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   In casa o fuori?
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Inizio discussione    ( Risposte ricevute: 5 )
misssmith
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Registrato dal: 16-05-2008
| Messaggi : 22544
  Post Inserito 05-11-2016 alle ore 17:26   
di GIANMARCO LOMBARDI – Capita, a volte, che le persone che ci fermano per strada per soddisfare qualche loro curiosità – soffre tanto il caldo? Scappa? Come mai non ha gli occhi azzurri? – si interessino anche a dove viviamo…o meglio a dove vive Tomislav, Siberian Husky.
E capita – spesso, invero – che raccapriccino sentendo che viviamo in un appartamento di 40 metri quadrati, in pieno centro e senza giardino, a tal punto che si sentono in dovere di perorare a lungo e con dovizia la causa in questione.
Cosa che una parte mi fa contento, perché preferisco rispondere mille volte alla stessa domanda che non dover subire uno sguardo di condanna inaudita altera parte, ma dall’altra risulta un po’ scocciante.
Certe affermazioni sono delle vere e proprie cartine di tornasole della pochezza del comune senso cinofilo…se mai esiste.
Ma è il padrone innamorato del suo cane a parlare ed a rispondere che “il mio cane sta bene in casa”, o il cinofilo che legge, studia, confronta e cresce?
Ovvero, che motivazioni si celano dietro la decisione di tenere il cane in casa piuttosto che in giardino?

Le risposte non sono né semplici né ovvie.
Una considerazione da cui partire è che gli attuali studi di psicologia canina dimostrano che i cani che vivono isolati in un giardino sono altamente portati a sviluppare seri problemi comportamentali, che possono sfociare in gravi episodi di aggressività nei confronti degli esseri umani.
Ciò è dovuto a due ordini di motivi:

a) i cani sono animali sociali, che non solo ricercano, ma hanno un bisogno vitale di far parte di un branco. In maniera molto simile ai lupi, i cani hanno la necessità di relazionarsi ad un gruppo in maniera completa e totale, sentendo di farne parte 24 ore al giorno, e non solo 4 o 5. Quando si sceglie di avere un cane, si diventa il suo branco, ed è ovvio e naturale che il cane voglia stare con il branco e – ci auguriamo – con il suo capobranco, cioè voi.
Quando un cane non dimostra interesse a stare con voi, non vi considera più capobranco… quindi fate attenzione, quando attraversate il SUO giardino, potrebbe non mancare molto a quando si stuferà delle vostre intrusioni nel SUO territorio, e deciderà di prendere seri provvedimenti in proposito.

b) i cani sono anche – a loro modo – animali “da tana”; nel senso che non solo amano, ma necessitano proprio di un posto tranquillo, calmo e sicuro per dormire, riposarsi e stare tranquilli, proprio come voi.
Chi confina un cane in un giardino per paura che “sporchi, laceri, rompa, e distrugga” è una persona che non dovrebbe possedere un amico a quattrozampe, perché dimostra di non avere la benché minima volontà di relazionarsi con lui.
Ogni cane possiede una meravigliosa attitudine ad imparare le cose, purché gliele si insegni nel modo corretto, e nulla lo rende più felice del compiacere il proprio padrone. Tomislav è stato felicissimo di imparare che il pavimento non si scava, perché sa che al parco può scavare quanto gli pare.
E questo vale per ogni comportamento, avendo sempre bene in mente che quando si chiede…bisogna pur concedere qualcosa da un’altra parte. Ma il succo di questo punto è che un cane che vive in casa è un cane più felice di un suo pari che vive in un giardino, perché gode non solo della sicurezza di una casa, ma anche della vostra compagnia. E voi della sua.

Siccome l’ istinto del vostro cane dice chiaramente che non è una buona cosa essere lasciati da soli ed isolati dal branco, lui può diventare ansioso e stressato.
Mi auguro che nessuno pensi che in giardino il cane “può comunque correre e sfogarsi”… a quanto ne so, siamo solo noi esseri umani ad essere capaci di metterci a correre senza un motivo più che ragionevole.
Di certo, nessun cane passerebbe la giornata correndo in un giardino da solo: semmai, si occuperebbe di scavi, agguati ai passanti, ululati, uggiolamenti vari, per tacere della possibilità che rosicchi i panni stesi o le ortensie od i cavi dell’antenna.
Nel migliore dei casi, i vostri vicini si lamenteranno per il suo continuo abbaiare… e sarete ancora fortunati, perché prima o poi qualcuno suonerà il vostro campanello mostrandovi qualcosa che il vostro cane ha distrutto, e chiedendovene soddisfazione. Per tacere di chi, persona misera, deciderà di porre fine allo scempio – che è responsabilità vostra, e non del vostro cane – con qualche boccone gettato discretamente al di là del vostro cancello.

