Gattina Sterilizzata

Forum La salute del gatto Gattina Sterilizzata

Questo argomento contiene 2 risposte, ha 3 partecipanti, ed è stato aggiornato da  JaKi 4 anni, 6 mesi fa.

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  • #3940

    Emanuel
    Partecipante

    Buongiorno,

     

    mi chiamo Emanuel e sono il babbo di una bellissima gattina di nome Moonlight.

    Lei è un piccolo gatto comune (con un aspetto tendente alle fattezze feline orientali) di 8 mesi dal peso di 2,5kg.

    Come avrete intuito dalla premessa, Moonlight è una femminuccia.

    Avendola adottata tramite una associazione del mio ridente paese, fra le condizioni basilari dell’adozione rientrava quella concernente la sterilizzazione della piccola.

    Armato di un discreto coraggio del tutto di facciata quindi, giunto il fatidico giorno ed accompagnato dalla mia fidanzata mi sono recato presso l’ambulatorio selezionato per la procedura di sterilizzazione.

    Non c’è bisogno che stia a descrivervi la mia estrema ansia e le paure che questa situazione mi ha rapidamente infuso (senza contare che, per quanto apparentemente impossibile, la mia ragazza fosse ancora più impaurita di me e non potessimo vicendevolmente contare sul supporto del partner) perché sono certo che tutti gli utenti di questo Forum che abbiano sottoposto il proprio cucciolotto a questo intervento chirurgico (per quanto rappresenti operazione ormai di routine) abbiano vissuto, vivano e continueranno a farlo anche dopo una cinquantina di mici sterilizzati in un temporaneo stato d’animo d’impotenza e speranza che definire preponderante sarebbe poco.

    Alle 8:30 del mattino di martedì 19 maggio 2020 ci presentiamo con il nostro trasportino e, soprattutto, la nostra figlioccia Moonlight presso il competentissimo veterinario consigliatoci anche dall’associazione.

    Abbandoniamo nostro malgrado (vista anche la contestualizzazione da Covid19) la nostra amata micina al suo destino e, dopo 4 ore di ansia ed apparentemente infinita attesa riceviamo la splendida notizia:

    “Moonlight sta bene, è andato tutto benissimo e si sta svegliando proprio ora. Se volete potete venire tranquillamente a prenderla.”

    Chiaramente ci fiondiamo in macchina ed andiamo a recuperare la piccolina che, per nostra scelta e su suggerimento di diverse persone che hanno percorso la nostra stessa strada prima di noi, ha subito un’ovariectomia con punti di sutura interni riassorbibili.

    L’operazione è stata un successo, quindi rincasiamo con una vitalità ed un buonissimo umore ritrovati (ed una confezione di antibiotico Clavaseptin da somministrare nella dose di due pastiglie al giorno, una al mattino ed una la sera, a distanza di 12 ore l’una dall’altra per contrastare eventuali e possibili infezioni).

    Premesso che la piccola non abbandona mai l’ambiente domestico e convive con una sorella di 9 anni, optiamo per la disposizione della nostra camera da letto come stanza di degenza.

    La mia ragazza (per quanto a mio modo di vedere non fosse assolutamente necessario) ha deciso di pulire e disinfettare ogni superficie della camera nel periodo in cui avveniva l’operazione della piccola (probabile necessitasse di stemperare la tensione in qualche disperato modo) quindi, una volta raggiunta la destinazione alloggiativa temporanea abbiamo deciso di liberare Moonlight.

    Apriamo il trasportino e, pur barcollando quasi fosse in preda ad una più che molesta ubriacatura da Vodka sotto il nostro attentissimo sguardo: Moon è sbucata dal suo monolocale di plastica ed ha immediatamente vomitato.

    La seconda esigenza della gattina è stata quella di raggiungere la lettiera ed inaugurare la sabbietta (ovviamente nuova) urinando.

    Consci del fatto che non avesse mangiato nelle 12 ore precedenti l’intervento e che fosse reduce da una lunghissima settimana di “calore” nella quale aveva toccato il cibo con ben poco interesse non abbiamo ovviamente riscontrato quale una stranezza il fatto che non defecasse.

    Dopo alcune ore che la gatta ha passato recuperando abbastanza rapidamente senso motorio e curiosità abbiamo deciso, dopo l’approvazione del veterinario, di darle un quarto di cibo in umido “N&D Prime al pollo e melagranata” di una scatoletta contenente 80g di pappa.

    Inutile dire che, pur con tempi abbastanza dilatati rispetto alla norma, abbia mangiato tutto quanto. Erano trascorse circa 8 ore dal momento in cui l’abbiamo recuperata dal veterinario.

    La notte, tanta nanna regolare.

    La mattina seguente Moonlight si risveglia con tutto un altro spirito, nonostante desse segni di risveglio sensoriale anche e già a poche ore dall’intervento: accende la modalità IPERATTIVA.

    Si sveglia e ci sveglia. Chiede palesemente la pappa. L’accontentiamo con 40g di cibo umido (lo stesso della sera prima) e procediamo con la somministrazione della prima dose di antibiotico tramite rancio.

