LA VERGOGNA DI ACQUI TERME


Pubblicato in: Varie

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Cristina70

Ho visto poco fa al TG che nelle campagne del basso piemonte, nella zona di Acqui Terme è stata autorizzata una campagna di ELIMINAZIONE dei cervi che popolano le campagne limitrofe.
I cervi e i cerbiatti sono "troppi", causano incidenti stradali, rovinano i campicelli coltivati e la sola soluzione trovata dai geni della regione piemonte, degli amministratori della provincia e dei comuni interessati è stata abbattere gli animali.
Sono stati addirittura organizzati corsi a cui stanno partecipando le fini menti e anime candide di circa 150 cacciatori della zona che dovranno poi pagare 110€ per ogni animale abbattuto.
Si inizierà con i cervi, poi si potranno sterminare le femmine e i cerbiatti.
Nessuno ha trovato una soluzione alternativa, nessuno ha pensato che gli animali possono essere spostati in altre zone, possono ripopolare parchi nazionali o possono anche essere utilizzati come attrattiva turistica per una zona che in realtà non è molto ricca di tesori naturalistici.
Beh, per sportarli bisognerebbe spendere dei soldi, invece a farli ammazzare ci guadagnano pure.
Complimenti cari signori, a fare affari siete bravi, ma non è così che si tutala la Natura, l'ambiente e il territorio stesso.
Così si sceglie la via più facile, più lucrosa e più vergognosa.
Sempre che sappiate vergognarvi per una decisione tanto incivile.
Ma ne dubito.



Itala

questa notizia mi era sfiggita...

dany69



dafo77

Ma di sto passo dove andremo a finire?

Mi raccomando, facciamo attenzione a non procreare troppo, altrimenti va a finire che ci sopprimono i figli per sovrappopolamento!

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: dafo77 il 31-07-2006 09:32 ]

Clo75

Ho sentito questa notizia ieri a Studio Aperto... com'è possibile che autorizzino queste mattanze?

Anche a me la prima cosa che è venuta in mente è stata "ma non è possibile spostarli per ripopolare qualche altra area"?! Non mi sembra ci voglia una laurea per arrivarci, evidentemente hanno altri interessi, economici ovviamente...

Maledetti, gli auguro di cuore di utilizzare questi soldi sporchi di sangue solo per cose brutte, in medici, ospedali, etc...


Io ho scritto a:
piemonte@wwf.it

per chiedere se hanno fatto qualche azione.

Jack

E' tutto così assurdo...ma nn era possibile trovare una soluzione diversa?!?!?! Possibile che gli interesse prevalgono sempre su tutto...

Clo75

Ecco le email a cui mandare le proteste, scrivete numerosi ai giornali e a Studio Aperto che sta seguendo la cosa!
Ecco quanto ho ricevuto:
---
Da Agireora:
Cosa possiamo fare:

1. scrivere alle istituzioni e ai giornali (vedi oltre).

2. PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE che alcune associazioni locali stanno organizzando per venerdi' 4 agosto ad Alessandria: e' molto importante essere in tanti! Tenetevi liberi, prendete mezza giornata di ferie, e venite! E' ora di iniziare a dire NO a questi stermini di massa che si fanno per far contenti i cacciatori!
Appena sara' noto orario e luogo lo comunicheremo.

Grazie a tutti per la partecipazione.
Marina Berati


Scriviamo a:

LA STAMPA nazionale, LA STAMPA Alessandria, IL PICCOLO (giornale di Alessandria), Studio Aperto (che ha seguito da vicino la vicenda):

lettere@lastampa.it, alessandria@lastampa.it, direttore@ilpiccolo.net,
studioaperto@mediaset.it

oppure, col ";" come separatore:
lettere@lastampa.it; alessandria@lastampa.it; direttore@ilpiccolo.net;
studioaperto@mediaset.it

In questo caso NON proponiamo un messaggio tipo, e' importante scrivere qualcosa di personale, sono certa che gli argomenti, e la rabbia, non vi mancheranno. Ma scrivete un messaggio molto breve!