Inoltre, se per caso avete scelto di avere un cane non tanto per avere un amico ma piuttosto per avere un difensore della casa, considerate che cosa volete difendere: le ortensie ed i cavi della televisione di cui sopra, o voi ed i vostri cari?
Perché, sapete, nel caso in cui il cane viva in giardino, la sua territorialità si esprimerebbe sotto forma di aggressività solo nei confronti di questo, che considera “casa sua”.
Ma la “vostra” casa, ai suoi occhi, non merita di essere difesa: non ci è mai entrato, quando l’ha fatto è stato forse anche sgridato, non ha quindi alcun motivo d’interesse nei suoi confronti.
Ma non solo: anche il più temibile dei cani vale ben poco come deterrente, se l’atto da compiersi è lanciare una polpetta imbottita di sonnifero o di veleno.
Non importa che cane ci fosse in giardino, se casca per terra inerme.
A quel punto, la strada verso casa vostra è piuttosto sgombra di ostacoli…
Invece, il cane in casa non solo è più responsabilizzato, perché si sente parte di un branco da difendere…ma la finestra rotta per gettargli il boccone passepartout la sentireste anche voi, e potreste reagire di conseguenza.
Non solo: il cane in casa è anche più credibile: non ha abbaiato tutto il giorno al gatto del vicino, quindi un suo ringhio di allerta verrebbe senza dubbio preso sul serio, e la sua territorialità si esprimerebbe non come aggressività ma piuttosto come protettività.

Ancora. I cani che vivono all’esterno sono soggetti ad alcune situazioni patologiche piuttosto gravi, a partire dai colpi di calore se non è sempre disponibile un luogo fresco e riparato dove possano ritirarsi.
Inoltre, vivendo all’esterno, sono maggiormente soggetti alle infestazioni di parassiti ed ai morsi degli insetti che – come sapete – possono trasmettere al vostro beniamino malattie come la Leishmaniosi.
Inoltre è statisticamente provato come la vita media dei cani che vivono all’esterno sia più breve di quelli che invece vivono in casa, ciò che risponde anche all’obiezione “Ma i cani hanno sempre vissuto fuori!”.
E’ vero, tradizionalmente il cane ha vissuto quasi sempre in balia delle condizioni meteo più disparate, in ambienti di volta in volta molto umidi, molto caldi o molto freddi. Ci ha vissuto… ma per quanti anni ha vissuto?
Non è detto che ciò che si è sempre fatto sia da farsi ancora.
In questo caso, i dati dimostrano il contrario: sempre che si tenga a godere della compagnia del proprio quadrupede il più a lungo possibile.
Il cane lasciato solo in giardino d’estate avrà una sola preoccupazione: quella di trovare refrigerio dal caldo. D’inverno, in compenso, spenderà molte calorie per scaldarsi e disporrà di meno energie utili alla sopravvivenza.

Insomma, non dico per vezzo mio personale che il cane deve vivere in casa con la famiglia – branco a cui appartiene.
E’ un’affermazione ragionata, ponderata e basata su considerazioni che emergono non solo dall’esperienza dei professionisti dell’educazione cinofila, ma anche da dati statistici inconfutabili.
Infine può darsi il caso di un cane – povero piccolo sfortunato – che ha sempre vissuto in casa e, per qualche motivo, viene relegato, di punto in bianco, in un giardino.
Non riesco ad immaginare una situazione peggiore: se da una parte sono disposto, pure a fatica, ad ammettere che certi cani – forse, e con tutta una serie di cautele – è anche possibile farli vivere fuori, dall’altra non è ammissibile modificare così radicalmente la vita di un cane.
Semplicemente, non lo capirebbe.
Neppure, anzi tantomeno, se fosse una punizione.
Semplicemente perderebbe la fiducia in voi, che fino a ieri eravate il suo branco e oggi lo avete abbandonato, rifiutandolo e rendendolo un paria.
Lui, che vi era così fedele, maturerebbe gelosia, che potrebbe essere un fatto drammatico se l’espulsione fosse dovuta, ad esempio, all’arrivo di un bimbo piccolo o di un altro animale. E seguirebbe l’iter distruttivo ed autodistruttivo descritto sopra: isolamento, stress, aggressività.
Non c’è motivo per confinare fuori un cane che ha sempre vissuto in casa, anzi è la cosa peggiore che si può fare.
Non c’è un motivo di ordine sanitario, poiché se il cane è vaccinato secondo il piano previsto, e segue le profilassi antiparassitarie, è un cane sano.
Ed un cane sano non ha nulla da trasmettere.
Inoltre, se un cane che vive fuori ha un problema, è molto più difficile accorgersene e intervenire tempestivamente.
Un forasacco in un occhio od in un orecchio possono rendere il vostro cane mezzo cieco o mezzo sordo, se non se non ci si rende subito conto del pericolo. E se non si ha il cane sott’occhio, pensare di potersi accorgere per tempo che qualcosa non va è una pura illusione.

