, mentre parlando in generale si possono, secondo me, toccare i vari punti e comprendere meglio le dinamiche e le necessità delle parti, tenendo sempre come primario interesse il bene del cucciolo!



hugo

@jiuk
le ipotesi che hai tirato fuori non giuste e nemmeno gli esempi.
Un allevatore serio non vende i cuccioli ad un negoziante e risponde in caso il cucciolo presentasse malattie genetiche o xx pataologie tramite una accurata visita dal vet.
Proprio qualche mese fa un mio amico mi chiese di dove poteva comprare il cane labrador.
Io risposi che poteva prenderlo da x allevatore.
Pago la somma e se lo porto a casa.
Intorno ai 4 mesi mantenendosi in contatto con x allevatore andando dal vet per una visita ordinaria, il vet stesso presentò un problema dicendo che questo labrador aveva dei prblemi.
Dopo una serie di analisi venne fuori che è affetto ad una sindrome rara di nanismo.
Vengo al punto: l'allevatore visto il grosso problema chiamo il vet per avere maggiori informazioni e gli rese la somma intera +spese ad al mio amico.

L'altro punto è questo:
se il cucciolo muore da patologie come un aneurisma all'aorta come è successo a me non è detto che l' allevatore ti renda soldi una volta instaurato un rapporto.Sicuramente ti farà un prezzo di favore.

Gli altri punti che hai citato sono casi dove si parte da presupposti che non ci devono essere.
Poi c'è il contratto di affidamento ed a quel punto il propr deve attenersi alle regole scritte e stipulate con allevatore.



Quote:

22-04-2009 alle ore 08:35, hugo wrote:
@jiuk
le ipotesi che hai tirato fuori non giuste e nemmeno gli esempi.
Un allevatore serio non vende i cuccioli ad un negoziante e risponde in caso il cucciolo presentasse malattie genetiche o xx pataologie tramite una accurata visita dal vet.




Penso che tu non abbia ben letto o compreso cosa io abbia scritto, infatti ciò che ho scritto è proprio tutta un’altra cosa!!!
Infatti ho scritto:
L'allevatore Hjluk vende il cane a Goan che, dopo averlo preso ad 800€ lo rivende ad un negozio a 1.000€!!! Il negozio lo mette in vendita a 1.500€ e riesce a piazzarlo a Cocker che ne diventa proprietaria.”
Siccome l’Avvocato Goan ha sostenuto fino ad ora che, una volta comprato il cane, sia giusto e corretto che ci si possa fare quello che si vuole, compreso RIVENDERLO a terzi, facevo l’esempio di cui sopra, proprio per fare comprendere meglio il PERCHE’ si voglia evitare la rivendita a terzi!




Quote:
Proprio qualche mese fa un mio amico mi chiese di dove poteva comprare il cane labrador.
Io risposi che poteva prenderlo da x allevatore.
Pago la somma e se lo porto a casa.
Intorno ai 4 mesi mantenendosi in contatto con x allevatore andando dal vet per una visita ordinaria, il vet stesso presentò un problema dicendo che questo labrador aveva dei prblemi.
Dopo una serie di analisi venne fuori che è affetto ad una sindrome rara di nanismo.
Vengo al punto: l'allevatore visto il grosso problema chiamo il vet per avere maggiori informazioni e gli rese la somma intera +spese ad al mio amico.




Mi pare ovvio, anche questo punto è scritto sul contratto, ci mancherebbe altro... le spese penso si riferiscano al veterinario... anche se ovviamente io chiedo che venga verificato dal MIO veterinario di fiducia (gratuitamente per il proprietario).




Quote:
L'altro punto è questo:
se il cucciolo muore da patologie come un aneurisma all'aorta come è successo a me non è detto che l' allevatore ti renda soldi una volta instaurato un rapporto.Sicuramente ti farà un prezzo di favore.




Certo, se il cucciolo muore perchè si butta giù dal balcone ci mancherebbe altro che l’allevatore debba risarcire il proprietario, ma se l’aneurisma all’aorta si scopre sia un difetto genetico ereditario di mal conformazione, allora è ben diverso il discorso!





Quote:
Gli altri punti che hai citato sono casi dove si parte da presupposti che non ci devono essere.
Poi c'è il contratto di affidamento ed a quel punto il propr deve attenersi alle regole scritte e stipulate con allevatore.




