qualcosa si muove..


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Anna49

La Federazione nazionale scarica il veterinario cacciatore: “Sorrideva accanto all’animale ucciso”

«Il nostro codice deontologico affida ai medici veterinari l’impegno alla promozione del rispetto degli animali e del loro benessere in quanto esseri senzienti».



Il blitz degli animalisti contro il veterinario cacciatore di Caluso è arrivato puntuale. Così come promesso via internet, ieri notte un gruppo del «Fronte Animalista» ha fatto visita allo studio del dottor Luciano Ponzetto. I militanti hanno affisso tre striscioni: due sulle vetrine dello studio, l’altro sul muro di fronte. L’ultimo è anche il più minaccioso: «Veterinario? Vergognati, vigliacco: ci vediamo presto». Un’altro slogan, invece, è indirizzato ai suoi clienti: «Lo pagate per salvare e lui si diverte ad uccidere».
Alle otto di ieri, è stato proprio Luciano Ponzetto a chiamare i carabinieri. I militari di Chivasso, ai quali il veterinario aveva già presentato una denuncia per minacce contro ignoti, hanno staccato e posto sotto sequestro gli striscioni. A scanso di equivoci, gli attivisti hanno rivendicato l’azione su Facebook, chiedendo che Ponzetto sia radiato dall’ordine dei veterinari.

L’altolà nazionale
Intanto, questa sera, il consiglio direttivo del canile di Caluso, del quale Ponzetto è direttore sanitario, dovrà discutere il suo eventuale allontanamento. Una parte dei soci sta facendo pressioni per cambiare il veterinario di riferimento. Ma i guai, per Ponzetto, non sembrano affatto finiti. Il comunicato diffuso nel pomeriggio dalla Federazione nazionale ordini veterinari italiani gli volta le spalle, sollevando non pochi dubbi sull’opportunità che un dottore degli animali, possa, nel tempo libero, sparare per abbatterli. «Come Federazione qualcosa vogliamo dire, ma soprattutto vogliamo fare. Oggi siamo di fronte ad un uomo sorridente accanto all’animale che ha ucciso per puro diletto in un paese povero che vive sacrificando animali in via di estinzione». E ancora: «Il nostro codice deontologico affida ai medici veterinari nell’esercizio delle professione l’impegno alla promozione del rispetto degli animali e del loro benessere in quanto esseri senzienti».

Il parere dell’avvocato
Lo stesso codice esaminato dall’avvocato Gian Maria Mosca, che invece di unirsi al coro di proteste sui social network, ha trascorso una notte a leggersi il documento, punto per punto. «Oltre ai già citati principi di lealtà e correttezza collegati al decoro professionale, l’articolo 16 fissa una regola fondamentale: il veterinario ha l’obbligo, nei casi di urgenza ai quali è presente, di prestare le prime cure agli animali». Sugli aspetti tecnici, almeno per ora, il presidente dell’ordine torinese, Thomas Bottello, non si esprime: «Ci siamo già rivolti ai nostri legali per avere chiarimenti. Quello che è evidente è l’enorme danno di immagine per tutta la categoria».


La Stampa

___________
Questa vicenda è diventata un caso nazionale, il canile di Caluso è quello dove per anni ho fatto la volontaria e la mia Luna, adottata lì, è stata sterilizzata da lui, spero che questo movimento di coscienza ci sia anche per altri casi


GattinoBiancoTigrato



Non riuscirò mai a capire come si fa ad uccidere delle creature così splendide e considerarle dei trofei.

lillina

Ogni attività professionale ha un codice deontologico

Un medico veterinario e ' un professionista che ha il compito di curare gli animali

L'hobby che si è scelto costui mi sembra anomalo ed esecrabile in modo particolare per la professione che svolge

Se proprio fosse così appassionato dovrebbe avere avuto almeno il buon gusto di non apparire

Essere vet non significa essere per forza in automatico animalista ,ma simili stragi di cacciatori che si divertono a uccidere animali in via di estinzione nella nostra cultura sono da condannare

Non so se esistano norme per perseguirli e nel caso del vet sino alla radiazione dall'albo

Certo che è' sconcertante l' immagine del vet e di come prevale su tutto ,il piacere e la soddisfazione di aver abbattuto un leone con gli occhi chiusi ai suoi piedi

Lo condannerei a lavorare forzatamente per un bel po' in un campo di cura e recupero animali in estinzione
gratis
E poi se si può ,radiarlo
Che vada a fare l'organizzatore di safari bianchi senza uccisioni ,insomma un PR di eventi laggiù dove sta così bene

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: lillina il 06-11-2015 16:50 ]

Crisania

Mi fa un po' ridere (sarcasticamente parlando eh) il fatto che : il consiglio direttivo del canile di Caluso, DEL QUALE PONZETTO E' DIRETTORE SANITARIO......NON sapesse dell'ameno passatempo del loro veterinario.....mah.

Io lo radierei dall'ordine.
Lui si è giustificato dicendo che ama gli animali ma questo è il suo istinto che gli è stato tramandato da piccolo.....ma è normale mi chiedo?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Crisania il 06-11-2015 13:03 ]

GattinoBiancoTigrato

La notizia viene aggiornata così:

Dopo gli insulti e gli striscioni di protesta, arrivano anche attestati di solidarietà per Luciano Ponzetto, il veterinario della provincia di Torino finito nella bufera per le foto diffuse sul web accanto alle prede uccise durante un safari. "#iostoconilDottorPonzetto" è lo striscione appeso sulla facciata del suo studio veterinario, a Caluso. Sulle vetrine sono state anche appiccicate decine di fotografie di animali che lui ha in cura. "E' un valido professionista che ha sempre esercitato la sua professione con impegno - dicono i firmatari di una lettera, siglata "i clienti" - E' il veterinario che abbiamo scelto". A favore del medico è intervenuta anche la FederFauna: "Veterinaria e caccia compatibili, entrambe salvano animali - sostiene l'associazione in una nota - Non certo di andare a caccia dovrebbe vergognarsi un veterinario"

Per me ha sta provando a difendersi da solo e gli striscioni "pro" li ha fatti fare dai suoi amici.
Non ci credo che i suoi pazienti siano contenti di questa sua passione!!