Scriviamo poi alle istituzioni:

via fax alla Presidente della Regione Mercedes Bresso, numero 011.4323650

Via mail:

stefania.pes@provincia.alessandria.it, presidente@regione.piemonte.it,
vicepresidente@regione.piemonte.it,
assessore.agricoltura@regione.piemonte.it,
ernani.caprioglio@provincia.alessandria.it,
presidenza@provincia.alessandria.it,
mariagrazia.morando@provincia.alessandria.it,
renzo.penna@provincia.alessandria.it

col ";" come separatore:

stefania.pes@provincia.alessandria.it; presidente@regione.piemonte.it;
vicepresidente@regione.piemonte.it;
assessore.agricoltura@regione.piemonte.it;
ernani.caprioglio@provincia.alessandria.it;
presidenza@provincia.alessandria.it;
mariagrazia.morando@provincia.alessandria.it;
renzo.penna@provincia.alessandria.it

Messaggio-tipo:

Mi unisco alla protesta per fermare la strage di caprioli!
Basta coi regali ai cacciatori, i danni causati da loro li paghino loro,
lasciate in pace gli animali e smettetela con questa violenza gratuita!

Saluti,
nome, cognome



Clo75

Dettagli sulla manifestazione:
---

La manifestazione si terra' venerdi' 4 agosto 2006 alle ore 10,00 davanti a Palazzo Ghilini, sede della Prefettura e della Provincia di Alessandria, in piazza Liberta'.
La scelta della giornata di venerdi' e' dovuta al fatto che gli uffici
sono aperti e una delegazione animalista chiedera' di essere ricevuta in Provincia.

Per arrivare sul posto dalla stazione, a piedi (15-20 minuti):

Percorrere Viale della Repubblica (e' la strada centrale che divide in due i giardini pubblici che sono di fronte alla stazione);
Viale della Repubblica finisce con la fine dei giardini e l'inizio di
Piazza Garibaldi. Prendere sulla sinistra Corso Roma e percorrerla tutta fino a Piazzetta della Lega. Da Piazzetta della Lega prendere via dei Martiri che finisce in Piazza della Liberta'. Palazzo Ghilini e' sul lato opposto della piazza rispetto a quello in cui si e' entrati (da via dei Martiri).

PARTECIPATE NUMEROSI (E RUMOROSI!)

Grazie, ciao a tutti,

Clo75

Un'altra lettera tipo dell'Enpa (da inviare al Presidente della Regione):
---
Da www.enpa.it

All’attenzione di:

Mercedes Bresso
Presidente della Regione Piemonte
fax 011.4323650


Mino Taricco
Assessore all’Agricoltura, Tutela Fauna e Flora,
alla Caccia e Pesca della Regione Piemonte
fax 011.4324231



Gentile Presidente,
con la presente intendo aderire alla protesta dell’Enpa contro il previsto abbattimento di caprioli nel vostro territorio regionale.
Si tratta, a mio parere, di un provvedimento affrettato e ingiusto; l’uccisione di animali sani non può essere giustificata da un problema di soprannumero, risolvibile con metodi non cruenti, come prevede la normativa nazionale.
Vi preghiamo pertanto di fermare questa iniziativa e procedere con alternative che non implichino la strage di questi splendidi esemplari, soprattutto in questo periodo particolarmente delicato per gli ungulati, in piena stagione riproduttiva.
L’Enpa intende impedire il massacro di caprioli coinvolgendo i soci, gli amici degli animali e i simpatizzanti per la causa animalista.
Allineandomi all’istanza della Protezione Animali, le chiedo di recedere da questo intento e individuare una strategia di soluzione del soprannumero di ungulati che non abbia un prezzo di sangue.
Certo della sua attenzione al problema e di una risposta positiva, le porgo i miei saluti,

