› Forum › La salute del gatto › problema comportamentale, aggressività, maschi dominanti
Questo argomento contiene 5 risposte, ha 4 partecipanti, ed è stato aggiornato da danimici 3 anni, 6 mesi fa.
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10/05/2021 alle 16:53 #18828
Buongiorno a tutti, mi piacerebbe confrontarmi con voi su questa allucinante esperienza che sto vivendo. Alla fine credo di scrivere non per avere consigli ma per un po’ di conforto. La vicenda è un po’ lunga, scusatemi.
Nella mia casa al mare si è formata una colonia, ho sterilizzato tutti e affidato i piccoli, ma i più malconci, isterici, con il carattere demmerda, o semplicemente banali, mi sono rimasti sul groppone.
6 anni fa io vivevo in una casa con 5 gatti, mia madre in un’altra con 8..
Improvvisamente mia madre muore. Io mi trasferisco da lei, 200 mt con terrazzo, e unisco i due gruppi pur di tenerli tutti con me. Nello stesso anno mi resta una gattina di una cucciolata, quindi i gatti diventano 14.
PATATRAC. Scoppia la guerra.
Le due pietre dello scandalo si chiamano ciro e cirillo, anche detti killer o criminali. Trovati nell’annata 2013 con altri 12 cuccioli, ho sterilizzato le mamme e sistemati gli altri. Loro non li ha voluti nessuno e me li sono tenuti. Sono gatti di grande personalità, dal carattere dominante e fortemente territoriali. Con me sono di una dolcezza estrema, molto cozze, dittatoriali. Hanno sempre bullizzato un po’ tutti, ma con due femmine di mia madre, cecilia e alice, è scoppiata una guerra aperta che perdura da 6 anni.
Al momento della morte di mia madre sono stata molto criticata per la mia scelta un po’ da tutti, ma nessun amico, cugino o zio si è degnato di dirmi “vabbe ti dò una mano e me ne prendo un paio”. Sono la cugina/amica/nipote sciroccata, zitella e con tanti gatti. Insomma la tipica donna un po’ frustrata e con nessun interesse se non quello di salvare gatti. Credo pensino che vado in giro per la città di notte con i capelli arruffati, le ciabatte e le bustone della spesa a urlare micetto micetto.
Le associazioni, assenti.
Scusate sto divagando.
Sin da subito ho capito che la situazione era molto tesa. Dopo i primi incontri, finiti letteralmente nel sangue, ciro e cirillo sono stati chiusi in una stanza per parte del giorno e la notte e cecilia e alice idem. Si fa a turno.
da subito ho chiamato un veterinario comportamentalista.
Il primo da me interpellato ha diagnosticato sovraffollamento (ma pensa….) e mi ha consigliato di mettere lettiere in tutta la casa, salotto, terrazzo, cucina, camere da letto. Il risultato è stato la “pisciata libera” (oltre all’aggressività). Hanno iniziato a marcare ovunque, e non si sono più fermati. Nella fattispecie ciro cirillo miu e micillo. A micillo è venuto pure il granuloma eosinofilico e una bella dermatite da stress, che ancora oggi ha. Per anni (anni!) hanno battezzato tutto. Pianoforte, mobili del 600, computer, stampante, letto (!!! Una goduria dover cambiare lenzuola e coperte a mezzanotte), divani, poltrone, tv. Facevo circa 5 lavatrici al giorno, e la casa puzzava come una lettiera. Nessuno poteva entrare in casa mia, mi avrebbero fatto un TSO. Qualcuno a cui avevo raccontato questa cosa mi spiegò che mettendo 20 lettiere gli avevo mandato il cervello in pappa: nessun gatto può marcare territorialmente 20 lettiere. E con questa mi hanno sfatato il mito del numero di lettiere pari al numero dei gatti presenti più una. Una sonora stronzata. Hanno cominciato a diminuire le marcature non appena sono tornata ad un numero più umano, cioè 10.
Il problema pipì non è ancora definitivamente risolto.
Il secondo veterinario comportamentalista mi ha fatto fare iniezioni a tutti di berberris homaccord fiale per diverse settimane (fatevi i conti, 14 gatti, 3 volte a settimana tutti i gatti, 40 euro a scatola con 10 fiale).
Allestiti giochi, divertimenti, ciotoline di crocchette in tutta casa. Praticamente sono diventata loro schiava. Prescritto Drelax per cani da mescolare alla pappa (me li hanno tirati dietro urlando “vuoi che muoroooooo??????). 50 euro buttati.