Crisania

Cioè ...mah..."Veterinaria e caccia compatibili, entrambe salvano animali"???? ma scherzano??

Io se sapessi che il io vet fa una cosa del genere lo mollerei subito.

E' indifendibile.

calzinimaya

il collega non ha infranto nessuna legge, non c'è niente nel codice deontologico che impedisca a un veterinario di esercitare quello che in italia è a tuttoggi un hobby del tutto legale.
trovo inaudito che i colleghi dell'ordine abbiano chiesto la sua estromissione dall'ordine senza nessun motivo.
si può essere o meno d'accordo con la sua passione ma non esiste al mondo questa crociata.

da parte mia, anche se la caccia non mi piace, lo difendo a spada tratta.
gli viene rovinata la vita e la reputazione PER NIENTE, il tutto è a norma di legge...assurdo.
vergogna a chi lo crocifigge in pubblico.
liberi i suoi clienti di fare ciò che credano, ma è vergognoso che i colleghi lo mettano alla berlina in quel modo.
non c'è differenza tra un veterinario che caccia e uno che mangia agnello a pasqua.
siamo persone, la professione è altra cosa

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: calzinimaya il 06-11-2015 15:34 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: calzinimaya il 06-11-2015 15:35 ]

GattinoBiancoTigrato

personalmente credo che la caccia non possa essere un hobby
così come non può esserlo la produzione privata di esplosivi o di veleni, eppure non sarebbero illegali.

A mio avviso, la passione di un veterinario non va a braccetto con la crudeltà di un cacciatore. E' ovviamente un'opinione personale e finché non ci saranno delle leggi ad impedirlo lui non ha infranto nessuna regola. Questo sì.
Però se la cuoca di un asilo avesse la passione sfrenata per i veleni e li producesse nel suo tempo libero, io cambierei scuola.
E forse anche la scuola ci penserebbe due volte prima di metterla in cucina.
Quando vado dal veterinario ho bisogno che sia preparato, competente e onesto ma che abbia anche passione per gli animali, perché non può provare piacere a vedere un animale innocente che muore, mentre credo che un cacciatore non abbia questa sensibilità.

il tutto, ripeto, è un'opinione personale e ho molto rispetto di chi la pensa diversamente, il mondo è bello perché è vario!

mari10



06-11-2015 alle ore 16:49, GattinoBiancoTigrato wrote:
Però se la cuoca di un asilo avesse la passione sfrenata per i veleni e li producesse nel suo tempo libero, io cambierei scuola.
E forse anche la scuola ci penserebbe due volte prima di metterla in cucina.


gattino, non è la stessa cosa perchè cacciare è legale (in qualche misura) e trastullarsi con i veleni, no.
io non potrei mai cacciare. però ho conosciuto alcuni cacciatori che non erano affatto crudeli; altri invece piuttosto superficiali.
ci sono altri animali che cacciano senza averne bisogno, compreso il mio gatto. sono malvagi? non so.
io preferirei che non lo facessero perchè l'uomo, essere pensante, può certamente divertirsi altrimenti, ma rispetto il sentire altrui e soprattutto la legalità.
insomma, il veterinario cacciatore mi colpisce tanto quanto il medico che fuma come un turco, dimostrando scarsa considerazione per la salute sua e dei suoi prossimi, che ha giurato di curare.
piuttosto cercherei di capire che ci trova.....

lillina

...............Istinto che gli è stato tramandato sin da piccolo .........
Istinto di cacciatore di lucertole o di gatti o di volpi o di lepri ,perché suo padre o suo nonno erano cacciatori ???

Ha dichiarato candidamente così ?
Medico vet o no ,ha l' istinto di uccidere e lo dichiara e lo fa

Formazione antica contadina ? Tradizione in famiglia ?
Questo lo autorizza ad uccidere un leone e ad esibirlo come un trofeo ?
Istinto ? L'istinto lo usano gli animali per sopravvivere

È' legale ?
Non me ne importa nulla

Non si uccide per sport per hobby per istinto
Si sente così macho e potente ,perché non lo è

Preferisco il mio vet che va a salvare con la LIPU i gufi
Preferisco lo studioso che si spacca la testa in laboratorio
Preferisco il vet che si suda la pagnotta con ore e ore in studio o in sala operatoria

Non il macho che uccide per istinto ,tanto più se vet
..e se durante la battuta avese incontrato una leone ferito e intrappolato....l'avrebbe sicuramente anestetizzato e curato sul campo ,attivando i soccorsi
O no ?