FIRMA

DATA


vale77

io ho mandato entrambe le versioni e come tanta gente mi sono offerta di prendere un capriolo,sono pure disposta a pagaglielo vediamo se si fanno sentire sti stronzi
scusate il linguaggio ma stanno davvero esaagerando

Cristina70

Ho avuto un'idea.
In Trentino hanno pensato ad una iniziativa molto carina ed intelligente, legata alle mucche e al turismo.
Fanno adottare le mucche a famiglie,bambini, scuole e poi quando questi "genitori adottivi" si recano in Trentino possono gustare latte e formagi derivanti dalla loro mucca.
L'iniziativa è stata un successo e ha richiamato molto turismo.
Si potrebbe proporre la stessa cosa, ci sarebbe un guadagno comunque per la Provincia e sarebbe una promozione dei territori.
Si potrebbe creare l'area dei cerbiatti o dei cervi da adottare, e sono sicura che la gente risponderebbe numerosissima pur di salvarli.
Si potrebbe proporre a Studio Aperto visto che seguono con interesse e partecipazione questa vicenda incresciosa.
Che dite, scriviamo tutti?

Clo75

Ragazzi, leggete, forse ci sono novita'! Speriamo bene...

PS: certo che pensandoci bene, riflettendoci su, sarebbe assurdo che tutti questi poveri animali debbano attraversare l'Italia per salvarsi perchè un sindaco preferisce far favori ai cacciatori piuttosto che agire in nome del buon senso e della civiltà...
Evidentemente pagano molto bene questi signori cacciatori...
Povera Italia.
---

(ANSA) - CATANZARO, 2 AGO - La Regione Calabria si e' offerta di
ospitare i 600 caprioli che dovrebbero essere abbattuti nell'Alessandrino. A deciderlo e' stato il presidente della Regione, Agazio Loiero.

A lanciare un appello a Loiero e all'assessore regionale all'Agricoltura, Mario Pirillo, era stata una cittadina di Cosenza. Loiero ha dato mandato al capo gabinetto della Presidenza della Giunta, Michele Lanzo, di occuparsi della vicenda. Lanzo, unitamente al dirigente del Dipartimento agricoltura, Rocco Leonetti, si e' gia' messo in contatto con il sindaco di Acqui Terme (Alessandria), Danilo Rapetti, al quale ha manifestato il proposito della Regione. Il Sindaco ha dato la sua disponibilita' a concludere il trasferimento degli animali in Calabria. I dettagli dell'operazione sono in corso di definizione. I capriolo, secondo quanto e' stato riferito, saranno ospitati nelle oasi faunistiche della Calabria, regione nella quale la caccia a questi animali e' vietata. (ANSA).


Cristina70

Sarebbe fantastico!!!!!!


Jack

Speriamo che l'idea vada in porto!!

Clo75

Ho visto Studio Aperto oggi.
Si sono collegati in diretta telefonica con il Presidente della Regione Calabria che ha confermato la sua disponibilità ad accogliere i caprioli.
Inoltre, hanno detto che anche il Ministro Pecorario Scanio è contro questo abbattimento, e farà il possibile per farlo ritirare.
Insomma, c'è una grande mobilitazione e non puo' che essere una cosa positiva; in ogni caso non bisogna mollare la presa, continuiamo a scrivere le nostre proteste!! Anche Studio Aperto invita a scrivere numerosi!!


piergiorgio

cari amici degli animali sul sito oipa c'è una lettera di protesta
( contro l'uccisione dei caprioli) -l'oipa manderà direttamente l'email alle autorità e alla stampa

http://www.oipaitalia.com/

sul sito enpa ci sono delle petizioni importanti- sulle campagne internazionali in fondo alla pagina
1- animals matter to me - la DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DEGLI ANIMALI

http://www.enpa.it/

2- petizione contro uccione balene e cetacei su action now
3- petizione - fois gras
firmate

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: piergiorgio il 03-08-2006 16:37 ]

