sospetto malassorbimento

Forum La salute del gatto sospetto malassorbimento

Questo argomento contiene 26 risposte, ha 3 partecipanti, ed è stato aggiornato da  jjj 5 mesi, 3 settimane fa.

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  • #20565

    Stregatta
    Partecipante

    oh ti capisco molto bene!!!! spaventa sempre l’idea del vuoto che lasciano ma come dici tu nelle ultime righe devi pensare prima a lui che non e’ giusto che soffra. la chemio e’ una terapia invasiva e non priva di effetti collaterali, ho i miei dubbi che il micio possa fare una vita dignitosa cosi, la decisione e’ sempre e comunque nostra. nessuno puo ordinarci cosa fare e i nostri animali dipendono da noi al 100% nel bene e nel male.

    coraggio!!!

    #20568

    jjj
    Partecipante

    Non è una situazione semplice. Il gatto è anziano e come dice giustamente stregatta la chemio è pesante. Non bisogna mai anteporre il proprio egoismo al bene del gatto e devi preparti psicologiamente al peggio. E’ difficilissimo accettarlo e bisogna essere forti. Tuttavia secondo me bisogna sempre valutare caso per caso e soprattutto affidarsi a veterinari esperti e competenti in questa specifica materia che sappiano consigliare in modo preciso. Se il gatto gode di buona salute e il vet è concorde, a mio modesto avviso vale la pena di provarci.

    A proposito del linfoma ne abbiamo parlato recentemente. Qui il link che a sua volta rimanda altri due link.

    #20621

    micio
    Partecipante

    Grazie mille ad entrambi, sono tornata da poco dalla visita con il vet oncologo.

    La diagnosi è di un linfoma a piccole cellule immunofenotipo T intestinale più gastrite linfoplasmacellulare.

    La prima cosa di cui abbiamo parlato è la dieta: monoproteica, mi ha consigliato la marca “solo”, preferire il maiale…se lo mangia…lui vuol mangiare solo pollo. Solo umido.

    Riguardo a questo ho deciso che contatterò un vet nutrizionista di cui ho letto. Voi per caso, a questo proposito, avete referenze del dott. Guicci?

    Per quanto riguarda il linfoma. Mi ha spiegato che essendo il gatto anziano lui propone un approccio lento e molto graduale. Cortisone e poi leukeran due volte a settimana. Somministrazione casalinga, sono pastiglie.

    Per le prime 3 settimane un emocromo di controllo ogni 7 giorni per vedere come vanno i globuli bianchi. Se va tutto bene, si prosegue e il controllo passa a ogni 4-5 settimane. Mi ha detto che nella sua esperienza questo è un farmaco gestibile e con minimi effetti collaterali.

    Ho letto che viene utilizzato in umana per gli anziani, e che ha un buon grado di tollerabilità oltre che una buona risposta.

    Sempre vada tutto bene, ossia i globuli non scendano sotto un certo range, si molla il cortisone e resta il leukeran per sei mesi.

    Se non va bene, si molla il leukeran e si sostiene il gatto col cortisone.

    Poi si ferma tutto e si vede cosa è successo.

    Lasciare il cortisone, per un gatto con un profilo renale come micio è una buona cosa. Il leukeran ha un minor impatto sul rene, viene filtrato ma in modo diverso dal cortisone e risulta essere meno invasivo. E questo permetterebbe una gestione migliore del quadro generale. non avrebbe senso curare il linfoma e far saltare per aria i reni.

    La scelta è fra il non fare nulla farmacologicamente parlando, dare solo cortisone oppure fare questo passaggio.

    Nel 90% dei casi il linfoma va in remissione.

    Per intendersi…linfoma in remissione non significa guarigione, significa in soldoni che il gatto non vomita e riesce ad assorbire quello che mangia. Un avvicinamento alla morte, vista l’età, godendosi pappa, casa e coccole.

    Ho chiesto del cbd. Mi hanno incuriosito gli articoli, grazie mille!!

    Il vet mi ha detto che con i linfomi non ha una grande funzionalità, altro discorso con altri generi di tumori.

    Sto riflettendo.

    Dimenticavo…rispetto all’alimentazione, lui suggerisce di fare il passaggio al monoproteico per iniziare e vedere come va, mollare l’omeprazolo e il mylicon, scalando ovviamente e monitorando, e poi iniziare ad inserire probiotici e prebiotici. E monitorare il tutto. Secondo lui la cosa importante è non avere fretta e fare un passo per volta, non stressare il gatto che se no è inutile ogni cura e vedere come risponde con molta, molta calma.

    Come le altre volte…ogni spunto, critica, opinione è assolutamente gradita. Ve ne sono anzi grata in anticipo.

    Io sono triste. La paura dei giorni scorsi ha lasciato il posto alla tristezza, profonda. Che ci sta. La tristezza rompe il guscio…e rompere “gusci” è un po’ il nucleo della storia mia e del micione. Lo guardo…ieri sera era sul frigorifero che mi guardava fierissimo! E poi è saltato giù…come a dire….non fare la stxxxxa!! guardami e impara!!

    Io sono qui, non ho immagini di me a cui rispondere, non ho una cultura di specie della morte, non ho la medicina…io vivo il qui e ora. Pienamente. Sto male, e sto bene. Sono semplicemente vivo. Impara, testona!…mi ha commossa.

