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  >>  Varie  >>  Ecco perchè non mangio più la mozzarella di bufala. - Discussione n 86353 - PermaLink
   Ecco perchè non mangio più la mozzarella di bufala.

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Autore
Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 10 )
sofiaeginny

Registrato dal: 18-06-2007
| Messaggi : 21194
  Post Inserito 16-05-2014 alle ore 14:53   
BUFALOTTI UCCISI E SMALTITI ILLEGALMENTE


Giovedì, 15 Maggio 2014

Enpa: "Gravi responsabilità delle zoomafie"



CASERTA,15MILA L'ANNO I BUFALOTTI UCCISI E SMALTITI ILLEGALMENTE


L'abbandono e l'uccisione deliberata dei cuccioli maschi di bufalo, che fanno parte delle filiera produttiva zootecnica, sarebbero fenomeni tutt'altro che rari nel Casertano e nell'Aversano (specie a Mondragone, a Cancello Arnone, sul Litorale Domizio). Così l'Enpa, che, all'indomani dell'arresto dell'imprenditore caseario Giuseppe Mandara – finito sotto accusa per riciclaggio ed associazione camorristica -, torna a ricordare la responsabilità delle zoomafie per i fenomeni di sfruttamento, maltrattamento ed uccisione di animali, particolarmente ricorrenti nei territori dove viene prodotta la mozzarella di bufala.

La filiera della mozzarella – che si fregia anche del marchio Dop - prevede infatti che le bufale siano ingravidate regolarmente per essere stimolate a produrre l'ingrediente fondamentale: il latte. Naturalmente questo determina un incremento esponenziale delle nascite. In base al numero delle bufale iscritte nel registro zootecnico obbligatorio, ben conosciuto sia dalle Asl che dalle autorità di polizia, l'Enpa stima che le circa 40mila bufale regolarmente iscritte nell'anagrafe territoriale (e munite del marchio auricolare) diano alla luce ad ogni stagione di riproduzione ben 15mila esemplari maschi. Eppure negli allevamenti, di tutti questi cuccioli maschi non ci sarebbe quasi traccia.

Che fine fanno allora questi animali? Verrebbero abbattuti e le loro carcasse verrebbero smaltite irregolarmente – in aperta violazione della normativa -, come dimostrerebbero i "cimiteri" di bufali che a volte vengono portati alla luce in occasione di attività investigative svolte sul territorio (peraltro non così frequenti quanto dovrebbero) e come ammetterebbero alcuni allevatori, i quali considererebbero la nascita degli esemplari maschi del tutto inutile poiché non possono essere sfruttati nella filiera di produttiva. Maschi che di solito sarebbero lasciati morire di fame o soffocati con la paglia mentre le carcasse verrebbero abbandonate nei pressi dei piccoli corsi d'acqua, particolarmente numerosi nella zona, oppure interrate irregolarmente (con la conseguenza di andare a contaminare le falde acquifere).

Queste prassi illegali sarebbero ben note e diffuse sul territorio, tuttavia non sembrerebbero essere state oggetto di indagini sistematiche e, quindi, non sembrerebbero aver dato luogo ad interventi risolutivi. D'altro canto, quando la filiera della mozzarella di bufala è stata oggetto di controlli, operati sia dai Nas che dai Noe, essi hanno portato alla luce non poche infrazioni igienico-sanitarie a carico delle aziende di produzione e di trasformazione, con problematiche che vanno dalla brucellosi presente negli allevamenti (patologia zoonosica e quindi trasmissibile all'uomo) fino alla adulterazione dei prodotti caseari.


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didi45

Registrato dal: 25-09-2011
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  Post Inserito 16-05-2014 alle ore 22:17   
Non conosco la carne di bufalo, ma non credo si discosti di molto da quella di toro.
Da ragazzina ho frequentatole le stalle padane ospite di amici.Le mucche venivano ovviamente fatte accoppiare e alla nascita dei vitelli,se erano femmine ,venivano allevate e diventavano a loro volta mucche da latte,se erano maschi ,venivano inviati al macello e venduti come carne di vitello. La proporzione nella stalla dove ancora si facevano gli accoppiamenti e non le inseminazioni era di 4 tori su 120/150 mucche.
I bovini sono considerati vitelli fino circa i 6 mesi, poi diventano manzi e poi mucche e tori.
Non entro in merito del mangiar carne,mi chiedo però come mai si rinunci alla regolare macellazione dei bufali e della loro carne che porterebbe dei sicuri profitti.
Nella notizia c'è qualche cosa che non quadra. Forse gli animali non hanno subito i controlli sanitari richiesti per legge in ogni allevamento e sono quindi illegali. E a questo punto pure il latte prodotto è illegale e a rischio.
Ma la zona non è mai stata uno specchio di legalità,purtroppo.



