Pappagalli
Switzerland
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Posted - 07/05/2003 : 16:23:15
Ciao,Per un cane,mangiare le proprie feci ( e non solo le sue), può essere una pratica normale e che sicuramente per loro non sono poi cosi disgustanti, ma cosa porta un cane a mangiare le proprie deiezioni, cos'è che le rende " appetibili", visto che un qualcosa che li attragga da un punto di vista gustativo ci deve pur essere? Qualcosa effettivamente c'è, ed è la presenza negli escrementi di principi nutritivi mal ( o per nulla) digeriti come sostanze grasse, fibre muscolari, amido che risultano molto graditi, tanto da non considerare tutto quello che li circonda.. Le cause possono essere molteplici, come per esempio un problema di malassorbimento-maladigestione che può verificarsi in presenza di numerosi parassiti digestivi ( elminti-protozoi) tipo Ascaridi, Anchilostomi, Tricuridi e Giarda... la cui azione è di ostacolo all'assimilazione dei principi alimentari (glucidi, proteine, lipidi) che quindi ritroviamo nelle feci. In questo caso un semplice esame delle feci ci darà indicazioni utili e precise a tal riguardo e quindi la possibilità di verificare la necessità o meno di un trattamento sverminante. Altre cause che possono determinare la presenza di elementi indigeriti nelle feci sono,deficit enzimatici di origine pancreatica, epato-biliare o intestinale, gastriti croniche che portano il cane a leccare o ingerire qualsiasi sostanza a priori non commestibile, tra cui anche le feci, una cattiva digestione dell'alimento, legata magari all'assunzione di alimenti poco digeribili e di scarsa qualità. Tra le cause non si possono non citare i numerosi problemi comportamentali, spesso infatti, si ha la tendenza a nutrire più cani nello stesso momento e questo determina una " concorrenza alimentare" che porta( per paura di rimanere senza cibo) ad un aumento della velocità di ingestione dei pasti che può essere all'origine di un aumento del transito digestivo e conseguentemente anche ad una cattiva assimilazione dei principi nutritivi. Anche la noia, lo stress o la costrizione in un ambiente chiuso ( soggiorno in pensione) può avere lo stesso effetto, oppure problemi legati alla gerarchia del gruppo possono portare i cani sottomessi, (oltre a rotolarsi nelle feci del cane dominante) ad ingerire le proprie feci per far scomparire ogni traccia olfattiva del proprio passaggio. Anche l'uomo può rafforzare questo disturbo attraverso una educazione scorretta, sbagliato infatti rimproverare il proprio cane quando defeca in luoghi inappropriati, in quanto può portare l'animale a farle sparire ingerendole. La coprofagia in un cane adulto ( a parte la possibilità di trasmissione di parassiti) non presenta grossi rischi, l'acidità gastrica, infatti, neutralizza la gran parte dei batteri potenzialmente patogeni, ragion per cui, nei cani, le tossi-infezioni collettive non sono un evento di frequente riscontro. Per quanto riguarda la scelta terapeutica bisogna individuare prima di tutto la causa principale ( controllo alimentare, terapia per l'insuff. pancreatica, modificazioni delle condizioni ambientali ecc.) ed in ogni caso il rapido ritiro degli escrementi dal momento della loro emissione, collari spray azionabili a distanza o sostanze che possono rendere disgustoso il sapore delle feci ( chiedete al vostro veterinario) possono essere di aiuto alla terapia o dissuadere i cani a ricominciare. La coprofagia, si può considerare un disturbo del comportamento alimentare dei carnivori domestici che deve in ogni caso essere affrontato. Ciao
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