Se oltre gli animalisti gli stanno facendo la guerra certi suoi colleghi un motivo ci sarà

Il mondo è bello perché e' vario ?
Mica tanto

Io la penso così su questa vicenda che ovviamente ha fatto notizia
Scusate ma sulla caccia io vedo ROSSO



[ Questo Messaggio è stato Modificato da: lillina il 06-11-2015 17:38 ]

taribello

premessa: sono contro la caccia e non mi piace chi la pratica!!
domanda: ma secondo voi, il veterinario classico, colui che cura gli animali d'affezione (cani, gatti, qualche coniglietto), ama sempre e comunque tutti gli animali? Ama i rettili, gli uccelli, gli insetti, i roditori? Vorreste dirmi che il vostro veterinario, quello verso cui riponete la massima fiducia, non abbia mai ucciso un topo, una lucertola, una vespa?
Cavoli, a me pare che tra animali d'affezione e altri ci sia una bella differenza... poi, che ucciderli per hobby sia assurdo è un dato di fatto!!

calzinimaya

a me da molto fastidio che a seconda della professione ci siano persone libere di fare quello che la legge consente e altri no...
un veterinario pescatore è accettabile?
adesso questo poveretto rischia tutto...se lo radiassero come si manterrebbe?e per cosa????????
per non aver infranto nessuna legge...la sensibilità è personale e le motivazioni private per cui una persona scelga un hobby rispetto a un altro devono rimanere personali.


per tari: penso che tu abbia centrato il problema

didi45

Non amo la caccia per hobby come é intesa da noi.
Posso capirla quando serve per ripristinare un certo numero di animali che si sono troppo moltiplicati come avviene in paesi esteri, come ad esempio i cinghiali da noi.
Trovo che un veterinario non debba essere costretto a fare delle scelte in base alla sua professione, ma mi aspetto che un veterinario persona istruita e che conosce gli animali usi del buonsenso nel scegliersi uno svago. Andare a caccia di leoni sapendo che sono animali in via di estinzione o quasi ,non lo ritengo buonsenso. Di conseguenza non mi fiderei di una persona a cui manca il buon senso.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: didi45 il 06-11-2015 19:48 ]

calzinimaya

nel paese dove è stato è legale...
il punto è che un idraulico può fare quel che gli pare, un veterinario no...lo trovo inaccettabile

lillina

DOC razionalmente hai ragione ,ma un medico vet ha un ruolo ,è una figura particolare ,non è l' idraulico o l'impiegato della catasto
È' un non sense fare una simile professione e poi dilettarsi in caccia grossa

Poi non sarà il primo nè ' l'ultimo
Gli scandali sono ben altri

calzinimaya

a me non piace, ma la libertà deve essere libertà..per chiunque.
se non si infrangono leggi tutti sono uguali, non è pensabile che venga sanzionato o additato in quel modo.


ernesto16cleo

Magari non potrà essere sanzionato, ma chi si rivolge a un professionista è liberissimo di fare considerazioni che esulino dall'ambito professionale, nel sceglierlo. Gli hobby, il suo comportamento etc. sono tutte cose che concorrono nella scelta di un professionista o di un dipendente. Quante compagnie hanno licenziato dipendenti che hanno postato su facebbok o twitter messaggi ritenuti lesivi dell'immagine della compagnia? Qualsiasi fosse la loro professione.

Quindi il vet si tenga il suo hobby, ma ne assuma le conseguenze. In una situazione del genere, aspettarsi un danno di immagine è abbastanza facile. Per questo, la radiazione non è giusta, ma il canile ha tutta la possibilità di allontanarlo dal suo incarico, se crede che il suo hobby sia lesivo dell'immagine del canile.



06-11-2015 alle ore 21:09, calzinimaya wrote:
a me non piace, ma la libertà deve essere libertà..per chiunque.
se non si infrangono leggi tutti sono uguali, non è pensabile che venga sanzionato o additato in quel modo.




danimici15

Anche secondo me deve essere allontanato dal canile e siccome è persona inaffidabile per la sicurezza degli animali, lo avrei già radiato dall'albo dal giorno dopo, perchè "coscienza e professionalità" ce l'ha soltanto per guadagnare i soldini nel suo studio. Siccome poi " la tutela dell'ambiente" ce l'avrà solo a casa sua, forse, non gliene frega un tubo neppure di salvaguardare animali a rischio di estinzione ed ha violato "il primo soccorso per mettere in sicurezza l'animale " che anzi lo ha cercato nel suo habitat per ucciderlo e si è pavoneggiato con tanto di foto per sentirsi dire "cavolo come sei bravo. Sai che se io trovassi un uomo per la strada in situazione di pericolo, quindi al di fuori dell'ambiente lavorativo, ed ignoro quest'uomo, sono passibile di omissione di soccorso ? Poi, il codice deontologico vale in qualunque punto della terra questo vet si trovi.

calzinimaya



07-11-2015 alle ore 23:25, danimici15 wrote:
Anche secondo me deve essere allontanato dal canile e siccome è persona inaffidabile per la sicurezza degli animali, lo avrei già radiato dall'albo dal giorno dopo, perchè "coscienza e professionalità" ce l'ha soltanto per guadagnare i soldini nel suo studio. Siccome poi " la tutela dell'ambiente" ce l'avrà solo a casa sua, forse, non gliene frega un tubo neppure di salvaguardare animali a rischio di estinzione ed ha violato "il primo soccorso per mettere in sicurezza l'animale " che anzi lo ha cercato nel suo habitat per ucciderlo e si è pavoneggiato con tanto di foto per sentirsi dire "cavolo come sei bravo. Sai che se io trovassi un uomo per la strada in situazione di pericolo, quindi al di fuori dell'ambiente lavorativo, ed ignoro quest'uomo, sono passibile di omissione di soccorso ? Poi, il codice deontologico vale in qualunque punto della terra questo vet si trovi.



questo tuo commento è una sequela di opinioni tue, senza alcun fondamento e senza alcuna prova.
chiedere la radiazione è folle.
se cacciare leoni è legale dove è andato a farlo non prendetevela con chi caccia ma col governo del paese in questione.
non vedo cosa c'entri l'omissione di soccorso...
chi si rivolge a un professionista è libero di fare considerazioni morali e personali...quindi ogni suo cliente ha tutto il diritto di cambiare medico.
ogni altra considerazione è fuori luogo.
e vi ripongo la domanda di prima: un veterinario pescatore è accettabile?

