Ciao,Tra le cardiopatie congenite del cane, quelle in questo periodo più diffuse sono: la stenosi subaortica, il dotto arterioso persistente e la stenosi polmonare. La stenosi subaortica può essere diagnosticata nei primi mesi di vita, ma una diagnosi definitiva può essere posta solo dopo l’anno d’età, giacché la proliferazione del tessuto fibroso che provoca l’ostruzione subvalvolare avviene durante il primo anno di vita. In questa malattia è stata dimostrata l’ereditarietà. Le razze maggiormente colpite sono il Boxer, i Retrievers, i Terranova, i Pastori Tedeschi, i Dogue de Bordeaux. La stenosi subaortica presenta vari livelli di gravità. La persistenza del dotto arterioso di Botallo è, perlomeno nella nostra casistica, la seconda cardiopatia congenita in ordine di frequenza e, a differenza delle altre cardiopatie congenite, questa malformazione interessa più frequentemente le femmine, ed è più frequente nei Pastori tedeschi e in molte altre razze da pastore, nei Barboni e nei Terranova. E’ diagnosticabile fin dalle prime settimane di vita con le più moderne metodiche strumentali. Anche il dotto arterioso pervio, come la stenosi subaortica, può decorrere in modo asintomatico ad esempio in caso di dotti molto piccoli, oppure può portare più o meno precocemente allo scompenso cardiaco per insufficienza cardiaca sinistra. L’intervento chirurgico per la chiusura del dotto arterioso è completamente risolutivo e presenta percentuali di riuscita vicine al 100% quando eseguito in soggetti giovani ancora asintomatici o scarsamente sintomatici. Anche per quanto riguarda la persistenza del dotto di Botallo è stata dimostrata l’ereditarietà.
Altra cardiopatia congenita frequente nel cane è la stenosi polmonare, questa malformazione determina un ostruzione dell’efflusso del sangue venoso dal ventricolo destro al circolo polmonare, è più frequente nelle razze brachicefale, in particolare Boxer e Bulldog anche se non mancano segnalazioni in quasi tutte le razze di cani e negli incroci. Questa cardiopatia congenita è per la gran parte dei casi ereditaria, anche se in alcuni casi può non avere questa origine. Nelle forme lievi può essere asintomatica e può non compromettere la qualità di vita del cane, mentre nelle forme gravi porta a morte per insufficienza cardiaca destra o per morte improvvisa. La dilatazione dell’ostruzione con catetere a pallone è ormai ampiamente utilizzata in cardiologia veterinaria dove è risolutiva nella maggior parte dei casi.
Le cardiopatie acquisite del cane che si rendono manifeste in età adulta, ma che riconoscono una predisposizione ereditaria sono l’endocardiosi mitralica e la cardiomiopatia dilatativa. L’endocardiosi mitralica è una malattia degenerativa presente in quasi tutte le razze di cani di piccola taglia ed in alcune di media taglia, ma con maggior incidenza nei Cavalier King Charles, nei Bassotti e nei Barboni. Tale malattia provoca una progressiva insufficienza cardiaca sinistra. La cardiomiopatia dilatativa provoca una progressiva e rapida dilatazione delle camere cardiache che perdono la capacità di contrarsi. Il tempo di sopravvivenza dei soggetti colpiti da tale patologia dal momento della diagnosi è variabile ma comunque compreso tra i sei mesi e i due anni. Le razze più frequentemente interessate sono quelle giganti, in particolare, in Italia le razze più colpite sono l’ Alano e il Dobermann anche se è possibile riscontrarla anche in altre razze giganti meno comuni quali Irish Wolfhound, Pastore del Caucaso, San Bernardo e Mastino Napoletano.
Su queste cardiopatie sono in corso in Europa alcune indagine epidemiologiche, tra quelle più avanzate vi è quella in corso da due anni sulle cardiopatie congenite del Boxer promossa dal Boxer Club d’Italia. In molti altri paesi europei sono in corso altre indagini sui Boxer che riprendono tale modello.
Penso che a questo punto valga comunque la pena di fare qualsiasi esame possibile sul tuo boxerino, per poi valutare la questione.
Mi spiace non porterti aiutare.
In bocca al lupo
(http://www.allevamentoanticastabia.com/cardiopatie.htm)