› Forum › La salute del gatto › Diagnosi di Felv.
Questo argomento contiene 1 risposta, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da Andromacha 4 anni, 6 mesi fa.
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18/05/2020 alle 15:23 #3933
Ciao a tutti.
Mi chiamo Alfonso e sono il padroncino di un bellissimo gattino razza British Shorthair Di tre mesetti arrivato a casa poche settimane fa ❤️
Oggi vi scrivo in quanto avrei bisogno di chiedervi un parere/consiglio riguardo a una diagnosi di felv che è stata fatta al mio piccolo settimana scorsa, poi (parrebbe) smentita dagli esami fatti fare dall’allevatrice dalla quale ho preso il micio.
Sostanzialmente succede questo. Fiocco arriva a casa a fine aprile. É un micio molto vivace, mangia, fa i suoi bisognini tranquillamente, è molto vispo, si relazione bene con tutti noi che siamo la sua nuova famiglia.
Premessa: con documenti alla mano, mamma negativa fiv e felv.
Papà negativo fiv, felv e nefropatia policistica.
Vero anche, tuttavia (e lo devo ammettere), il micio è vaccinato alla trivalente ma senza il richiamo che dovrò fare proprio domani.
Il gatto quindi è tranquillo e sereno, fino a che…ormai una decina fi giorni fa…a pochi dall’arrivo a casa nostra… Ha un episodio un po’ strano. Mi sembra letargico. Non risponde ai giochi. Se mi avvicinavo per accarezzarlo miagolava e si girava di spalle, come se avesse male.
Preoccupatissimo, in piena sera tarda, lo porto in clinica veterinaria.
Gli fanno una prima visita. Mi dicono che ha qualche linea di febbre (39.2) e che ha un po’ di aria nel pancino.
Ci dimettono dopo una punturina di non so cosa (forse Buscopan) per alleviare i dolori.
Torniamo a casa, ma la situazione non cambia. Anzi, lo vedo molto giù, continua ad essere letargico e noto che mentre dorme il respiro è molto accelerato e strani tremolii.
Preoccupatissimo, mi scaravento nuovamente in clinica dove me lo ricoverano.
Nella notte fanno un antibiotico. Giorno dopo mi dicono che il micio torna vispo, tranquillo, che fa i suoi bisognini tranquillamente ma che la febbre c’è ancora.
Mi chiedono di lasciarlo in clinica sotto osservazione e nel frattempo gli fanno esami feci.
Mi dicono di aver trovato vermetti nel pancino (cosa strana, poiché da libretto dato dall’allevamento la sverminazione era stata fatta regolarmente datata giorno 30/03 con drontal).
Mi chiedono di testare il micino per fiv/felv.
Risultato ??… Felv positivo.
Chiamo immediatamente l’allevamento che mi dice che la cosa è impossibile, perché loro i gatti li danno sempre via controllati e tutto e che quindi una cosa del genere era impossibile.
L’allevamento mi chiede allora di lasciare il numero della clinica per capirci meglio.
Lascio il numero.
Poco dopo l allevamento mi richiama, dicendomi di aver parlato con la clinica e dicendomi di tranquillizzarmi perché il test fatto dalla clinica (uno di quelli rapidi ambulatoriali, un test snap) nei cuccioli sotto i 6/7 mesi non è attendibile.
Decidiamo di farlo testare tramite il veterinario sul quale si appoggia l’allevamento.
Acconsento.
Nel frattempo vado a prendere il gatto in clinica e i veterinari della clinica mi dice che ‘sto Benedetto test è poco attendibile solo in caso di negatività, ma se il gatto risulta positivo è altamente attendibile.
Porto a casa il gatto e faccio quello che mi dice di fare l’allevamento.
Qualche giorno fa abbiamo avuto i risultati del test fatto dall’allevamento e il risultato è NEGATIVO sia per fiv che per felv.
Però non capisco…. Il referto è un referto di un test IDEXX ELISA, fatto in laboratorio IDEXX a Milano tramite trasferimento di campione di sangue dopo prelievo, che comunque mi pare sia esattamente il test veloce…. Ovvero coinciderebbe con quello fatto dalla clinica…. ????….
Ora… Dov’è la verità ???
Il gatto comunque è a casa con me, è bello vispo, mangia, cresce, fa un sacco di fusa, è meraviglioso…. Non lo porterei mai indietro e mai lo abbandonerei….però vorrei capirci chiaro.
Qualcuno di voi riuscirebbe gentilmente a darmi qualche delucidazioni ??
Grazie mille, e grazie ancora per avermi accettato nel gruppo.19/05/2020 alle 11:50 #3936Io quello che so è che sotto i 6-7 mesi quei test non sono affidabili. In effetti tutti i gatti che ho avuto io hanno fatto il test verso gli 8-10 mesi, in concomitanza con la castrazione/sterilizzazione.
Io ti consiglio di fare il test intorno all’anno di età, così almeno hai la certezza. Anche se, effettivamente solitamente si parla di falsi negativi più che di falsi positivi, in quanto il test ELISA praticamente fa in modo che le proteine virali vadano a legarsi al relativo enzima… quindi se non è presente il virus, non compare nulla perchè non c’è nulla a cui legarsi, mentre se il virus è presente ha modo di legarsi e compare la striscia (questo detto molto in soldoni e con scarsa proprietà di linguaggio, perchè non sono nè medico, nè veterinario, nè microbiologo ecc). Tuttavia, potrebbe essere possibile che non venga ancora rilevato nei cuccioli ed è per questo che si parla di falsi negativi.
Se fosse il mio gatto, aspetterei e poi rifarei il test. Non perchè lo vorrei dare via se fosse malato, ma perchè ovviamente è giusto saperlo. Lo devi sapere, in primis per essere tu più preparato e attento nel notare eventualmente qualche piccolo cambiamento di salute per il quale è necessario intervenire subito, ed anche eventualmente per evitare di portare in casa altri gatti, a meno che tu non abbia la certezza che siano anche loro FELV+; diversamente condanneresti un gatto sano alla malattia, in quanto la FELV è altamente trasmissibile (a differenza della FIV per la quale sono necessari dei morsi profondi).
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