Clo75

Anche da sito della LAV è possibile mandare una email, è già pronta, basta cliccare e mettere nome cognome!
Forza ragazzi, inondiamoli di proteste!!!!!!!!!!!!!
---

http://www.infolav.org/lenostrecampagne/cacciaefauna/caprioli/index.htm


vale77

speriamo bene!!!

piergiorgio

OGGI 5 AGOSTO - MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO L' UCCISIONE DEI CAPRIOLI AD ACQUI TERME - ORE 16 /16.30 IN PIAZZA DELLA BOLLENTE - SARA' PRESENTE VITTORIO SGARBI

PARTECIPATE TUTTI

Cristina70

Purtroppo le iniziative di Alfonso Pecoraro Scanio, che era sicuro di risolvere la questione, non stanno ricevendo nessun tipo di collaborazione da parte della regione Piemonte, e tra due giorni i cacciatori saranno autorizzati ad entrare in azione.
Tra due giorni inizia la mattanza.
Tra due giorni 600 creature saranno ammazzate un po' alla volta perchè degli incompetenti, dell'amministatori indegni dei voti che hanno ricevuti, dei politici da quattro soldi, non hanno voluto trovare una dialogo con le alternative intelligenti e logiche offerte dagli animalisti, dagli ambientalisti e da persone con una ben maggiore preparazione umana, politica e sociale.
Tra due giorni inizia la mattanza!
Tra due giorni inizia la mattanza!
Tra due giorni inizia la mattanza!

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!

...forse il ministro è stato un po"subdolo" in questa occasione come nell'ordinanza per il calendario della caccia. In un primo momento nessuna regione poteva anticiperne o ritardarne la apertura o chiusura. Adesso si è venuti a sapere che questo vale solo nelle zone di alta protezione. Ma come, zone di alta protezione....e si caccia????????
Se il ministro voleva effettivamente salvare i caprioli.....i modi c'erano. Il ministro "comanda" di più di un presidente di regione o sindaco.
Ma tantè, questa è l'italietta dove viviamo.

flavia

TASSI: "NON ESISTE ALCUNA EMERGENZA CAPRIOLO!"
22 ago 06
Abbiamo ricevuto dal coordinamento "Maremma Viva" di Grosseto l'intervento del professor Franco Tassi, direttore storico del Parco Nazionale d'Abruzzo e docente di ecologia all'Università di Napoli sulla questione relativa all'abbattimento selettivo che partirà il prossimo 24 agosto in Piemonte.

22 agosto 2006 - La cosiddetta " guerra ai caprioli" comincia il 24 Novembre 2005, quando la camera ha definitivamente approvato una norma che non ha riscontri in nessun'altra parte del mondo.
Questa norma (proposta di legge n.3617 al comma quinto dell'art. 11) consente alle Regioni di aprire la caccia di selezione agli ungulati (cervi, daini, camosci e caprioli) anche al di fuori dei periodi e degli orari giornalieri previsti dalla legislazione venatoria.
Per questo il coordinamento "Maremma Viva" di Grosseto ha interpellato il professor Franco Tassi, direttore storico del Parco Nazionale d'Abruzzo e docente di ecologia all'Università di Napoli, il cui pensiero è illuminante: non esiste nessuna emergenza capriolo dice il docente, ma solo uno squallido letargo della sensibilità e dell'intelligenza umana. Mi pare ovvio che il capriolo non rappresenta una emergenza e chi afferma che bisogna sparare per evitargli lo stress di un trasferimento ricorda "la dottrina Bush" che per
evitare incendi ha fatto radere al suolo le magnifiche foreste di conifere
del Pacific Northwest. Il professor Tassi continua dicendo che catturare
ungulati è possibile ed è stato fatto con grande successo già una trentina
di anni fa nel Parco d'Abruzzo, impiegando come volontari un gruppo di
studenti, neolaureati veterinari e utilizzando anche gli elicotteri
dell'esercito, che ha collaborato con gioia e orgoglio a queste insolite
operazioni.
Per quanto riguarda la purezza della razza, il professore ci informa che comunque il capriolo dell'Appennino centrale giungerà nei luoghi più remoti del sud Italia, dove vive quello italico, anche a dispetto delle legioni di fucilieri in agguato.
Grazie alla diffusione degli ungulati, i predatori come il lupo potrebbero inseguire i caprioli, secondo le dure ma ineluttabili leggi della natura, evitando così di sbranare pecore, spinti dalla fame.
Il coordinamento "Maremma Viva" aggiunge, in merito alla sicurezza stradale, che tutti noi siamo a conoscenze delle vere cause che provocano incidenti primo fra tutti gli eccessi di velocità, poi i sorpassi azzardati, l'abuso di droghe o alcool, la cattiva manutenzione della segnaletica verticale e orizzontale e per finire gli animali domestici abbandonati lungo le strade
(che naturalmente non hanno nessuna colpa). La storia "dei caprioli che
investono le auto" ricorda un pò quella dei viali storici "pericolosi" in
forza della quale è stata fatta piazza pulita di grandi alberi secolari.
Il Prof. Tassi conclude affermando che un mondo migliore, non turbato da
troppi spari e inquinamenti, è possibile e questo capriolo tanto innocente e
perseguitato può essserne il miglior ambasciatore.