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: calzinimaya il 08-11-2015 11:29 ]

ericaf

Non posso che quotare la dott. calzini.
Ma poi, quando smetteremo di vedere alcune professioni come "missioni"?
Non tutti i medici, infermieri, fisioterapisti, veterinari, oss, psicologi e chi più ne ha più ne metta, specialmente in ambito socio-sanitario, fanno quel che fanno per vocazione.
Io mi sto rompendo di sentire "ah, sarai infermiera? beh, è una vocazione/missione" no, cavoli, non è vocazione. Anzi, nei miei anni di esperienza (compresi l'altra laurea e il lavoro dopo) sono pochissimi quelli che scelgono "per vocazione" determinati percorsi perchè, diciamolo chiaramente, la vocazione per affrontare questi percorsi non basta.

Il vet in questione ha infranto la legge o altri regolamenti interni alla professione? Presumo esistano un Codice Deontologico e un Profilo Professionale anche per i vet e nel caso non ci fossero infrazioni non vedo perché sanzionarlo.
I suoi clienti sono liberissimi di cambiare vet, come chi sa che il proprio medico è o non è obiettore può cambiare.


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: ericaf il 08-11-2015 15:10 ]

Anna49

premesso che ognuno ha diritto di pensarla come meglio crede, il veterinario ha avuto tanti attestati di stima per il suo lavoro proprio dai suoi clienti che hanno affisso sui vetri esterni dello studio la foto del proprio animale in cura da lui, nonostante ciò il canile di Caluso ha allontanato il dott. Ponzetto perché ne ledeva l'immagine, rispetto entrambe le posizioni, certo se dovessi cambiare veterinario non sceglierei lui, anche se non ha fatto nulla di illegale.
queste le ultime notizie:

Federico Genta
CALUSO
Quando ha avuto conferma della decisione presa dai responsabili del canile, Luciano Ponzetto ha capito. Hanno vinto gli animalisti, quelli più arrabbiati. Hanno vinto le pressioni della Federazione nazionale degli ordini veterinari. Quelle dell’Enpa, che chiedeva ai comuni di ritirarsi dalla convenzione stipulata con il canile di Caluso.

La decisione, a quanto pare irrevocabile, è stata presa quando era ormai notte: Ponzetto non può più continuare ad essere il direttore sanitario della struttura. E ieri pomeriggio, il medico ha voluto rilasciare soltanto un breve, brevissimo commento: «Ringrazio il canile e il presidente Sardino per la fiducia accordata in questi lunghi anni». Punto. Non una parola su chi l’ha attaccato. Solo una simbolica stretta di mano verso chi, anche in questi giorni, i più difficili, non ha mai nascosto la stima, anzitutto professionale, nei suoi confronti. Quel Luciano Sardino che lo aveva scelto, sedici anni fa, e che ora dovrà trovare un altro veterinario che si occupi dei suoi centocinquanta cani.

LE PRESSIONI
Che dalla sede centrale di Milano la Lega nazionale per la difesa del cane non gradisse più la presenza, nella sede di Caluso, di Luciano Ponzetto, lo si era capito già qualche giorno fa. Quando quella vecchia fotografia, che ritraeva il dottore sorridente, alle spalle di un leone abbattuto in Tanzania, era rimbalzata, dal sito quasi sconosciuto di un club venatorio biellese, sui principali social network. I commenti ai post si sono presto trasformati in una pioggia di insulti, fino a vere e proprie minacce di morte. Quindi, è arrivata l’indignazione di tanti veterinari, evidentemente non amanti di battute di caccia e safari, che avevano ricoperto di mail e telefonate gli uffici dell’ordine di Torino.
Ancora ieri, Thomas Bottello, pur confermando la convinzione di dover modificare le regole su cui si regge il codice deontologico, ha dovuto precisare che non è sua intenzione favorire alcuna discriminazione.
«Il nostro obiettivo era è resta quello di favorire la massima trasparenza - dice -. Non vogliamo dividere l’albo tra veterinari di serie A e di serie B. Ognuno sarà libero di coltivare le proprie passioni, caccia compresa. Bisogna, però, prendere atto del fatto che negli anni è cambiata la concezione e la percezione degli animali nella nostra società. Di conseguenza è cambiata anche la percezione che la gente ha del nostro lavoro».

calzinimaya

ovvio...tirar merda sulla gente è tanto facile...
ribadisco tutta la mia solidarietà al collega e rilancio, visto che nessuno mi risponde:
un veterinario pescatore è moralmente accettabile?

lillina



Allora
Nn so che dire
Sono all'angolo


Mi era venuto in mente il fatto della pesca ,ma andavo a contraddirmi ho glissato



Anna49



08-11-2015 alle ore 16:47, calzinimaya wrote:

un veterinario pescatore è moralmente accettabile?



premetto che non mi piace né la caccia né la pesca, ma alla domanda che poni posso fare una riflessione culturale del perché si condanni più la caccia: una persona paga un tot ( notevole) di euro, parte per l'Africa per ammazzare un leone, un leopardo o un suo similare, che sono liberi nella savana.
Credo che culturalmente la pesca venga vista come meno cruenta rispetto alla caccia, nell'erronea convinzione che il pesce non soffra, solo perché non urla di dolore, ma il pesce soffre ugualmente e muore di asfissìa.
Inoltre c'è una sorta di empatia verso tutti i mammiferi, cosa che non avviene per i pesci.
Ognuno di noi si porta la propria cultura ambientale, a me fa più specie vedere un leone morto impallinato e mostrato come un trofeo che un persico gigante pescato ( notizia di un altro veterinario che non ha scatenato nessuna reazione), inoltre trovo intollerante l'orgoglio esibito da questo veterinario, a parte la sua ingenuità, perché era chiaro che avrebbe sollevato un vespaio.
Per concludere direi che un veterinario cacciatore è moralmente deprecabile e un veterinario pescatore è moralmente riprovevole.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 08-11-2015 18:44 ]

calzinimaya

La foto è vecchia e non l ha postata il collega sui social
immagino tu sia vegana anna

