Non scrivo per avere delle risposte, anche se in realtà vorrei che qualcuno mi svegliasse da questa specie di incubo e mi dicesse che quella storia è finita bene e Aronne si è salvato.Ieri sono capitata, praticamente per caso, nel sito "Bairos, Io randagio". Forse qualcuno di voi lo conosce, è un sito molto bello, dove si parla di cagnetti "non di razza".
Ed è stata, ancora più per caso, che nel sito sono venuta a conoscenza della storia di Aronne. Un piccolo "bastardino" di due anni, che "reo" di aver fatto la pipì sull'orto di due contadini, è stato da questi ultimi bollito vivo.
Sul sito apparivano anche le immagini di questo povero cagnetto nei suoi 12 giorni di agonia. E' riuscito a fuggire da quell'inferno, è scappato guaendo talmente forte che nel vicinato una brava ragazza l'ha sentito (Aronne era una sorta di randagio).
Stefania (questo il nome di un'anima pia) ha tentato di avvicinarlo. Non poteva sapere che il cane già non vedeva più, dal momento che gli si erano bruciate le cornee.
Il cane riportava gravi ustioni sul 100% del corpo. Stefania e due veterinari hanno fatto l'impossibile.
Aronne è stato operato due volte. Nonostante la febbre alta, nonostante la sua ormai totale sfiducia dell'uomo, paura dell'uomo, terrore dell'uomo che lo portavano a nascondersi, a non farsi neanche solo avvicinare.
Alla terza operazione, un disperato tentativo di salvare il suo corpicino dalle ustioni, Aronne non ha retto alla terza anestesia ed è morto.
Mi sono soffermata a leggere i messaggi di tutte le persone che hanno scritto sul sito a commento di quanto accaduto. Ho visto le foto di quei due porci (con tutto il rispetto nei confronti dei maiali) che hanno compiuto un tale gesto.
Ho pensato a cosa deve aver patito questo povero cagnetto. Ho pensato a come deve aver guaito. Ho pensato al suo sgomento.
E ho pianto. Ho pianto così tanto e così forte che non ricordo nemmeno io quanto e come.
Ho spento il computer e sono scappata a casa. Una specie di folle corsa per il bisogno quasi inumano di abbracciare la mia cagnetta.
Alla fine non so cosa dire.
A volte il mio ragazzo mi domanda il perchè di questo mio totale sviscerato amore nei confronti dei cani. Ed io, ogni volta, tento di spiegargli che al mondo non esistono, nella mia opinione, esseri il cui amore e la cui bontà sono più puri.
Per quanto, e grazie a dio, io abbia nella mia vita delle persone che mi vogliono bene e mi dimostrano il loro affetto, nessuno è in grado di farlo come il mio cane.
Il mio cane non vuole niente in cambio (forse a volte, un pezzettino di pane, visto che è furba e golosissima). Ogni giorno, quando torno a casa, ogni giorno, voglio dire, ogni santo giorno senza escluderne uno solo, mi corre incontro, mi scondizola, mi fa le feste.
Persino quando quest'inverno è stata male e non riusciva a stare sulle zampe, con grande sforzo spostava la sua cuccia al centro del corridoio per poter essere vicino alla porta se qualcuno rientrava.
E ogni giorno mi vuole bene.
E non mi giudica ed io non giudico lei.
E non si arrabbia con me e io non sono mai riuscita ad arrabbiarmi con lei.
Ed ha l'amore dentro. Lo si vede dai suoi occhi, come da quelli di qualsiasi altro cane.
Ed è un essere speciale, che mi ha cambiato la vita e l'ha resa migliore. Perchè anche nelle giornate più nere, mi basta vedere il suo musetto buffo per fare un sorriso.
Tutto questo per dire cosa?
Per dire che l'abbandonare un cane, fargli del male, anche solo sentirlo guaire, o addirittura bollirlo vivo...sono cose che mi straziano dentro, mi spezzano il cuore. E mi chiedo con quale coraggio, con quale anima, con quale coscienza, certa gente possa commettere certi atti.
E ancora di più mi chiedo perchè il cane sia tanto affezionato all'uomo. Quando dovremmo noi essere riconoscenti a loro e imparare tutto quello che di buono e meraviglioso i cani possono insegnarci.
Scusate se mi sono dilungata così tanto, ma avevo davvero bisogno di tirare fuori almeno un po' dell'amarezza che ho dentro.
Alessia