flavia

Che schifo Guardate cosa ho appena letto......


«Lo ammazzerò così»
Alla vigilia dell’abbattimento dei caprioli parla uno dei cacciatori
19/8/2006
di Giorgio Longo




ACQUI TERME. Per lui addirittura «i caprioli sono brutti». Luciano Campazzo, fa il boscaiolo, lavora in continuazione: ha messo su una segheria moderna a Morbello, sull’Appennino piemontese, in una vallata dove ormai soltanto i boschi danno da vivere. Lui però ha anche un frutteto, invidiato nei paraggi per le mille varietà che produce.

Il suo rancore contro i caprioli s’è accumulato negli anni. Campazzo è un «capo squadra cinghialista», uno di quelli a cui anche gli esperti, nei momenti del bisogno, vanno a chiedere quanti ce n’è e dove sono i branchi più numerosi. Perché lui conosce questi posti come la sua segheria, lui sa dove andare e dove passare per arrivarci. Per questo è un «capo squadra»: delle due specie, caprioli e cinghiali, il boscaiolo-cacciatore Campazzo sa tutto. Li conosce bene perché da parecchio li scruta. A fondo, tutti i giorni. Tutti gli anni, alla fine della campagna, fa la conta dei danni: sia nel bosco (di rovere e castagni, una cinquantina di ettari) sia nel frutteto (mele, pesche, albicocche, pere).

Scusi, come fa a dire che sono brutti?
«Sono più brutti dei cinghiali, altro che Bambi dagli occhi teneri e malinconici. Sono insopportabili».

Capisco i danni, ma non le fa impressione sparare a un capriolo?
«E perché? L’ho già detto: sono brutte bestie. Neanche la fucilata contro dà soddisfazione. E’ facile, mica come sparare a un cinghiale: quando quelli caricano è un duello all’ultimo sangue e non sempre a vincere sono i cani o il cacciatore».

I caprioli invece non fanno paura a nessuno.
«Sono animali timidi, con meno difese. Altro che duello, non c’è soddisfazione. Se non a tavola...»

E allora perché ucciderli?
«Come perchè? I caprioli, come i cinghiali, non fanno che altro che disastri. Viene voglia di mollare tutto». Luciano Campazzo accosta il pick-up sulla cima di un bosco di rovere. «Guardi la “'tagliata'” dell'anno, è rasa al suolo. Quelle brutte bestie mangiano i germogli sulla ceppaia e la fanno morire. Ceppi forti, che potrebbero tirare fuori nuove piante».