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Annas
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  Post Inserito 16-05-2014 alle ore 22:54   
La carne di bufalo non è destinabile all'alimentazione in Italia.
Comunque è notizia che si sa da diversi anni, ma alla fin fine è come per i pulcini maschi, triturati vivi a pochi giorni di vita.
Mentre i vitelli invece sono privilegiati, vengono allevati in maniera assolutamente coercitiva e innaturale per poi finire al macello dopo pochi mesi.
Cos'è meglio? O meno peggio?
Non si può scegliere, perchè è tutto "peggio". O si fa una scelta vegana oppure non cambia molto dal punto di vista etico.
Io non mangio carne, i latticini (vaccini perchè comunque gli,altri non mi piacciono) cerco di limitarli all'essenziale, ho cominciato a usare il latte di soia anche perchè è un bombardamento continuo su cosa contiene e non contiene il latte... Davvero c'è da farsene passare la voglia.


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Anna49
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  Post Inserito 16-05-2014 alle ore 23:10   
io non compro la mozzarella di bufala di provenienza casertana perché è una zona a rischio, mangio solo quella proveniente dal salernitano.
Per quanto riguarda invece cosa contiene di dannoso un cibo o l'altro non dovrei mangiare più nulla o quasi, la natura è comunque contaminata ad opera dell'uomo che per maggiore profitto o per migliorarne l'estetica ricorre alla chimica.


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didi45

Registrato dal: 25-09-2011
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  Post Inserito 17-05-2014 alle ore 00:00   
Perché la carne di bufalo non è destinabile alla Alimentazione in Italia?
In america c'erano mandrie di bufali che i coloni e i pellirosse mangiavano.


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MilenaF

Registrato dal: 29-06-2012
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  Post Inserito 17-05-2014 alle ore 02:17   


16-05-2014 alle ore 22:54, Annas wrote:O si fa una scelta vegana oppure non cambia molto dal punto di vista etico.

Quoto.
Dicevo e pensavo le stesse cose a proposito della carne di agnello.
Da parte dei produttori, trovo allucinante lasciar morire di fame i cuccioli o soffocarli, come trovavo allucinante far morire dissanguato un agnellino perché fosse più buona la carne, ma per quanto riguarda consumatori..
O si fanno scelte etiche precise per cui nessuno deve morire per entrarmi in bocca, oppure faccio fatica a capire certe differenze.. che ritrovo anche tra animali d'affezione e quelli destinati alla tavola, e non mi fanno sentire per nulla a posto con la coscienza.

Tra l'altro la carne di bufalo si mangia, anche in Italia. Di importazione sicuramente. Nostrana non mi sembra di averla mai vista nei menù né al supermercato. Solite contraddizioni di casa nostra?
Non solo è commestibile, pare sia anche migliore del manzo perchè meno grassa.
Annas, c'è un allevamento di bufali da carne molto vicino alla casa di campagna..


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misssmith
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Registrato dal: 16-05-2008
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  Post Inserito 17-05-2014 alle ore 08:28   
Immagino non sia destinata alla grande distribuzione a causa del numero esiguo, ma la carne di bufala si mangia eccome. Anche qui da me è zona di allevamento, ma non sono certo allevamenti intensivi, sono piuttosto piccole fattorie con vendita diretta.
Comunque concordo sul fatto che non sappiamo praticamente nulla di ciò che mangiamo e anche sul fatto che se non si fanno scelte etiche 'rivoluzionarie' è abbastanza inutile evitare di mangiare questo o quello. Anzi, così facendo si danneggia tutto un comparto economico. Meglio allora informarsi e magari scegliere un marchio di 'fiducia'.


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Annas
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  Post Inserito 17-05-2014 alle ore 12:13   
Quando qualche anno fa ho letto per la prima volta dei bufali maschi uccisi, ho letto anche che la loro carne non poteva andare sul mercato e che qualcuno aveva proposto di destinarla se mai all'alimenazione di cani e gatti.
Comunque poco cambia, che siano lasciati morire alla nascita forse è quasi meno violento dell'allevarli per qualche mese e poi trasformarli in scatolette.

Quando ci si addentra nell'argomento si fanno scoperte davvero tristi, per esempio molti non mangiano carne ma non disdegnano i formaggi, convinti he le mucche da latte siano come un'altra specie... Invece le mucche per produrre latte devono avere il vitello, alcune razze poi non producono se non ganno il vitello accanto... Allora per impedire a questo di ciucciare il latte della mamma gli viene messa una sorta di museruola, una tortura atroce.
Bisogna quindi essere consapevoli che se si vuole essere a posto con la coscienza in questo senso non basta non mangiare questa o quella cosa, ma fare davvero una scelta vegana.



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didi45

Registrato dal: 25-09-2011
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  Post Inserito 17-05-2014 alle ore 14:57   
Non era e non è mia intenzione aprire, come ho già detto, l'argomento alimentazione vegetariana o vegana. Quello che volevo sottolineare di molto strano è che si uccidano o lascino morire animali la cui carne potrebbe essere commercializzata. Se non è commerciabile la carne c'è poco di cui fidarsi pure dei prodotti derivanti dal latte.
Ad esempio le mucche hanno la vaccinazione antitubercolare obbligatoria , se le bufale non sono seguite da veterinari dubito che siano vaccinate.
In quanto agli animali se vengono uccisi in modo rapido posso capirlo, non posso assolutamente tollerare che vengano fatti morire di fame o uccisi in modo barbaro.
Si parla di mucche da latte per via della razza in quanto ad esempio le olandesi(pezzate bianche e nere) producono più latte di altre razze.
E anche perché una mucca che produce continuamente latte ha la carne più sfruttata e meno buona.
E' ovvio che per produrre latte devono prima partorire. In quanto ai vitellini, non so ora ma una volta venivano attaccati al capezzolo in prima giornata quando il latte è ancora giallo (colostro), poi venivano nutriti a parte con latte ma da un secchio.
Non stavano accanto alla madre , bensì riuniti in uno recinto apposito ma liberi. di 150 mucche non ne ho mai vista una con vitello accanto.
Le mucche non avevano una vita piacevolissima visto che erano alla catena nella stalla, ma ognuna aveva a disposizione una finestra, acqua corrente e sempre cibo.
Il letto di paglia veniva cambiato e girato ogni giorno e sul fondo c'era uno scolo apposito dove fluivano gran parte degli escrementi.
Il "Capo Famiglio" era presente anche di notte in quanto dormiva con loro.
In caso di difficoltà in un parto od altro veniva chiamato il proprietario e pure il veterinario anche in piena notte.
Generalmente il mese di novembre venivano condotte a pascolare nei prati della cascina.
Le manze considerate tali fino al primo parto invece venivano condotte al pascolo nel mese di settembre. Mi divertivo ad accompagnarle la mattina e riprenderle alla sera. Stupefacente come ognuna ritornasse al proprio posto senza mai sbagliare.
Ogni animale costa un sacco di soldi e questo per fortuna fa sì che vengano seguiti e trattati bene. Almeno così si comportano gli allevatori seri.
Oramai sono parecchi anni che non ho più contatti sicuramente saranno cambiate parecchie cose, ma il concetto non cambia.

[ Questo Messaggio è stato Modificato da: didi45 il 17-05-2014 15:06 ]


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anto-lucy-lucky

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  Post Inserito 17-05-2014 alle ore 15:20   
Questa storia l'avevo sentita anch'io. non so se succede pure nel battipagliese, mi informerò in merito. sicuramente è una tecnica crudele per i maschietti. se la carne poi si mangi o meno, almeno cambia che non sono morti invano. è un ragionamento che può sembrare cattivo, ma io ci vedo della differenza. ho diminuito sensibilmente il consumo di carne perché mi sento di fare così, ho eliminato la carne rossa e spero gradualmente di eliminare anche il pollo e gli insaccati. tutto dipende dalla risposta del mio fisico.
io mangio mozzarella di bufala, quella senza lattosio che è possibile trovare dalle mie parti, in un caseificio fra Battipaglia e Paestum. credo nel consumo di latte poiché io ne bevevo poco da piccola, quasi eliminato da adulta per l'intolleranza al lattosio, mi trovo a 39 anni con l'osteoporosi, quindi ci credo che il latte faccia bene alle ossa.



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