› Forum › La salute del gatto › AIUTO! Micio Rocher positivo FELV
Questo argomento contiene 9 risposte, ha 3 partecipanti, ed è stato aggiornato da Paolo561 1 anno, 10 mesi fa.
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23/01/2023 alle 12:24 #22567
Salve a tutti,
Complimenti per il sito di grande aiuto.
Purtroppo il mio primo post riguarda il mio micio Rocher (come i cioccolatini) al quale è stata diagnosticata la FELV il 6 dicembre scorso.
Vivo in collina fuori città e quindi i gatti vivono fuori/dentro casa (gattaiola) in perfetta armonia con i tre cani anch’essi liberi di entrare/uscire.
Rocher era (prima della malattia) un bel micione rosso (intero) dal pelo lungo di circa 2 anni. L’ho cresciuto da appena nato. Pacioccone e affettuoso come pochi. Ha iniziato a dimagrire e ho pensato fosse “fisiologico” com’era già successo. Poi ho iniziato a preoccuparmi sentendo che aveva la febbre e respirava più veloce. Inoltre beveva molto.
L’ho portato di corsa dal Vet che ha disposto le analisi e prescritto iniezioni antibiotico.
Le analisi presentavano una forte anemia e positività al test FELV. Quindi sono tornato a visita e prescritta terapia antibiotico (doxiciclina) e cortisone (prednisone) per 10gg. (N.B. a giudizio di un altro Vet dello stesso centro le analisi erano sbagliate (globuli rossi 0,3 (!!) – campione emolitico) e andavano rifatte da un Lab esterno.
Dalla disperazione mi sono messo a leggere migliaia di pagine sul web, forum e linee guida. Mi pare di aver capito che è possibile il gatto reagisca e l’infezione dal retrovirus (FELV) possa evolvere in una forma regressiva anziché persistente (quella che porta inevitabilmente alla morte). Anche per logica DEVE essere così, altrimenti i gatti si sarebbero estinti e.. il virus anche..
Smesso il cortisone dopo 4gg, su mia iniziativa ho iniziato a dargli degli integratori 2 volte al dì: in un po’ di panna mischiavo pasta con Taurina, pasta con Vitamine “booster”, mezza bustina di Lattoferrina 200. Inoltre carne cruda a volontà. Il micio ha iniziato a riprendersi e ingrassare. Purtroppo anche ad uscire perché non ho modo di separarlo (dovrei chiuderlo in gabbia).
Preso dall’entusiasmo dovuto all’evidente miglioramento, martedì 17 gennaio ho aggiunto al miscuglio mezza compressa di Stargate e mezza compressa di Lisina 2000 (2 volte al dì). Dopo qualche giorno Rocher ha iniziato a stare di nuovo male e allora gli ho ricominciato a dare l’antibiotico (e smesso l’intruglio). Sabato mattina (21 gennaio) l’ho portato da un altro Vet.
Febbre, respiro veloce (ma a bocca chiusa) e debolezza (barcollava). Analisi che allego (dopo 3gg. di antibiotico).
Terapia: alla visita una iniezione di un farmaco (non saprei) per abbassare la febbre e per 10gg il solito antibiotico con aggiunta di una pasta (Visvit). Se peggiora ricoverarlo in una clinica (sic!).
Ieri sera (22 gennaio) mi sembrava stesse male e ripreso il cortisone. Oggi un po’ meglio. Mangia con passione (anche fegato e carne cruda), fa i sui bisogni regolare. Secondo il Vet non c’è più nulla da fare (ormai è nella fase “persistente”).
Detto ciò, so benissimo che molto probabilmente prima o poi dovrò aspettarmi il peggio. Spero in ogni caso Rocher possa ritornare per miracolo in quella piccola percentuale che regredisce dalla malattia. Leggo di trasfusioni, interferone, antivirali ecc. ma niente di perfettamente chiaro e certo.. consigli?
Grazie a tutti per la preziosa e cortese attenzione.
ANALISI Rocher 21.01.2023:
Glicemia: 99
Azotemia: 69
Creatinina: 1,44
Colesterolo: 199
Trigliceridi: 77
Sodio: 148
Potassio: 4.36
r. Sodio/Potassio: 33.94
Fosforo: 5.51
Calcio: 9.67
Fosfatasi Alc. IFCC: 19
GOT: 62 * (17-58)
GPT: 120 * (27-101)
yGT: 10
Bilirub. Tot: 0.38
Amilasi: 755
Aspetto del siero: limpido
RBC (milioni/mL): 1.89 * (5-10)
Hgb (g/dL): 3.6 * (8.0-15.0)
HCT (%): 11.6 * (24.0-45.0)
MCV (fL): 61 * (39.0-55.0)
MCH (pg): 19 * (12.5-17.5)
MCHC (g/dL): 31
RDWc (%): 17.9
Reticolociti (%): 3.69 (g/dL) *
Reticolociti (K/mL): 69.74 *
WBC (migliaia/mL): 4.98 * (5.5-19.5)
LYM (10*3/mL): 1.89
MON (10*3/mL): 0.26
NEU (10*3/mL): 2.65
EOS (10*3/mL): 0.13
BAS (10*3/mL): 0.04
LY (%): 37.9
MO (%): 5.3
NE (%): 53.2
EO (%): 2.7
BA (%): 0.9
Neu. bandati: 38
Neu.segmentati: 2611
PLT (10*3/mL): 24 * (100-800)
PCT (%): 0.03
MPV (fL): 15.3
PDWc (%): 32.9
Frazioni Proteine Val. Rif. Valori% Val Rif %
Albumina 2.61 (2.1-4.2) 41.23 (37-52)
Alfa1 0.27 (0.1-0.3) 4.33 (1-4)
Alfa2 1.23 (0.4-1.2) 19.37 (7-15)
Beta1 1.31 (0.4-0.9) 20.64 (3-11)
Beta2 0.52 (0.5-1.0) 8.22 (4-12)
Gamma 0.39 (0.5-1.5) 6.21 (9-19)
Analisi Valori Un. Mis.