Anna49



08-11-2015 alle ore 18:50, calzinimaya wrote:

immagino tu sia vegana anna



per niente! sono onnivora

per quanto riguarda la foto, è vecchia ma non per questo meno valida, del resto basta cliccare su google il suo nome e cognome ed andare nella sezione immagini, ce ne sono tante con altrettanti trofei accumulati negli anni

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: Anna49 il 08-11-2015 19:42 ]

lillina



08-11-2015 alle ore 15:07, ericaf wrote:
Non posso che quotare la dott. calzini.
Ma poi, quando smetteremo di vedere alcune professioni come "missioni"?
Non tutti i medici, infermieri, fisioterapisti, veterinari, oss, psicologi e chi più ne ha più ne metta, specialmente in ambito socio-sanitario, fanno quel che fanno per vocazione.
Io mi sto rompendo di sentire "ah, sarai infermiera? beh, è una vocazione/missione" no, cavoli, non è vocazione. Anzi, nei miei anni di esperienza (compresi l'altra laurea e il lavoro dopo) sono pochissimi quelli che scelgono "per vocazione" determinati percorsi perchè, diciamolo chiaramente, la vocazione per affrontare questi percorsi non basta.

Il vet in questione ha infranto la legge o altri regolamenti interni alla professione? Presumo esistano un Codice Deontologico e un Profilo Professionale anche per i vet e nel caso non ci fossero infrazioni non vedo perché sanzionarlo.
I suoi clienti sono liberissimi di cambiare vet, come chi sa che il proprio medico è o non è obiettore può cambiare.


[ Questo Messaggio è stato Modificato da: ericaf il 08-11-2015 15:10 ]




Non sarà una missione ,ma i professionisti che citi lavorano sulla pelle della gente o degli animali
Non su carte scartoffie oggetti o macchinari
Un tocco di passione e di empatia in più ,se non c'è ,non quadra
Ecco tutto il polverone sollevato da questa immagine così contradditoria con la mission di chi vi è ritratto

Io per prima ho reagito di pancia e forse è sbagliato, perché fuori dal lavoro siamo uguali,ma se ne discute



calzinimaya

ecco anna...allora tanto meno posso comprendere.
lilli esatto, si reagisce di pancia ma non si pensa.
chissenefrega se adesso non lavora più, chissenefrega se muore di fame

didi45



08-11-2015 alle ore 20:23, calzinimaya wrote:
ecco anna...allora tanto meno posso comprendere.
lilli esatto, si reagisce di pancia ma non si pensa.
chissenefrega se adesso non lavora più, chissenefrega se muore di fame



Vedi Calzini, condivido il fatto che ognuno deve essere libero di comportarsi come vuole, ma un veterinario da un punto di vista commerciale deve vendere la sua immagine come qualunque professionista o negoziante.
Deve prima di tutto ispirare fiducia col suo comportamento ai clienti, e pensare quale sarà l'effetto su di loro. Dopo di che sarà libero di fare ciò che crede ma dovrà pure sottostare alle conseguenze delle sue scelte.
Personalmente non avrò mai stima in chi uccide un animale per divertirsi. Chi lo fa liberissimo di farlo, non è reato, io liberissima di non stimarlo, la stima e la fiducia si acquistano con il comportamento e a me questo comportamento non piace.
Faccio un esempio. Se dovessi scegliere di dover acquistare una borsa in un negozio dove so che il proprietario è un cacciatore convinto e se ne vanta e avessi a disposizione un altro negozio dove acquistarla , sceglierei sicuramente il secondo piuttosto del primo.
Libertà e libere vedute da ambo le parti.
E un veterinario dovrebbe essere quantomeno più prudente nelle sue scelte mi pare.

ernesto16cleo



08-11-2015 alle ore 20:23, calzinimaya wrote:
ecco anna...allora tanto meno posso comprendere.
lilli esatto, si reagisce di pancia ma non si pensa.
chissenefrega se adesso non lavora più, chissenefrega se muore di fame



Ripeto, se non ha violato il codice dell'ordine, è giusto che non gli venga data nessuna sanzione, ma i suoi datori di lavoro hanno tutto il diritto di rivolgersi a un altro professionista. E rispetto al "chissenefrega"...
Mi viene da dire che anche a lui gliene fregasse poco dei problemi di immagine che il suo hobby poteva provocare alla sua professione e alla compagnia che gli dava il lavoro, in questo caso il canile. Non so dove sia stata presa la foto, ma non gli è stata certo rubata o hackerata. Il veterinario non l'avrà affissa alla porta del suo studio, ma ne ha consentito la pubblicazione su internet, su un sito aperto a tutti. Che fosse una foto che poteva creargli problemi, vista la sua professione, era abbastanza intuibile. Io sulla mia pagina facebook o su twitter evito commenti che so possono nuocermi in ambito professionale, nonostante non abbia un codice cui far riferimento. Faccio attenzione a quello che scrivo e alle foto che pubblico. In nessun caso infrango leggi o regole, ma ugualmente vi faccio attenzione.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: ernesto16cleo il 08-11-2015 22:51 ]

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: ernesto16cleo il 08-11-2015 22:53 ]