Gli altri punti di cui ho scritto sono quelli di cui si sta dibattendo qui, poi si può dire che non piace dibattere di questo, ma penso non sia corretto che a decidere sia solo tu.
Il contratto di affidamento è cosa ben diversa dal contratto di vendita, non si dovrebbe fare confusione. Nel contratto di affidamento di un cane si intende che il cane, pur rimanendo di proprietà dell’allevatore, venga gestito da una terza persona. Questo solitamente viene fatto proprio per poter usufruire di una fattrice o di uno stallone in più senza dover provvedere a sazio e mantenimento del cane che, in un allevamento, non è cosa da poco. Così facendo si possono applicare accordi per i quali il cane passa di proprietà dopo x cucciolate, oppure x anni, o via dicendo...
Ciò che però sosteneva “legalmente” Goan è che tali clausole sono vessatorie (in quanto a vantaggio di un’unica parte in causa) e pertanto non valide. Andrebbero espressamente firmate.

Spero si possa continuare a dibattere costruttivamente di questo, magari facendo più attenzione a quanto scrivono gli altri.

Personalmente ringrazio.


goan

Quote:

21-04-2009 alle ore 09:30, hjluk wrote:
Ovviamente concordo pienamente con quanto scritto da Cocker, e Nel mio contratto vi sono diverse clausole ed una di queste riguarda proprio l'impossibilità di vendere il cane a terzi senza prima avvisare me, che, qualora mi interessasse, sono disposto a ricomprare il cane ad unvalore che non deve mai superare il 75% di quanto pagato dall'acquirente.
Inoltre nel mio contratto specifico che qualora il cane venga ceduto/venduto a terzi, se io non accettassi di girare il contratto alla terza persona, questo decadrebbe con pro e contro annessi.
Infatti, nel contratto vi sono parecchie clausole a tutela dell'acquirente e del cucciolo (SOPRATTUTTO) che ne garantiscono la salute ed il benessere! E vi sono anche dei punti a vantaggio cospicuo del nuovo proprietario... che potrebbe addrittura "ripagarsi" il cane volendo... ma tutto sta a lui!!!
Ovviamente nel contratto vi è la DOPPIA firma ove, nella seconda, si accettano esplicitamente determinati articoli ed i loro comma.




Aggiungo solo...chiamasi Allevtore Onesto.
Questo perchè Garantisce il cucciolo, Garantisce il proprietario, Garantisce il nuovo proprietario.
l'altro allevatore non garantisce un bel niente "se il cane non lo vuoi più, me lo restituisci ed io non ti ridò un centesimo di euro bucato.
l'altro allevatore vuole essere interpellato prima; se acquisti un cane da hjluk e non lo avverti prima, perdi l'ulteriore garanzia che legamente non gli è dovuta prestare, la garanzia per i vizi continua ad essere attiva.