    Mangia tutto, seppur a rate, ed inizia a giocare e saltellare. Si. Saltellare. E qui inizia il nostro incubo in quanto il veterinario si è raccomandato di fare in modo che non saltasse. Abbiamo quindi istituito una sorta di regno del terrore e le abbiamo proibito di compiere balzi più alti di una trentina di centimetri e (altro prezioso consiglio) di leccarsi la ferita.

    Per le prime ore la prima operazione ci è riuscita con un certo successo, la seconda con altrettanto (seppure la furbetta cercasse ogni piccolo anfratto o angolo per tentare di lavarsi la ferita).

    La situazione è diventata ingestibile nel momento in cui la piccola ha deciso di saltare sul calorifero in un balzo solo costringendoci a relegarla ancora per qualche tempo nel monolocale plastificato (trasportino).

    Abbiamo liberato la BESTIA e la sua iperattività sembra non trovare inibizioni, ad un certo punto ci limitiamo solamente ad impedirle dei salti troppo elevati rassegnandoci all’idea che monti sopra il letto e sopra i comodini con una naturalezza disarmante.

    Ancora pipì.

    Più di una volta al giorno, e la giornata scorre serena fra qualche intimazione a smettere di leccare la ferita e l’imposizione forzata di quota 50 (centimetri di balzo).

    Il mattino seguente, dopo la dose della sera precedente, la piccola si gode ancora la sua bella pastiglia di antibiotico senza grossi problemi.

    Ha gli occhi vispi.
    Scattanti.
    Predatori.

    Gioca coi propri topolini finti sparsi per la camera, con i lacci delle scarpe, fa persino amicizia con una lucertola che scorge e passa a rimirare per ore oltre la zanzariera della porta finestra.

    Ma è giovedì, e la nostra Moonlight non ha ancora defecato nonostante le due confezione da 80g di cibo umido che ha mangiato (ok, facciamo 60g, gli altri 20g per la sorellona che ancora non l’ha potuta riabbracciare).

    Abbiamo quindi deciso di passare al suo adorato cibo secco sperando che la stitichezza attuale sia causata da una scarsa alimentazione e che non sia in corso una sorta di blocco intestinale che ci costringa a riportarla dal veterinario (che abbiamo comunque già ricontattato e che ci ha invitato, qualora la situazione domattina non sia cambiata, a riportare la piccola da lui).

    Ora, la ferita è costantemente sotto la lente d’ingrandimento delle nostre attenzioni ed oltre ad essere davvero molto piccola non presenta alcuna irritazione od alcun arrossamento.

    Però siamo preoccupati.

    A qualcuno di voi è capitato qualcosa di simile?
    Se si, la cosa si è risolta o avete dovuto riportare il micio dal veterinario?
    Abbiamo fatto bene a fare in modo che la piccola tornasse alle crocchette che abitualmente mangia rispetto all’umido? Che rischi potrebbe correre la nostra piccolina?

    #3941
    Andromacha
    Andromacha
    Moderatore

    No, onestamente non mi è capitato che non andasse in bagno per defecare per due giorni. Conosco bene la sensazione di impotenza… quando abbiamo riportato a casa la nostra Luna, lei era completamente strafatta e continuava a barcollare e a cadere. All’epoca io avevo 24 anni e lei era la mia prima gatta femmina. Mi ricordo la scena di me per terra vicino a lei che era in quello stato che piangendo dicevo a mio marito “cosa le abbiamo fatto”. Ma con il senno di poi, tutto è passato ovviamente. Per lei abbiamo dovuto usare il collare elisabetta perchè continuava a cercare di togliersi i punti.

    Rispetto a quando il veterinario ha dovuto sedarla per pulirle i denti e quindi io poi sono stata lì con lei per il risveglio accarezzandola (vedendo la gatta con gli occhi aperti sbarrati e il musetto tutto bagnato), ti giuro che la sterilizzazione è stata una passeggiata.

    Dette tutte queste premesse, forse darle il secco non è stata un’ottima idea perchè se già non va di corpo, darle qualcosa che asciuga e rende le feci più dure forse non è il massimo. Se non si risolve spontaneamente, domani portala dal veterinario, ma comunque se lei è vispa è attiva, cerca di stare tranquillo. Potrebbe anche essere che il fatto di non mangiare le abbia un po’ alterato il metabolismo. Se la gatta fosse stata moscia, a nascondersi ecc. allora quello poteva essere un segnale allarmante.

    Stai sereno, domani alla peggio vai dal veterinario… poi facci sapere!

    Un abbraccio!

    #3947

    JaKi
    Partecipante

    Il mio gatto a volte è stitico e non riesce ad andare in bagno perchè si forma un tappo di peli che loro ingeriscono. Risolvo tutto con un pò di olio d’ oliva che metto con un cotton fioc nel popi ( non in profondità eh)  e un pò di latte da bere (pochissimo un tappo di bottiglia senò gli causi l’ effetto opposto).

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