Poi nel frutteto mostra le piantine rinsecchite, scorticate dai «fregoni», i maschi dei caprioli che raschiano le corna sui tronchi per segnare il territorio e togliere il «velluto» che le ricopre. Fanno così per favorire la rimessa dei palchi. Sembra di capire che alle battute ci andrà volentieri. Sbaglio?
«Non vedo l’ora: potessi li abbatterei tutti e cinquecento da solo. E poi non m’interessano le polemiche politiche: i caprioli qui sono un problema, un problema che va risolto adesso. Gli altri facciano un po’ come gli pare».

Ma c’è lo «sciopero bianco» della Federcaccia, i cacciatori sono stufi di passare per «stragisti» e si rifiutano di sparare contro i caprioli...
«Figuriamoci. Se non si ferma questo flagello dove andrà a finire il mio bosco? Io ci sarò, puntuale e armato, giovedì all'alba».

E sparerà guardandoli negli occhi. Ma non le fa impressione?
«Ma quali occhi? Il capriolo si caccia da distante, non ci si può mica avvicinare. Ci si apposta, si prendere la carabina a canna rigata, magari con il cannocchiale, poi alè: un colpo solo e deve essere preciso. Per un secondo non ci sarà tempo, la bestia scapperà prima».

Se invece il bambi rimane ferito, a terra e sanguinante?
«Un buon tiratore non spara mai se non è certo di fare centro».

Sceglierà il mattino presto o la sera, per ucciderli?
«Adesso che ce ne sono troppi, il loro comportamento si è un po’ stravolto: c’è competizione per mangiare e dal bosco possono saltare fuori a qualsiasi ora per partire alla ricerca di cibo. Dunque starò appostato per tutta la giornata».

E se invece di abbatterli, i caprioli, qualcuno li catturasse e li facesse traslocare in territori distanti da qui?
«Nemmeno a parlarne. Io scelgo la via più sicura: l’abbattimento. Se qualcuno ha altre soluzioni, mi sta bene. Ma non è con le idee che si salvaguarda un territorio. C’è gente che è andata a scuola fino a ieri e adesso viene qui e vorrebbe insegnare a noi...».


http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200608articoli/9284girata.asp

vale77

comunque sono stronzi io glieli avrei pagati per averli vivi ma mica te li lasciano adottare

Cristina70

Non ho parole!
E questa gente rilascia anche interviste per dire queste bestialità...
Sapete cosa spero con tutto il cuore, che si ammazzino tra di loro questi maledetti, che visto che devono sparare a distanza si prendano l'un con l'altro e di risentire il nome di questo "signore" sul tg con la notizia che un suo compare lo ha beccato in mezzo agli occhi.
Chissà quanto li paga i cacciatori morti il simpaticissimo Comune di Acqui Terme, sindaco in testa...
potrebbe avviare un business anche su quello!

vale77

di sicuro io lo farei il tiro al bersaglio su di loro

Jack

Purtroppo da stamani è iniziato l'abbattimento dei caprioli.... E' veramente possibile che nn ci fosse una soluzione diversa?!?!

Chissà come "rideranno" quelli della zona dove hanno ammazzato Bruno, l'orso. Diranno: questi Italiani, tanto casino per un orso e poi loro fanno fuori 50.000 caprioli!!!!! Già, Italiani....quelli che comandano,però!!!!

vale77

e si scusano dicendo che un trasferimento era impossibile:ma fatemi un favore state zitti e andate a f..

....senza dimenticare che il presidente (onorario??) del WWF Italia, Ripa di Meana è d'accordo sull'abbattimento....infatti non "sentite" che silenzio da parte del WWF?????

vale77

magari ci si fara un bel ragù
che nervi

dany69

Che tristezza...
Durante le ferie ho seguito in tv questo orrore.
E' terribile sentirsi così impotenti di fronte agli interessi economici, perché è di quello che si tratta.
Vittime anche noi. Con quelle povere creature.
Mi unisco alla condanna di Cristina:

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA