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  >>  Varie  >>  "Farmaco veterinario, accesso alle cure per gli animali da compagnia" - Discussione n 93833 - PermaLink
   "Farmaco veterinario, accesso alle cure per gli animali da compagnia"
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Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 4 )
misssmith
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  Post Inserito 09-12-2015 alle ore 13:55   
La FNOVI alla Conferenza Stampa alla Camera dei Deputati

Dopo la diretta in streaming - a partire dalle ore 16 del 3 dicembre c.a. - è ora possibile vedere la registrazione della conferenza stampa su "Farmaco veterinario, accesso alle cure per gli animali da compagnia" organizzata alla Camera dei Deputati.

Alla conferenza stampa, organizzata dal Deputato Paolo Bernini, erano presenti per la FNOVI il Presidente Gaetano Penocchio, la Vicepresidente Carla Bernasconi ed il Consigliere FNOVI Eva Rigonat, responsabile del 'gruppo di lavoro' sul farmaco veterinario della Federazione.

Gli intervenuti hanno illustrato il position paper* e il documento di approfondimento sul costo del farmaco.

L'intento era quello di fornire informazioni dettagliate e proporre possibili soluzioni alle criticità che, unitamente alla ridotta disponibilità economica, possono pregiudicare l'accesso alle terapie per gli animali da compagnia.

Alla fine dei lavori, il portale del Movimento 5 Stelle ha pubblicato in argomento un comunicato.

*POSITION PAPER
FARMACO VETERINARIO
Position Paper per lo sviluppo dell’utilizzo nei pets del
farmaco veterinario.
Ottobre 2015
1 Il farmaco veterinario deve essere impiegato
a tutela della salute e del benessere
animale, nonché a tutela e della salute
pubblica a favore della salute alimentare
e nella lotta alle zoonosi e all’antimicrobico
resistenza.
2 Per queste ragioni è responsabilità del
medico veterinario, a seguito della visita
e relativa diagnosi, prescrivere il farmaco
veterinario più idoneo alla cura dell’animale.
3 Attualmente la legislazione ritiene che il
farmaco più idoneo al fine di garantire
le tutele poste, e in assenza di segnalazioni
di farmacovigilanza, sia quello specifico
rispetto a quanto previsto nella sua Autorizzazione
all’Immissione in Commercio
(Aic) che è il risultato di ricerca di efficacia
e sicurezza, inclusa quella ambientale, del
farmaco, studiate specie per specie per via
di somministrazione, appetibilità, reale disponibilità
ed assorbimento
4 L’uso di farmaci non specificamente sviluppati
e sperimentati sulle singole
specie animali, può comportare dei rischi
per la salute degli stessi e di coloro che vivono
a contatto con gli animali nonché per
la salvaguardia dell’ambiente, per cui il loro
utilizzo deve rispettare le deroghe di legge
ed essere preceduto da un'attenta analisi del
rapporto rischio/beneficio e prevede una forte
assunzione di responsabilità professionale
da parte del medico veterinario. La Fnovi
auspica che il nuovo regolamento, attraverso
la modifica della cascata, consenta
al medico veterinario una sempre più giusta
e più sicura terapia.
5 I farmaci veterinari, a tutela della salute
pubblica, sono messi a disposizione
dalle aziende, attraverso un sistema distributivo
dedicato e capillare (grossisti, farmacie,
parafarmacie, negozi specializzati)
che deve garantire la reperibilità e la qualità
dei farmaci veterinari in commercio, la
tempestività della consegna, la corretta conservazione
e dispensazione del prodotto
specifico secondo le norme vigenti e nel rispetto
delle indicazioni fornite dal medico
veterinario nella prescrizione. La cessione
diretta dei farmaci veterinari da parte del Veterinario
si pone ad ulteriore garanzia del rispetto
di quanto fino a qui affermato.
6 È necessario che tutti gli attori della filiera:
Medico veterinario, Farmacista e
Medico Chirurgo acquisiscano la consapevolezza
che il farmaco da somministrare
ad un animale debba essere ceduto, fatto
salvo il dettame normativo differente, solo
ed esclusivamente nel rigoroso rispetto di
una prescrizione veterinaria.
7 Al prezzo del farmaco veterinario contribuiscono
diversi fattori non confrontabili
con quelli del farmaco ad uso umano
e non rapportabili al prezzo dei milligrammi
di principio attivo dato che:
• è necessario considerare la specificità e
quindi la reale disponibilità e assimilazione
del principio attivo sull’animale,
• il costo dello sviluppo e registrazione del
farmaco per ogni specie animale è in relazione
ai volumi di consumo reale su cui
tale costo andrà “spalmato”,
• il rispetto della legalità consente di far
muovere il mercato in condizioni di reale
concorrenza, con conseguente possibilità
di riduzione o aumento dei prezzi,
eliminando anche le frodi al servizio
Ssn,
• esistono prodotti “originali”, ancora protetti
da brevetto e prodotti generici (anche
se ad oggi per dimensioni del mercato
non sono molto diffusi),
• il prezzo del farmaco veterinario va confrontato
con quello del farmaco umano
non erogato dal Ssn e quindi non calmierato
da parte dello Stato,
• l’immissione in commercio di una specialità
veterinaria è preceduta da un
complesso ed oneroso processo regolatorio
che di concerto con il suo processo
di sviluppo (per le specie animali, così
come per l’uomo) richiede elevati investimenti
in termini economici e di tempo,
• il confronto con l’Europa non pone l’Italia
in una posizione diversa dagli altri paesi.
8 Lo sviluppo dell’utilizzo del farmaco veterinario
richiede:
• lo sviluppo dei farmaci generici veterinari,
con etichettatura evidente e prezzo vantaggioso
rispetto a quello dei prodotti presenti,
• una campagna di informazione verso farmacisti
e proprietari che promuova il farmaco
veterinario e contrasti l’automedicazione,
• un impegno per l’abbassamento del costo
dei farmaci veterinari salva vita1,
• un impegno per l’abbassamento del costo
dei farmaci veterinari per terapie di
lunga durata2,
• un impegno per lo sviluppo di confezioni
monodose che eviti lo spreco per scadenza
dei termini di utilizzo, con conseguente
aumento del costo3,
• di addurre prove di stabilità che consentano
di utilizzare il medicinale dopo
l’apertura del flacone multidose per più
di 28 giorni,
• di adoperarsi per ottenere la cessione di
monoblister di confezioni multi blister e
permettere la cessione di singole unità posologiche
da confezioni aperte,
• di definire una cessione per tutti i medici
veterinari che consenta anche la terapia
ripetuta, cronica e preventiva,
• di risolvere il conflitto tra l’acquisto al 10%
di Iva e la cessione al 22%, prevedendo
Iva agevolata al 10% anche per le prestazioni
medico veterinarie.
1 es.: Fenobarbitale e antiepilettici in generale, aceinibitori,
pimobendam, spironolattone, ciclosporina,
trilostano, antibiotici vitamina K
2 es: Fenobarbitale e antiepilettici in generale, aceinibitori,
pimobendam, spironolattone, genericamente
“diuretici”, ciclosporina, trilostano, tiamazolo,
cortisonici, antinfiammatori antireumatici
3es: cortisonici, ketamina e stupefacenti in generale,
lidocaina, propofol

___________________________________________________________

Forse forse si smuove qualcosa...


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misssmith
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  Post Inserito 09-12-2015 alle ore 14:03   
Questo il testo dell'interrogazione:

Al Ministro della Salute, Al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei

Premesso che:

- il decreto legislativo 193/2006, successivamente modificato e integrato dal decreto legislativo 24 luglio 2007 n.143, concernente il codice comunitario dei medicinali veterinari, in attuazione della direttiva 2004/28/CE stabilisce l’obbligo per il medico veterinario di prescrizione del farmaco veterinario per tutte le specie animali e qualsiasi patologia da curare;

-tale normativa obbliga quindi il medico veterinario alla prescrizione di farmaci veterinari che, a parità di principio attivo, sono molto più onerosi dei corrispondenti farmaci umani. L’attuale normativa in merito al citato obbligo non prevede distinzione tra animali produttori di alimenti e animali d’affezione;

-la medesima normativa, in considerazione del fatto che il mercato non offre una disponibilità di farmaci veterinari in grado di soddisfare ogni intervento terapeutico, prevede il così detto uso in deroga sotto la diretta responsabilità del medico veterinario che può, in via eccezionale e ove non esistano medicinali veterinari autorizzati per curare una determinata affezione, prescrivere un farmaco ad uso umano al fine di evitare all’animale un evidente stato di sofferenza;

-la FNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici veterinari) nel recente speciale “I costi del farmaco veterinario” articolo della rivista ufficiale Fnovi ed Enpav considera che: “L’elevato prezzo del farmaco veterinario causa una difficoltà di accesso alla terapia, in particolare per le patologie croniche, fino a rendere difficile sostenere il rispetto dello status di essere senziente dell’animale e il rispetto del sentimento della nostra società per gli animali.” Ed inoltre che “L’alto costo dei medicinali veterinari alla vendita al dettaglio è una condizione per cui il medico veterinario si trova in una situazione di difficoltà per poter coniugare l’agire nella legalità con la giusta terapia al paziente.” Si rileva anche che “Oggi la filiera del prezzo del farmaco veterinario, lungo la quale avviene il rincaro, mette a dura prova la possibilità di accesso alle terapie e la volontà di rispetto di legalità del medico veterinario lasciato solo, a valle, a subire gli interessi di una filiera che tuttavia non risponderà, all’utente finale, in termini né di ragioni economiche né emotive delegando a lui di difendere le ragioni di tutti salvo le proprie, quelle del suo paziente e del suo cliente. È necessario individuare una soluzione che consenta un passaggio più diretto che aumenti l’utilizzo del farmaco veterinario anche allo scopo di diminuire il costo di produzione. Il medico veterinario deve poter accedere ad una cessione del farmaco regolamentata in modo da consentire realmente un accesso alle terapie nel rispetto della legalità dell’utilizzo prioritario del farmaco veterinario specifico.
(Fonte 30 giorni: position paper Fnovi http://www.trentagiorni.it/dettaglioArticoli.php…; I costi del farmaco veterinario http://www.trentagiorni.it/dettaglioArticoli.php…)

Considerato che:
-in Italia quattro italiani su 10 vivono con un animale: il 39,4% degli italiani ha almeno un animale in casa. In particolare, il 27,5% ha accolto in casa propria un animale e l’11,9% più di uno. Tra questi il cane è presente nel 53,7%, segue nella lista degli animali preferiti come compagnia domestica il gatto al 45,8%. L’82,8% dei veterinari riscontra spesso una cura adeguata degli animali, il 2,2% sempre, mentre un 14,8% si dimostra più critico rispondendo “raramente”.
La crisi colpisce pesantemente anche i nostri piccoli amici: la larga maggioranza del campione riferisce che i proprietari di animali hanno ridottO le spese veterinarie, per il 52,1% abbastanza, per il 34,7% (oltre un terzo) addirittura molto. Solo il 12,9% parla di una lieve riduzione. Tra le diverse voci relative alle spese veterinarie quelle su cui, secondo i veterinari, sono stati fatti più tagli sono le cure e gli interventi chirurgici costosi (49,3%) e i controlli medici periodici (48%); solo il 2,7% parla dei medicinali.
(dati Eurispes 2014 fonte: http://www.eurispes.eu/…/comunicato-stampa-rapporto-italia-…)

-i proprietari di animali e le associazioni di tutela sono già costretti ad affrontare costi per prodotti per gli animali e per le prestazioni veterinarie gravati dall’Iva al 22%. Non può essere considerato un lusso prendersi cura degli animali negando ad essi questo vero e proprio diritto, senza dimenticare che è un dovere umano, pena il reato di maltrattamento.

L’interrogante richiede se:

-il Ministro della Salute e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei non ritengano opportuno, in considerazione della attuale revisione della normativa Ue in tale ambito, di agire per considerare la terapia farmacologica destinata agli animali d’affezione (come definiti dalla Convenzione per la protezione degli animali da compagnia del CoE di Strasburgo e dall’ Accordo 6 febbraio 2003 tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia di “benessere degli animali da compagnia e pet therapy” recepito con D.P.C.M. 28 febbraio 2003) e agli equidi NON DPA, distinta da quella destinata alle altre specie animali;

-il Ministro della Salute e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei possano considerare la possibilità di utilizzo del farmaco generico utilizzato nella medicina umana, garantendo pari tutela della salute a condizioni economiche più vantaggiose sia per lo Stato sia per le famiglie;

- il Ministro della Salute, tenuto conto della competenza specifica dei singoli Paesi membri in merito a tale aspetto, intenda rendere più agevole la cessione del farmaco da parte dei medici veterinari in modo da consentire, risolvendo il conflitto tra l’acquisto al 10% di Iva e la cessione al 22% sia l’abbattimento dei costi che la corretta terapia, evitando un uso improprio
Del farmaco inutilizzato nonché il suo smaltimento scorretto, particolarmente pericoloso quando trattasi di antimicrobici;

- il Ministro della Salute, per le suddette finalità, intenda consentire ai medici veterinari di acquistare il farmaco veterinario per la propria scorta, oltre che presso i grossisti, anche presso i produttori come avviene per la medicina umana mantenendo un sistema di tracciabilità;

- il Ministro della Salute, in considerazione del fatto che le prestazioni medico veterinarie sono gravate dell’Iva al 22% come se si trattasse di un lusso, non ritenga di dover promuovere interventi atti a prevedere per esse almeno l’Iva al 10% tenuto conto del riconosciuto ruolo sociale degli animali d’ affezione e dell’importanza della salute animale nella tutela della salute pubblica.


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lillina
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  Post Inserito 09-12-2015 alle ore 19:40   
devo leggre con calma


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didi45

Registrato dal: 25-09-2011
| Messaggi : 5461
  Post Inserito 10-12-2015 alle ore 12:52   
Aspettiamo con calma che si degnino di rispondere all'interrogazione parlamentare.
Intanto la camera è in ferie fino al 14 di dicembre.
E ci sono due argomenti vitali da discutere.
La finanziaria e i membri della corte costituzionale.

Sono tutti uguali, lavorar si fa fatica.


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lillina
| CV STAFF

Registrato dal: 15-04-2006
| Messaggi : 51796
  Post Inserito 10-12-2015 alle ore 16:17   
Letto
Che dire ?

Se ne interesseranno ?
Alla interrogazione devono rispondere , IVA nota dolente
Ci si risente fra un annetto ?


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