Anna49



08-11-2015 alle ore 20:23, calzinimaya wrote:
ecco anna...allora tanto meno posso comprendere.
lilli esatto, si reagisce di pancia ma non si pensa.
chissenefrega se adesso non lavora più, chissenefrega se muore di fame



a parte il fatto che lavora ancora e non muore di fame, perché non sarà radiato non avendo infranto la legge ed ha dalla sua parte i clienti che già segue, non ho mai avallato una soluzione del genere perché non ritengo di far parte di coloro che l'hanno invece suggerito, ho analizzato ed esposto i fatti ( retaggi di sociologia).
Resta invece il giudizio morale negativo, di quello sono certa e non comprendo perché dovrebbero essere solo i vegani ad avere la prerogativa del senso di coscienza, la mia sarà anche fallace, del resto nessuno è perfetto.
ciao doc, trovo questo confronto di idee e convinzioni molto interessante

danimici15

D'accordo con Didi! Io penso che ci sia differenza tra un Vet che prende l'aereo per andare a caccia di leoni, pur sapendo che questa specie è in estinzione. Non è libertà di fare ciò che si vuole, è una follia, non credo che al di fuori della propria professione del genere si possa poi tranquillamente andare ad uccidere un leone che sta nel suo habitat, , sapendo che tantissimi Veterinari invece fanno di questi posti vere e proprie missioni per salvare animali del genere dal bracconaggio, o semplicemente perchè sanno che essendo animali in estinzione (anche grazie a questo suo collega), cercano di provocare il ripopolamento. E' l'onnipotenza questa, perchè non è che è andato a caccia di uccellini, ma di leoni. L'onnipotenza mi fa pensare ad una persona assolutamente senza scrupoli. Ericaf, scusami ma anch'io non credo che certe professioni si facciano per missione, sono mestieri con cui hai a che fare con persone che parlano, ed ancora più difficile è lavorare su animali che invece non parlano, Dott Calzini c'è una bella differenza tra un Vet pescatore che forse il pesce lo mangia o lo regala da un Vet che uccide un leone non per mangiarlo ma per puro trofeo e "divertimento" e non penso neppure che sia stato così ingenuo.

Anna49

è arrivato ora il comunicato ufficiale del canile di Caluso

8 novembre 2015
COMUNICATO UFFICIALE – 8 NOVEMBRE 2015CALUSO (TO) – LA LNDC DI IVREA SOTTOLINEA CON FORZA LA TOTALE CONTRARIETÀ A QUALSIASI FORMA DI ABUSO SUGLI ANIMALI.PRESO ATTO DEI RECENTI FATTI MEDIATICI SOSTITUIRA’ IL PROPRIO DIRETTORE SANITARIO PRESSO IL CANILE DI CALUSO.
la Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Sezione di Ivrea – Delegazione di Caluso (Canile di Caluso), e’ venuta recentemente a conoscenza della presenza in rete di alcune spiacevoli immagini che possono urtare la sensibilità degli amanti degli animali. Queste immagini ritraggono un noto veterinario canavesano impegnato in attività venatorie con animali selvatici. La nostra sezione ha sempre mantenuto un rapporto professionale con i Medici ed il personale (e quindi non solo con il dr. Ponzetto) dello Studio Veterinario in questione, che negli anni si sono dimostrati molto attenti ai bisogni oltreche’ scrupolosi nelle cure degli ospiti a quattro zampe del ns. rifugio.Come Associazione non eravamo a conoscenza della presenza di suddette immagini, e ringraziamo per le segnalazioni che ci sono pervenute nei giorni scorsi.Ovviamente ci teniamo a sottolineare con forza la nostra totale contrarietà, dell’Associazione, del Presidente e di tutti i suoi collaboratori, rispetto a qualsiasi forma di caccia o abuso su animali, selvatici o domestici essi siano.Tuttavia, la presenza di oltre 150 cani (fino a qualche anno fa addirittura di circa 250), che spesso arrivano malati, feriti o anziani, la limitata disponibilità di risorse umane, di tempo e di denaro aveva creato la necessità di avere un Ambulatorio Veterinario situato nelle immediate vicinanze della nostra struttura che garantisse nel contempo un servizio professionalmente valido, adatto alle nostre esigenze e con costi moderati. Di qui la scelta di affidare la direzione sanitaria del canile di Caluso allo Studio Veterinario il cui responsabile e’ stato oggetto della recente campagna mediatica.Ci teniamo però a precisare che non è il solo studio con il quale lavoriamo e che stavamo gia’ valutando la possibilità di altre forme di collaborazione.Va tenuto presente che la sostituzione di un direttore sanitario di una struttura come la nostra richiede tempo e profonde valutazioni che soddisfino le ns. esigenze fatte di quotidianita’, emergenze, terapie continuative ed interventi notturni.Sara’ comunque ns. cura individuare in tempi brevi, come gia’ da tempo preso in considerazione, un nuovo direttore sanitario.Vogliamo anche evidenziare nel presente comunicato l’iniziativa scorretta e sinceramente discutibile sia nelle intenzioni che nei contenuti da parte dell’ENPA di Torino che pur senza conoscere la bonta’ della gran mole di lavoro che svolgiamo da tanti anni con passione e dedizione (oltre che a bassi costi per la comunita’) si permette di porre diktat ai Comuni convenzionati con la ns. struttura, i quali nel corso degli ultimi 20 anni non hanno mai avuto nulla da eccepire sul ns. operato. Tale iniziativa ci stupisce molto.Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno sempre creduto in noi e nel nostro operato e ricordiamo che il nostro unico obiettivo è garantire agli animali che accudiamo e soccorriamo quotidianamente amore, rispetto, valide cure e buon cibo. Invitiamo tutti a venirci a trovare nel nostro rifugio. I nostri amici a quattro zampe vi aspettano per una passeggiata, una carezza o, ancora meglio, per un’adozione.
Per il Consiglio Direttivo Il Presidente

taribello

dall'ultimo articolo emerge che il vet in questione abbia sempre garantito interventi tempestivi, collaborazione efficace e costi bassi, in linea con le esigenze di un canile, costantemente in difficoltà economiche...
mi pare che dietro questo articolo ci sia più la voglia di tutelare se stessi, la propria immagine, che non la reale condanna (morale) delle scelte del veterinario...
la scelta del canile è per certi versi comprensibile, ora però mi pare si stia esagerando dipingendo il vet come un mostro, mentre fino a qualche giorno fa era lo stimato professionista salva pets...

