Dal Mattino di padova

SABATO, 09 AGOSTO 2003

Pagina 3 - Primo Piano

Crociata parlamentare contro i cani killer

Forza Italia: «Sterilizzare i cuccioli». Ascierto (An): «Test
psico-attitudinali per i proprietari» Ma Verdi, Animalisti e Lav ribattono:
«Vanno colpiti i criminali che li addestrano alla violenza»

Emozione e polemiche mentre fioccano le proposte di legge

ANDREA SIGNORI

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PADOVA. S'infiamma la polemica sui cani-killer dopo la feroce aggressione a
Susanna Bettella, la donna di 44 anni straziata da due pitbull a Villafranca
e tuttora in grave pericolo di vita. La sterilizzazione obbligatoria e il
censimento rigoroso sono solo alcune delle proposte avanzate dagli esponenti
del centrodestra. Di tutt'altro avviso i Verdi, gli ambientalisti e gli
allevatori di cani, che attribuiscono la responsabilità dell'accaduto ai
proprietari, rei di aver addestrato alla violenza animali di per sè innocui.
Dal 2001 a oggi sono state oltre settecento le denunce per morsicature da
cani presentate all'Usl di Padova. Così i deputati di Forza Italia Osvaldo
Napoli e Gianantonio Arnoldi, hanno presentato un'interrogazione
parlamentare allo scopo di contrastare il fenomeno dei cani killer. «Occorre
un censimento dettagliato dei pitbull con l'obbligo di denunciare la
presenza del cane al Comune. E poi bisogna vietarne l'allevamento e la
riproduzione anche ricorrendo alla sterilizzazione»: questo è quanto emerge
dal documento. Sulla sterilizzazione è d'accordo anche Filippo Ascierto,
deputato-carabiniere di An: «E' assolutamente indispensabile approvare una
legge che renda sessualmente inattivi non solo i pitbull, ma anche tutti i
cani ritenuti socialmente pericolosi. In Italia, in materia, esiste solo una
normativa che vieta al combattimento, ma non è sufficiente. Prendiamo
esempio dai provvedimenti adottati in Francia. Così si giungerebbe a una
limitazione della razza, ovviamente accompagnata da un severissimo
censimento. Non solo, occorre sottoporre i proprietari a una visita
psico-attitudinale, come si fa con i detentori di armi, e gli allevatori
devono denunciare il tipo di addestramento effettuato. Formulerò una
proposta di legge appena riprenderanno i lavori alla Camera».
Non basta. L'Udc, attraverso Leonzio Borea, ha annunciato che presenterà un
'altra proposta di legge: una sorta di licenza rilasciata dal veterinario
che certifichi la «non pericolosità del cane» e capace di limitare l'
acquisto di cani «a rischio». Ambientalisti e allevatori - però - non sono
affatto d'accordo, e puntano l'indice contro lo scriteriato comportamento di
alcuni proprietari di animali. Ma quanti pitbull sono presenti nel Padovano?
«Manca un censimento accurato» dicono all'allevamento Folgore di Curtarolo
«ma la loro presenza ammonta approssivamente a 300 esemplari. Ma su cento,
sì e no un paio vengono acquistati per amore dei cani». La Lega anti
vivisezione è sulla stessa linea d'onda: «E' necessario verificare le
condizioni in cui sono stati tenuti i due cani di Villafranca» sostiene la
Lav «il pitbull è una razza di per sé docile, usato anche come cane
antidroga o come accompagnatore ai portatori di handicap. Diventa feroce
solo se sottoposto ad addestramento aggressivo. Serve al più presto una
legge in materia di maltrattamento di animali, che preveda il carcere per
chi impiega i cani nei combattimenti o li detiene in condizioni
incompatibili con la loro natura».
I Verdi e gli Animalisti Italiani, infine, allarmati dal possibile
abbattimento dei due pitbull padovani, ribadiscono lo stesso concetto e
invocano l'approvazione della legge contro il maltrattamento sugli animali
che giace al Senato dopo aver avuto il via libera alla Camera. E' un testo
severo e prevede la detenzione per gli organizzatori di combattimenti e
multe salatissime a chi sottopone un animale a sevizie o a comportamenti
insopportabili per le sue caratteristiche etologiche.

Ciao

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