Risultato: ZERO.
Nel frattempo ci sono stati due decessi e siamo scesi a 12 (secondo me i due in questione hanno detto meglio la morte a sto’ bordello).
Il terzo veterinario comportamentalista mi ha fatto un interessante lezione sull’etologia dei gatti, soffermandosi a lungo su quanto fosse inadatta la mia casa, di quanto fossi inadatta io, la situazione etc. 180 euro per dirmi di mettere un cartongesso e fare una “sottopopolazione”. Un po’ di gatti di qua e un po’ di gatti di là. Certo, molto fattibile, soprattutto per la mia vita personale. Ha aggiunto anche che se avessi voluto iniziare una terapia con la sua supervisione avrei dovuto fare analisi ecografie e non so che altro a tutti i gatti, cambiare l’alimentazione a tutti, aggiungendo però che le possibilità di successo erano molto scarse.
Direi che questo era il più coglione di tutti.
Puntualizzo che sin dall’inizio, alle prime pipì, i gatti sono stati controllati. Hanno fatto biochimico, emocrocmo, esame urine, ecografia. Stanno benissimo, nessuna cistite o struvite, so’ solo stronzi.
Un’altra veterinaria mi ha fatto mettere un microchip sottopelle per fare una castrazione chimica. Ciro e cirillo sono ovviamente castrati chirurgicamente dall’età di 8 mesi, ma visto che si comportano come se non lo fossero, il consiglio è stato quello di abbassare ulteriormente il livello di testosterone. È una pratica utilizzata negli allevamenti, per dare riposo ai gatti da monta. L’effetto dovrebbe durare un anno. Su ciro e cirillo non è durato neanche 10 minuti direi.
E abbiamo archiviato anche questa.
Nel frattempo ho usato tutto quello che c’è in commercio per calmarli e diminuire lo stress. Zylkene, spot on beaphar no stress, feliway come se piovesse (feliway normale, friends, ora optimum, i feromoni comincio a sentirli anch’io ormai) triptofano (con cui vomitavano a manetta), fiori di bach, fiori asutraliani, paste varie e schifose per abbassare lo stress e sicuramente qualcosa me la dimentico.
Da circa due anni prendono il relaxigen pet, il primo anno vomitavano come dannati, poi hanno cambiato la formulazione e ora non hanno effetti collaterali. Funziona abbastanza. Hanno smesso di fare pipì, ora è solo occasionale, e non si attaccano più vicendevolmente. Infatti dal momento che per la maggior parte del tempo dovevano stare chiusi in una stanza manifestavano aggressività rediretta, attaccando la prima cosa che capitava a tiro, nella fattispecie il fratello. Negli anni abbiamo avuto diversi pronto soccorso dal veterinario per morsi infettati, drenaggio pus, ricuciture varie. Cirillo soprattutto, bello de mamma sua, fa 11,5 kg. Un toro che se s’incazza ammazza.
Circa 4 anni fa mi sono fatta costruire una fichissima porta rimovibile con una rete. In questo modo stanno separati ma possono partecipare alla vita degli altri e soprattutto vedono gli altri gatti.
Ah, ovviamente sin da subito ho fatto scambio di cuccette, scambio di odori con stracci appositi che venivano strofinati sul musetto e sui fianchi prima dei criminali poi delle ragatte. Tuttavia, non appena ciro e cirillo per una disattenzione, o perché tentavo disperatamente un approccio, incontravano cecilia e alice, partiva l’attacco. Attacco serio, senza soffiate o danze di sorta. Addosso, alla carica, ti uccido. Ciro una volta ha picchiato alice con una tale violenza che la poveretta ha sbattuto contro lo spigolo del mobile e si sono attaccate due vertebre. Poraccia c’ha mal di schiena da due anni. L’ortopedico sconsiglia intervento.
Usato spruzzino, acqua, li ho menati, li ho puniti, poi li ho presi dolcemente, ho sussurrato loro che così si sarebbero presto trovati al casello della torino savona ma niente. Se ne fottono.
L’anno scorso durante la pandemia ho contattato una consulente felina (su internet credo di essermi rivolta a tutti, mi manca osho). Beh devo dire questa è l’unica che mi ha dato una terapia decente e con la quale ho avuto risultati. Oggi i miglioramenti sono i seguenti:
cecilia e alice, dopo 4 anni, passano tranquillamente davanti alla rete e fanno anche il gesto dell’ombrello con la zampetta.
Alice finalmente è uscita dall’armadio nel quale si era autorelegata per 4 anni.
