› Forum › La salute del gatto › Gattina di 8 giorni morta. Causa sconosciuta. Sono a pezzi.
Questo argomento contiene 2 risposte, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da alexm 3 anni, 9 mesi fa.
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02/02/2021 alle 22:17 #4489
Salve a tutti,
sono nuova di qui. Non ho mai scritto in un forum e non so se questo possa aiutarmi a superare il trauma di qualche giorno fa. Mi chiamo Alessia, e sono la padrona di Ivy, una bellissima Scottish Fold di un anno e 4 mesi. Ivy ha dato alla luce 4 adorabili cuccioli 11 giorni fa. Ho assistito io al parto, l’ho aiutata a pulirli e a recidere il cordone, dato che la vedevo un po’ in difficoltà. Ha scelto lei di venire a partorire sul letto tra me ed il mio compagno, essendo che ha un forte legame con entrambi e sapeva l’avremmo aiutata. I 4 piccoli sono nati tutti sani e belli e vispi. Per i primi 7 giorni li ho accuditi, ho aiutato Ivy ad allattarli e ho passato notti insonni dato che lei, un po’ confusa -forse essendo la prima esperienza da mamma- ogni tanto li afferrava in modo strano (non dalla collottola) stringendi forte, rischiando spesso di far loro male. È una brava mamma, so che non farebbe mai del male sì suoi piccoli, che allatta, pulisce ed accudisce con amore. L’ottavo giorno, dacché la sera prima i piccoli fossero tutti allegri e vispi, mi sono svegliata e ho trovato una cucciolotta (l’unica a cui non ancora cadeva il cordone ombelicale) con un piccolo ascesso a livello dell’attaccatura del cordone, ed in visibile calo fisiologico rispetto agli altri. Preoccupata, la porto subito in clinica, dove mi rassicurano che fosse solo una piccola infezione locale, è che sarebbe bastato un po’ di antisettico applicato qualche volta al giorno finché il cordone non si sarebbe staccato. Torno a casa perplessa. Dopo qualche ora noto che la piccola continua a non voler mangiare, non si attacca alla tetta ed è mogia, in visibile calo ponderale. Chiamo in clinica che mi dicono di provare al alimentarla io. Lo faccio, niente. Rifiuta tutto e non reagisce: è mogia e a malapena si muove. Poco prima di cena, in lacrime, la prendo, la metto di nuovo nel trasportino riscaldato e la riporto in clinica. I ragazzi ancora non reputano che vi sia la necessità di un antibiotico, dicendo che nonostante fosse mogia, non vi fosse evidente segno di infezione. La sua temperatura era normale e comunque la micetta urlava se manipolata. Torno a casa, ancora più afflitta. In poche ore la situazione precipita. La piccola continua a non mangiare, non reagire, rifiutare il latte che le do io, ed inizia a respirare male, come se avesse il nasino tappato. Quando la riporto in clinica, alle 3 di notte, è molto dimagrita e respira male, con un rumore evidente ad ogni espirazione. Solo allora i ragazzi le somministrano l’antibiotico, uno shot di cortisone e trovano la sua temperatura che supera i 40 gradi. Le facciamo una lastra, che esclude una polmonite ab ingestis (secondo il veterinario che la sta visitando), anche se vedo che il polmone sinistro sia un po’ opaco e l’intestino gonfio d’aria. Mi rimandano a casa dicendo di monitorarla, provare ad alimentarla con delicatezza e darle del millicon gas la mattina dopo. La gattina muore un’ora dopo a casa, nella mia mano, per visibile insufficienza respiratoria. Infatti, quello che sembrava il rumore di un nasino tappato si accentua. La micia comincia prima a respirare dalla bocca, poi a boccheggiare visibilmente e nei suoi ultimi istante prende una grande boccata d’aria con la bocca al minuto, così per 4/5 minuti. Sono DEVASTATA da sabato scorso, ho pianto tutta la notte. La mattina dopo l’ho seppellita in un bel giardino ma sono 4 giorni che non mi do pace. Piango ogni ora e non accetto la cosa. So che dovrei concentrarmi sui tre piccolini rimasti e la mia gatta, e li amo. Ma ogni volta che li guardo mi si spezza il cuore, al pensiero di quella piccola crocchetta che mi ha lasciata. Non mi do pace, mi tormento, ho paura sia stata colpa mia o abbia sbagliato qualcosa. Ho paura che se le avessero subito fatto la puntura di antibiotico, forse avrebbe avuto una speranza in più. Sto malissimo e non riesco a superare la perdita. I miei gatti sono come figli per me, e mi sento come se mi avessero ammazzato una bimba. Qualcuno ha qualche consiglio per lenire il mio dolore?
grazie,
alessia
04/02/2021 alle 12:36 #4492Ciao mi dispiace tanto. ma la mamma l’allattava o la lasciava in disparte,. quando sono piccoli sono delicati,. la mamma capisce quando qualche gattino ha problemi e a volte li lascia in disparte è la legge della natura. tu non potevi fare di piu di quanto hai fatto. forse aveva qualcosa di genetico e non è concentrati sulla mamma e i piccoli rimasti non copevolizzarti i gatti risentono del nostro malessere e non va bene
04/02/2021 alle 18:31 #4495Si. La amava esattamente come tutti gli altri cuccioli. Anzi, ha cercato di stimolare la cucciola fino alla fine, leccandola, facendole le fusa e portandola altrove per allattare solo lei. Infatti non comprendo…. fino alla sera prima stava bene, o per lo meno così sembrava. Ci ha atterriti tutti. Anche mamma gatta è stata male.
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