calzinimaya

didi non contesto la scelta di ipotetici clienti di cambiare medico, così come non contesto la scelta del canile, anche se non la condivido la capisco..dal punto di vista del marketing e del "politically correct" ha fatto (o meglio gli è piovuto in testa) un clamoroso autogol.
io mi sto scagliando contro chi ne chiede la radiazione dall'albo.

moralmente parlando non dovrebbe esserci differenza tra un leone e una trota, chi si erge a paladino degli animali non dovrebbe fare lui per primo differenze...chissene se poi il pesce lo regala...sempre ammazzato l'ha

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: calzinimaya il 09-11-2015 20:35 ]

didi45

Su questo ti do pienamente ragione.
Il guaio per i pesci è che non emettono suoni, non si sentono gridare quindi non si pensa che possono soffrire come tutti gli altri animali.


Anna49

A Torino Apre Una Delle Prime Banche Del Sangue Per Cani In Italia

A Torino nascerà la prima banca del sangue per cani del Piemonte e una delle poche in Italia, dopo Campania e Veneto.
Entro un anno, l’Istituto Zooprofilattico e l’Università di Veterinaria di Torino inaugureranno la prima banca del sangue per cani che garantirà ai veterinari di avere a disposizione sangue per gli interventi chirurgici degli animali.

L’Istituto Zooprofilattico avrà il compito di mantenere in apposite celle frigorifere le sacche del sangue, ognuna delle quali sarà controllata ed etichettata con il gruppo sanguigno. Mentre l’Università si occuperà dei prelievi, e gli animali idonei verranno inseriti in un registro dei ˝cani donatori˝. «Con questo progetto si attiverà un servizio di raccolta, controllo sanitario e distribuzione del sangue intero canino a tutte le strutture veterinarie autorizzate – spiega Maria Caramelli, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico – aperto 24 ore su 24».

Oggi, pur essendoci dettagliate linee guida ministeriali, le trasfusioni sono complicate. «Vengono utilizzati i cani particolarmente docili, o di colleghi veterinari – spiega Antonio Borrelli, docente di medicina veterinaria all’Università di Grugliasco – ma capita spesso che si debba rinunciare ad una trasfusione perché non c’è abbastanza disponibilità di sangue».

Avere a disposizione sangue è invece molto importante perchè una trasfusione puó salvare la vita di molti amici a 4 zampe. Come è successo nei giorni scorsi in provincia di Napoli a Rey un cane vittima di un avvelenamento, che è stato salvato grazie alla donazione di Rex, un cane randagio che si trovava nello stesso ambulatorio in attesa di adozione.

fonte: Bauboys.tv


Anna49

Aerei, cani mai più in stiva: tutti in cabina con il padrone

La compagnia aerea americana Delta ha deciso che non trasporterà più cani in stiva ma li farà viaggiare direttamente in cabina insieme ai loro padroni. Una scelta che probabilmente stimolerà i "competitors" a orientarsi nella stessa direzione

ROMA - La compagnia aerea americana Delta ha deciso che, dal mese di marzo, non trasporterà più cani in stiva ma li farà viaggiare direttamente in cabina insieme ai loro padroni. Troppi gli animali morti o scomparsi negli ultimi dieci anni a causa di questo sistema di trasporto, e la compagnia ha deciso di correre ai ripari. La rivoluzione ovviamente non riguarda quelli di grossa taglia, che però si potranno spostare assisiti da personale addetto alla loro sicurezza. Una scelta, quella di Delta, che va incontro alle esigenze dei padroni, dettata dal pieno rispetto dei diritti degli animali, e che probabilmente stimolerà i "competitors" a orientarsi nella stessa direzione.

In pratica, con Delta, alcuni animali di piccola taglia possono viaggiare in cabina con il passeggero ("carry on pet"), mentre per tutti gli altri è richiesto il trasporto con Delta Cargo ("Ship your pet with Delta Cargo"), che prevede particolari standard e misure per il trasporto degli animali. Dal 1 marzo 2016, gli animali domestici non ammessi in cabina dovranno essere spediti come merci con questo sistema. "Molti di noi in Delta sono amanti degli animali, sappiamo che sono importanti membri delle famiglie - spiega Bill Lentsch, senior vice president - airport customer service and cargo operations della compagnia - Questo cambiamento assicurerà un servizio di alta qualità e affidabile per gli animali domestici quando i loro proprietari sceglieranno di spedirli con Delta Cargo".

Animali a bordo. Al momento, quasi tutte le compagnie aeree consentono il trasporto di animali, anche se non esiste una regolamentazione unica per l’accesso a bordo di cani e gatti, ovviamente a seguito del passeggero. Ogni compagnia di navigazione può stabilire la tipologia e le dimensioni del trasportino e il numero degli animali accettati in cabina, situazione che può comportare il verificarsi di veri e propri incidenti diplomatici: molti ricorderanno, ad esempio, il caso

Alitalia, condannata per avere negato a un cliente, nel 2012, l'imbarco del cane, lasciati giù perché il volo era operato in realtà da AirOne, che non trasporta animali.

