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 micosi polmonare
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straross

Italy
1 Posts
Posted - 10/06/2002 :  15:37:50  Show Profile  Email Poster
Scrivo per ricevere gentilmente alcune notizie in relazione alle micosi polmonari. Convivo con Lea, un pastore maremmano femmina di 3 anni che da due mesi circa soffre di difficoltà respiratorie (respiri brevi e veloci, fame d'aria). I medici della fac. veterinaria di Lubiana (Slovenia) dopo test sierologici (i globuli bianchi erano di misura sup. alla norma),rx, aspirazioni di fluido dalla pleura ed un "lavaggio" ai bronchi (no tosse - no filaria-no toxoplasmosi - no neoplasie)hanno diagnosticato una probabile micosi da inalazione. Lea ha appetito, le sue funzioni sono regolari e la sua temperatura è costante sui 39°. Attualmente le somministro 2 cps di Sporanox (itraconazolo) al dì,credo per un periodo molto lungo, teofillina in sciroppo e a volte il Ventolin aerosol. A vs. avviso c'è la possibilità di sottoporla a qualche ulteriore esame? Ci sono stati altri casi in veterinaria? Credo che il suo cuore anche se giovane sia molto stanco. Potrebbe morire? La convivenza con gli umani ed altri cani può essere pericolosa? Lea ed io ringraziamo.
Rossana Stranieri

Veterinario


464 Posts
Posted - 19/06/2002 :  23:00:26  Show Profile  Email Poster
Mi sembra siano stati fatti tutti gli accertamenti necessari. Non capisco però come mai la diagnosi non sia stata data per certa. Non sono stati rinvenuti i microrganismi nel lavaggio bronchiale? Le micosi polmonari non sono molto frequenti in Europa ma sono comunque possibili. Se il lavaggio bronchiale non ha dato esiti precisi rimane l'ipotesi di polmonite eosinofilica o polmonite parassitaria. la prima si diagnostica grazie al ritrovamento nel lavaggio bronchiale, ed eventualmente nel sangue periferico, di un gran numero di granulocite eosinofili. La seconda invece grazie al ritrovamento nel lavaggio bronchiale o nelle feci di uova di parassiti. Sono tutte diagnosi non facili ed a volte gli esami che danno esito negativo vanno ripetuti più volte. E' vero che il cuore può soffrire secondariamente di un problema polmonare, ma se di base è sano non ci sono gravi conseguenze.

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