Se c’è invece un motivo di ordine pratico, questo può e deve essere affrontato e risolto: perché le buone maniere non sono una scienza infusa, anzi! Quindi le prime cose da fare sono quelle di iscriversi ad un buon corso di educazione cinofila – per inciso, un cane che vive in casa ha una maggior voglia di imparare e di ubbidire al proprio padrone, perché stringe con questi una relazione molto più forte che non se vivesse fuori – e di provvedere a far sfogare il proprio cane con una adeguata attività…che non vuol dire fare quattro passeggiate igieniche da un quarto d’ora ciascuna.
Un’ ora di passeggiata non stanca nessun cane, temo. E se è vero che non tutti possono o vogliono correre con il proprio quattrozampe per svariate ore ogni giorno, ecco che la scelta di frequentare un campo risulta ancora più opportuna, perchè si impara ad impegnare il cane “di testa”… 15 minuti di esercizi sono più faticosi, per lui, di un’ora di passeggiata. Provare per credere.

Mentre insegnate al vostro cane a diventare un impeccabile cane di casa, utilizzate una stanza che avrete reso a prova di cane, o un kennel quando non siete in casa anche voi.
Lasciategli qualcosa che lo distragga e lo aiuti a trascorrere il tempo in solitudine senza pericoli per se e per le cose di casa.
Naturalmente, il kennel deve essere vissuto dal cane positivamente: ovvero non mettete mai il cane in kennel come punizione, ma fate passare il messaggio che nel kennel avvengono solo cose positive, come giocare, fare la pappa, essere coccolato.
E che dopo essere stati nel kennel si va – adesso si! – in giardino a giocare a palla oppure fuori per una bella passeggiata.


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L'articolo è stato pubblicato su tipresentoilcane.com e ho voluto copiarlo qui perché secondo me è ottimo in quanto tocca ogni punto d'interesse. Spero venga letto da molti e che inviti tutti alla riflessione!



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lillina
| CV STAFF

Registrato dal: 15-04-2006
| Messaggi : 51796
  Post Inserito 05-11-2016 alle ore 17:55   
letto
grazie


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danimici15

Registrato dal: 10-04-2012
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  Post Inserito 06-11-2016 alle ore 00:52   
Bellissimo articolo, intelligente mi è piaciuto tantissimo anche se non ho cani, spiega molto bene quello che non si dovrebbe fare con il proprio cane lasciato solo in giardino magari alle intemperie, diventerebbe pericoloso anche per qualche componente della famiglia che non sia il proprio capobranco. Spiega chiaramente quali sono le poche cose di cui il proprio cane ha assoluto bisogno.


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Annas
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Registrato dal: 20-02-2009
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  Post Inserito 07-11-2016 alle ore 23:04   
Io lo publicherei come risposta ogni volta che arriva l'imbecille di turno a scrivere che lascia il cane in giardino perchè sta meglio ecc. ecc.


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danimici15

Registrato dal: 10-04-2012
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  Post Inserito 11-11-2016 alle ore 03:24   
Molto ma molto d'accordo con Annas, purtroppo sono moltissimi quelli che pensano ancora che il proprio cane debba stare là fuori magari dentro ad una misera cuccetta che se in una notte di pioggia torrenziale mettesse il naso fuori di un cm. si bagnerebbe tutto, poverino ! Mentre i suoi padroncini sono belli al calduccio dentro casa che si fanno le coccole...e lui no !!!! Lui deve stare al freddo e al gelo come Gesù bambino !!! Scendi tu dalle stelle padroncino scellerato !!!!


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lillina
| CV STAFF

Registrato dal: 15-04-2006
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  Post Inserito 29-11-2016 alle ore 09:50   
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