Quadrupedi e bipedi di taglia media o grande, solitamente, viaggiano nella stiva pressurizzata in gabbie rinforzate, e il trasportino deve per legge consentire all'animale di stare in una posizione comoda, di potersi girare e accucciare, deve essere ben aerato, impermeabile, resistente e sul fondo può essere presente un telo e/o altro materiale assorbente. L'animale non deve avere né guinzaglio né museruola e questi accessori non devono essere neppure lasciati all'interno del trasportino. Alcune compagnie, inoltre, non imbarcano cani sedati e cani e gatti brachicefali (ovvero con muso schiacciato), che hanno bisogno di più spazio per respirare.

Come si regolano le compagnie. Ma quali sono, nello specifico, le modalità del trasporto degli amici a quattro zampe delle varie compagnie? Innanzitutto, non tutte accettano ogni tipologia di animale, e quindi chi possiede serpenti, iguana, ragni o pappagalli è necessario che dia un'occhiata alla normativa interna prima di acquistare un biglietto.

Sui voli Alitalia, animali fino a un massimo di 10 chili, gabbia compresa, possono viaggiare in cabina, mentre quelli con un peso superiore devono essere sistemati in stiva. Ogni velivolo può accogliere uno, massimo due animali e una volta giunti in aeroporto basta fare il check-in e attendere che l'amico a quattro o a due zampe venga preso in consegna dal personale della compagnia.

In Air Transat vengono accettati solo cani e gatti ed esclusivamente per il trasporto in stiva, con la sola eccezione dei cani da guida certificati: se accompagnati dalla certificazione e dalla documentazione ufficiale e se viaggiano con una persona disabile, i cani da guida sono benvenuti nella cabina passeggeri degli aerei. Lo spazio per il trasporto dell'amico a quattro zampe in stiva (massimo cinque animali per ogni volo) deve essere prenotato entro 72 ore prima della partenza, e ha un costo di 275 dollari cadauno a tratta, soldi ai quali si devono aggiungere i 30 dollari più tasse da pagare per l’ispezione veterinaria obbligatoria effettuata dall'Agriculture Canada. Infine, gli animali devono essere trasportati in una gabbia approvata per il trasporto aereo (regolamento IATA) con il nome dell'animale stesso e questa deve essere sufficientemente grande da consentirgli di stare in piedi con le zampe distese, girarsi e sdraiarsi. Per la sicurezza e la comodità del cane o del gatto, le gabbie non conformi a questi requisiti non possono essere usate per il trasporto.

Con Lufthansa, un cane o un gatto possono essere trasportati in cabina all’interno della gabbietta (dimensioni massime 55 x 40 x 23 centimetri, anche questa impermeabile e a prova di morso) e il peso massimo dell'animale più il trasportino non deve superare gli otto chilogrammi. Gli animali di grossa taglia, che quindi non possono essere trasportati in cabina, viaggiano con Lufthansa in appositi contenitori in una zona climatizzata della stiva merci, mentre i cani guida per non vedenti e non udenti e gli altri cani di servizio possono essere trasportati gratuitamente in cabina su tutti i voli, a patto che la loro presenza venga comunicata per tempo.

Sui voli EasyJet non sono ammessi animali, né nel bagaglio a mano né nella stiva, mentre cani guida o da accompagnamento possono viaggiare su voli selezionati. Ben diversa la situazione con Air Canada: "La nostra policy, valida su tutte le rotte nel mondo e relativa al trasporto di animali vivi sia in cabina che in stiva, resta invariata. Continuiamo a offrire questo servizio su tutta la nostra rete di oltre 202 destinazioni e su tutti i voli. Nessuna restrizione anche per il tipo di animale da trasportare è prevista al momento", spiega Umberto Solimeno, direttore Italia dell'Air Canada e presidente Ibar (Italian board airline representatives), la associazione che rappresenta direttamente 55 compagnie aeree, italiane e straniere, operanti in Italia.

Chi deve affrontare un lungo viaggio trasportando un animale è anche bene che verifichi se il volo prevede scali in Paesi di transito con cambi di compagnia aerea o di aeromobile, sia perché i trasferimenti possono comportare stress e rischi per l’animale, sia perché questo potrebbe essere bloccato nel Paese di transito per dei controlli sanitari. Problema che non esiste per i cani guida per non vedenti che, purché muniti di museruola e guinzaglio, possono tranquillamente viaggiare con il proprietario. Infine, prima di partire è sempre bene ricordare di portare con sé il kit di sopravvivenza dell'animale "viaggiatore": passaporto canino con vaccinazione antirabbica, ciotole per acqua e cibo, qualche gioco e delle traversine assorbenti. E' infatti buona norma evitare che l'animale faccia i propri bisogni nel trasportino: prima di partire è molto meglio far fare all'amico a quattro zampe un giro in aeroporto prima di presentarsi al check-in.
La Repubblica



GattinoBiancoTigrato

magari!!!!

lillina



dadoedudu

Contentissima per la scelta di non far viaggiare più i cani nella stiva vorrei riprendere il discorso del Veterinario cacciatore. Per quanto anche a me la caccia faccia schifo, Se è un bravo professionista non vedo motivo per cui cancellarlo dall'albo o fare di tutto per boicottarne il lavoro
è come se si pretendesse che tutti i veterinari diventassero vegani

Anna49

ciao Simo e bentornata ( fatti leggere più spesso!) , riguardo al vet cacciatore non è cambiato nulla da allora, è rimasto come vet del canile e non ha avuto nessun provvedimento a suo carico