Proteine 6.33 gr./dL
Albumine 2.61 gr./dL
Globuline 3.72 gr./dL
Alb./Glob. 0.70
23/01/2023 alle 15:43 #22578Ciao, ti metto un link dove puoi trovare anche dei rimedhttps://elicats.it/felv-fiv-terapie-naturali-a-confronto/i.
23/01/2023 alle 18:31 #22579Grazie Titti!
24/01/2023 alle 9:16 #22586IMPORTANTISSIMO STUDIO SU POSSIBILE SOLUZIONE FELV
Valori non rilevabili di DNA pro-virale e RNA virale dopo l’uso di raltegravir in due gatti con infezione da virus della leucemia: case report
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36324639/
ABSTRACT
“L’infezione da virus della leucemia felina (FeLV) è stata scoperta oltre 50 anni fa; tuttavia, i gravi cambiamenti clinici associati all’infezione da FeLV hanno ancora una grande importanza nella diagnosi, nella prevenzione e nella gestione clinica dei pazienti sintomatici. L’infezione progressiva da FeLV porta a una riduzione dell’aspettativa di vita e della qualità della vita del paziente. Questo rapporto descrive l’uso di un inibitore dell’integrasi antiretrovirale, raltegravir, in due gatti con infezione naturale da FeLV. Raltegravir è stato somministrato per via orale alla dose di 40 mg/gatto ogni 12 ore in entrambi i casi. Nel primo caso, 13 settimane dopo l’inizio del raltegravir, i carichi di RNA non erano rilevabili, mentre i carichi di DNA provirale erano ancora rilevabili. Nel secondo caso, i carichi di DNA provirale non erano rilevabili dopo 32 settimane di trattamento, mentre i carichi di RNA non erano rilevabili durante il trattamento. Non sono stati rilevati effetti avversi o anomalie nei test di laboratorio con l’uso di raltegravir in entrambi i pazienti. I pazienti sono attualmente clinicamente sani, stanno ancora ricevendo il farmaco e sono sotto stretta osservazione. A nostra conoscenza, questo è il primo rapporto che descrive l’uso di raltegravir in gatti FeLV-positivi con infezione naturale e i suoi effetti sulla carica virale circolante. Inoltre, i pazienti qui descritti sono stati seguiti per un periodo più lungo rispetto a quelli dei casi precedentemente riportati.
Conclusioni
Raltegravir, somministrato alla dose di 40 mg/gatto PO BID, è riuscito a ridurre la carica virale a livelli non rilevabili in due gatti con infezione naturale da FeLV. Questi risultati suggeriscono la necessità di studi più controllati per valutare l’efficacia di questo farmaco in una popolazione più ampia di gatti FeLV-positivi e per valutare la terapia antiretrovirale per migliorare la prognosi dei pazienti.”24/01/2023 alle 10:25 #22597L carne cruda non è una soluzione adeguata in quanto senza la cottura può essere contaminata da batteri nocivi e creare guai anche molto seri.
Anche dare solo carne cotta non va bene perché i gatti hanno bisogno di pasti bilanciati affinché abbiano tutti i nutrienti necessari e alle giuste quantità.
La panna non va bene perché è dolce.
“Leggo di trasfusioni, interferone, antivirali ecc. ma niente di perfettamente chiaro e certo.. consigli?” Vale il consiglio che ti ho fornito nell’altra discussione.
Quanto peso adesso il gatto? E’ molto magro?
24/01/2023 alle 12:35 #22605Gli sto dando anche il fegato “scottato” in padella a causa della forte anemia oltre ovviamente al solito umido e crocche (di cui sono dipendenti).
Rocher pesa 4,7 kg ma è la metà di prima: uno scheletrino 🙁
29/01/2023 alle 8:09 #22656Rifacendomi a quanto pubblicato con le linee guida fiv/felv (più avanti riportate), all’esito delle analisi del sangue di Rocher che ho trascritto nel presente appello di aiuto, nessuno sa fornirmi chiarimenti nel merito?!
«L’anemia nei gatti infetti da FeLV può essere dovuto a varie cause tra cui quella diretta dell’effetto del virus sul midollo osseo (anemia non rigenerativa), infezioni secondarie (p. es., infezioni da specie Mycoplasma) e altri meccanismi. Un tentativo dovrebbe sempre essere fatto per identificare e trattare le cause sottostanti, in particolare per l’anemia rigenerativa.»
29/01/2023 alle 23:42 #22657Il veterinario è riuscito a darti una spiegazione sul perché diversi valori sono alterati? Colpa della Felv?
30/01/2023 alle 7:04 #22660E’ quello che vorrei sapere. Fino ad ora 4 veterinari hanno attribuito l’anemia alla FELV ma nessuno ha saputo dirmi QUALE tipo di anemia e COME curarla. Tutti hanno proposto cortisone (prednisone) e non altro. avendo fatto presente che secondo le linee guida il cortisone è fortemente sconsigliato, allora niente. Ovvero pasta VISVIT o Vitamina B12
30/01/2023 alle 7:40 #22661“I corticosteroidi ad alto dosaggio o altri farmaci immunosoppressivi
o mielosoppressivi devono essere evitati.” Linee guida European ABCD -
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