Abbiamo iniziato la terapia un anno fa, dovevano mangiare (con la rete in mezzo) guardandosi. Ci ho messo 3 mesi a non far scappare le ragatte alla sola vista dei killer, altri 3 mesi a restare ferme, ora mangiano quasi in contemporanea. Ciro e cirillo sembrano abbastanza disinteressati.
Da un mese per qualche ora al giorno stanno tutti liberi. Ciro e cirillo si fanno i cavoli loro, ma cecilia e alice non hanno il coraggio di uscire dalle cuccette. E se lo fanno vengono aggredite. Diciamo che finchè non si comportano da prede, i killer le lasciano perdere. Quando poi li chiudo le ragatte si rilassano e girano liberamente.
Ora siamo ad un punto morto, non ci sono più miglioramenti. Cecilia e alice hanno sempre paurissima, ciro e cirillo sono più tranquilli e meno stressati ma se le vedono partono.
Certo pensare di andare avanti così fino alla fine della loro vita mi abbatte alquanto, considerando che i killer e cecilia hanno solo 8 anni.
Nel frattempo miu ha smesso di marcare, credo sia perché ormai si sente vecchio e si è rotto le scatole. Micillo sta facendo una terapia omeopatica (6 anni a botte di cortisone gli stavano distruggendo i reni), si gratta meno, è meno incazzato e di conseguenza piscia meno. Ciro e cirillo hanno smesso di marcare a inizio autunno, ora lo fanno solo ogni tanto.
Attualmente sto provando una miscela di fiori di bach personalizzata per tutti e 4. Ho iniziato da poco, per ora non vedo risultati.
Per conto mio ci vorrebbe il prozac, ma non riesco a trovare un veterinario compiacente. L’altra alternativa sarebbe il fucile ma credo che per cirillo dovrei procurarmi una lupara. Anche questa non è fattibile.
Bene, ho finito, scusatemi, mi rendo conto di essere stata molto lunga. Considerato che li amo tutti, che trovare una casa ai killer è impossibile (chi se li prende due pazzi piscioni di 8 anni), che me ne sbatto di chi mi prende per pazza, che non mi faccio mettere sotto da nessuno tantomeno dai miei gatti, che continuerò fino alla morte (la loro credo perché io a 48 anni mi sento benino), qualcuno ha un consiglio/parere? Mi butto sul prozac? C’è qualcuno a torino che ha voglia di aiutarmi?
Accetto critiche/cazziatoni/aiuti/consigli/pareri molto volentieri.
10/05/2021 alle 20:14 #18830Vendi casa 200 mt con terrazzo e ti trasferisci in campagna coi tuoi 12 gatti liberi di uscire e pisciare all’aperto ….
11/05/2021 alle 13:36 #18833Innanzitutto puoi provare alle associazioni ad esempio a coda alta…una coda del genere…poi che ne so posta qualche foto sui social qualcuno li vorrà. Ma non abbondonarli
11/05/2021 alle 15:11 #18835I gatti sono stati pubblicati su fb per 8 mesi.
Le associazioni da me interpellate mi hanno risposto di avere già troppi gatti e di non potermi aiutare.
È pieno di gattini pucciosi di 3 mesi che cercano e solo una minima parte saranno adottati. Non credo che due gatti di 8 anni aggressivi possano essere adottati da qualcuno.
Comunque forse non hai letto il mio scritto ma non voglio darli via. Se avessi voluto abbandonarli l’avrei fatto 8 anni fa.
A chi mi dice di vendere e andare in campagna. Non è un’opzione. Grazie ma è un consiglio non attuabile.
11/05/2021 alle 19:49 #18837mi spiace che non sia un’opzione attuabile perchè è impossibile vivere in un appartamento senza giardino con 12 gatti … saranno sempre stressati
12/05/2021 alle 0:00 #18839Ciao un’amica ha 11 gatti tutti in casa senza giardino. La sua idea di spargere un po’ di sovraffollamento è stata quella di utilizzare le stanze in altezza cioè facendo mettere delle: scalette che arrivano a delle mensole dove lì il micio trova una cuccia, travi di legno con mensole ai lati e dalle quali il micio si può spostare nella mensola vicina nel caso incontrasse un altro suo simile nn troppo simpatico. così facendo forse neppure ti accorgi di avere 12 gatti. Ovviamente il materiale è antiscivolo ed ha ai lati verso l’esterno chiaramente una “ringhiera” sempre in legno di sicurezza . Secondo me per 12 gatti sono troppe anche 10 lettiere.
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