goan

ciao di nuovo e rispondo subito. permettetemi però di fare una premessa. Come ben afferma Cocker stiamo parlando di ipotesi e speriamo che (credo sia il senso di un qualsiasi forum) la gente leggendo ciò che ci scriviamo si chiarisca qualche dubbio circa l'acquisto di un cane, i suoi diritti e doveri, quando firmare un contratto, come firmare un contratto, da chi acquistare un cane e come acquistarlo.
detto questo ritengo che le domande che ha posto hjluk siano più che pertinenti al tema e le sue domande sono quelle che chiunque si farebbe. Permettetemi una considerazione Martinalabrador ha scritto solo due volte segno che o l'abbiamo soddisfatta con le nostre risposte oppure che ha provveduto diversamente.
In merito alla garanzia per i vizi del cucciolo che viene venduto il compratore potrà azionare la tutela degli artt.1490 e seguenti del codice civile solo se tali vizi sono "occulti" cioè non visibili e non riconoscibili dal compratore e taciuti con dolo dal venditore, In altri termini se io acquisto un labrador che zoppica e vedendolo camminare capisco che zoppica non posso dire al venditore " il cane zoppica, questo è un vizio del cane ed allora io voglio essere tutelato. Nel caso in cui, però, si riesca a dimostrare che il venditore aveva dichiarato che la cosa era priva di vizi, la garanzia è dovuta perfino se i vizi erano facilmente riconoscibili (cfr. art. 1491 c.c.). Ossia se io acquisto il cane che zoppica ed il venditore mi dice "zoppica perchè gli ho pestato la zampetta, ma un mese e non zoppica più" io vedo che il cane zoppica (riconosco il vizio) ma il venditore sa che quello è un vizio del cane e non una ferita...allora la garanzia è azionabile. I vizi, poi, devono essere giuridicamente rilevanti e lo sono solo quelli di gravità sufficiente a rendere il bene inidoneo all'uso a cui è destinato o tali da diminuirne in modo apprezzabile il valore (cfr. art. 1490 c.c.). Riassumendo: il vizio deve essere: occulto, non riconoscibile dal compratore usando la normale diligenza e taciuto dal venditore che era a conoscenza del vizio.
nelle ipotesi sopra descritte la garanzia è azionabile dal compratore e la tutela c'è tutta.
il venditore può dire al compratore: ti vendo questo cane, sappi però che è zoppo, resterà zoppo, non puoi utilizzarlo per le corse, non sarà mai un cane da monta, non sarà mai un cane da mostra e per tutti questi motivi ti vendo il cane a 100 euro anzichè 1000.
A quel punto a me che interessa il cane per compagnia l'acquisto anche in considerazione del prezzo. poi torno a casa e ci ripenso e lo voglio restituire richiedendo quanto speso e facendo leva sulla garanzia sopra descritta...il venditore può rifiutarsi di riprendersi il cane, può rifiutarsi di restituire il prezzo. Può farlo perchè l'art.1491 ultima parte del Codice civile lo consente perchè il venditore ha reso edotto il compratore del vizio e lui ha accettato. Siccome il diritto al ripensamento (recesso) per gli acquisti fatti nei locali commerciali non è ammesso, siccome la garanzia dell'art.1490 del codice civile non è azionabile..allora il compratore non può vantare nulla.
Se acquisto il cane con tanto di relazione medico-veterinaria e quindi il venditore mi garantisce la buona salute del cane e trascorsi due mesi il cane muore per una malattia che non era nè preveduta nè prevedibile dal compratore e dal venditore allora nemmeno in questo caso scatta la garanzia; perchè il venditore non poteva conoscere o prevedere che il cane si sarebbe ammalato. Ora se nel pedegree c'era scritto che in una linea di sangue i cani sono morti per una malattia X e il cane che vendi muore per la stessa malattia perchè ereditaria..qualche responsabilità del venditore io la vedo. Il venditore in questo caso doveva rendere edotto il compratore della possibile/ipotizzabile malattia ereditaria a cui opuò incorrere il cane che acquisti.
Nel caso del cane con Nanismo, ci si chiede se il venditore è tenuto a prestare la garanzia (art.1490 e ss del codice civile) oppure no. la risposta è nè si nè no! dipende.
Se io acquisto un cane e nel pedegree si evice che nella genealogia qualche cane ha avuto il nanismo e quindi la malttia era astrattamente prevedibile, allora il venditore deve risarcire. Se nella linea di sangue non si sono mai avuti casi di nanismo e quello è il primo caso certamente il venditore non poteva nemmeno ipotizzare una cosa simile ed allora il venditore è liberato da qualsiasi garanzia perchè non lo poteva prevedere nemmeno ipoteticamente.
In ultimo se hjluk vende ad Hugo un cane a 1000 che a sua volta lo vende a Goan a 1200 euro che a sua vlta lo vende a Cocker per 1500 euro. Il cane ha un vizio e muore. Allora la garanzia è applicabile. Esiste nella fattispecie un diritto di regresso. Cocker potrà richiedere a Goan € 1.500; Goan può richiedere a Hugo € 1200; Hugo potrà richiedere ad hjluk i 1000 euro spesi per l'acquisto del cane.



Remì

Penso anche io come Cocker...
il post non è stato aggiornato e quindi si parla per ipotesi... anche se alla fine sono tutte info che possono essere utili, fornite da persone che sono del campo e si intendono di questi aspetti...

Detto questo, penso che si possa continuare a mantenere un clima di scambio amichevole...

Jerry79

Buongiorno a tutti,
ho letto per caso questa discussione e intervengo (sperando di essere utile) per informarvi che il diritto di recesso non si può applicare agli animali, perché equiparati ai beni personalizzati.
Infatti un cucciolo in allevamento viene scelto, prenotato e portato a casa, ma nel frattempo cambia, perché cresce. Quindi se non viene riscontrato alcun difetto imputabile all'allevatore, l'acquirente che desidera disfarsene e lo riporta indietro, legalmente non ha diritto a nessun rimborso.


misssmith

Per favore, attenzione alle date, il topic risale al 2009...