     

    #20625

    jjj
    Partecipante

    > “Lasciare il cortisone, per un gatto con un profilo renale come micio è una buona cosa. Il leukeran ha un minor impatto sul rene, viene filtrato ma in modo diverso dal cortisone e risulta essere meno invasivo. E questo permetterebbe una gestione migliore del quadro generale. non avrebbe senso curare il linfoma e far saltare per aria i reni.” Non conosco direttamente il leukeran, ma di certo il cortisone è pesante sul rene. Sarebbe ottimo, cercare un’alternativa

    > “Ho chiesto del cbd.” Secondo me in questo caso sarebbe più adatto il thc oppure un corretto mixaggio fra cbd e thc. Ma è vietato il fai da te ed è imprescindibile affidarsi a veterinari molto esperti nell’uso di queste preziose sostanze per quanto, come, cosa e se somministrare, come eventualmente integrarli col leukeran. Per esempio la dottoressa Battaglia è molto competente. Se lo ritenessi opportuno, potresti chiederle un consulto a distanza (in tal caso non so sarebbe a pagamento)

    > Giusto, soprattutto coi gatti anziani serve calma e fermezza

    > Sul cibo monoproteico non saprei

    > Gli animali sono esseri superiori su tanti aspetti. I gatti ancor di più!

    #23152

    micio
    Partecipante

    Riprendo questo 3d dopo tanto tempo.

    Per ringraziare per le chiacchiere e le informazioni e per aggiornare.

    Micio è ancora con me. Più in forma che mai. Abbiamo iniziato la terapia con il leukeran, cortisone, fatto cicli alterni di probiotici e prebiotici, individuato un cibo renal che gli piace e che aiuta a tenere i valori renali in ordine. (il suo ordine).

    E’ un grande.

    Ha ricominciato a giocare, adora ancora il nascondino come quando era un cucciolo e la sera si rotola sul divano con la pancia piena soddisfatto e rilassato.

    Sta anche ricominciando a prendere peso. Si sente che ha le ossa leggere degli anziani, ma ho la netta sensazione che la cosa colpisca soprattutto me e non lui.

    Si è abituato alle sue medicine. O meglio, probabilmente l’ho condizionato sufficientemente bene al fatto che alle medicine segue la pappa, quindi quando mi vede armeggiare con le pastiglie arriva in corsa e le ingoia senza quasi batter ciglio, totalmente intento e attento all’apertura della scatoletta.

    Insomma…ci sta andando piuttosto bene. E sono contenta di star riuscendo a vivere insieme con questa serenità anche questo suo passaggio di vita.

    Ecco…mi piaceva condividere anche questo pezzetto allegro della nostra storia.

    #23161

    jjj
    Partecipante

    Bene!

    Due curiosità:

    – che cibo renal preferisce?

    – Perchè date il cortisone?

    #23168

    micio
    Partecipante

    Sì, siamo contenti!

    Grazie!

     

    Dopo aver provato praticamente tutti i cibi in commercio, che schifava più o meno apertamente, ho provato il vet life, farmina (umido ovviamente). E gli piace molto. Fra l’altro mi sono letta gli ingredienti e mi sembrano buoni. Anche come fonti proteiche contenute.

    Dagli ultimi esami del sangue (li facciamo una volta al mese per tener sotto controllo tutti valori) i valori renali sono buoni, quindi direi che possiamo considerare l’obiettivo raggiunto felicemente…vederlo mangiare così è bellissimo!

    Il cortisone fa parte del protocollo per il linfoma: leukeran + cortisone.

    Essendo entrambi sottodosati per tener conto dell’età del Micio, sta continuando a prenderli entrambi.

    Poi ci stiamo muovendo mese per mese. Per ora va tutto bene, nel caso i reni dovessero manifestare un qualche aggravamento rivedremo la questione.

     

     

    #23176

    jjj
    Partecipante

    Ah ok. Mi era sfuggito che il gatto fosse affetto anche da linfoma come effettivamente avevi citato nei tuoi primi post ormai quasi un anno.

    Come ti hanno detto il cortisone di per sé è incompatibile con una irc in una situazione normale perché costringe i reni a fare un lavoro gravoso. In questo caso però sussiste un concomitanza con una patologia altrettanto grave e spesso volentiere la coperta rimane troppo corta. Suppongo che il sottodosaggio dipenda da questo. Non conosco il protocollo in particolare, ma spero solo che il cortisone sia un elemento imprescindibile. Se fosse possibile farne a meno, sarebbe meglio.

    Per curiosità hai provato a chiedere informazioni ad altri vet, così giusto avere un confronto? Spesso è meglio accedere ad una conoscenza in più che in meno.

    #23185

    micio
    Partecipante

    Sono state fatte diverse valutazioni e stabilità una scala di priorità cercando di considerare un quadro il più ampio possibile e soprattutto in considerazione del fatto che Micio si avvia ai 19 anni.

    Questo significa che quello che stiamo percorrendo non è un percorso di guarigione, ma un percorso che porterà alla morte (non che non ci si vada tutti per quella parte, ma la sua aspettativa di vita è diversa e le considerazioni che sono state fatte sarebbero state diverse se Micio di anni ne avesse avuti 10, per dire.)

    In cima alla lista delle priorità c’è la sua qualità della vita.

    E la prima cosa è che possa mangiare senza vomitare tutto quello mangia finendo per morire di fame con il cibo a disposizione.

    Era il suo problema maggiore ormai. Reni sotto controllo, e stabili nei loro ondeggiamenti, ma lui mangiava e vomitava tutti i giorni. Quindi non assorbiva praticamente nulla.

    Ecco perchè ad un certo punto la decisione da prendere era una sorta di bivio: permettergli di mangiare e magari morire perchè i reni sarebbero saltati oppure considerare i reni come priorità ma lasciarlo morire di fame giorno dopo giorno.

    L’altra questione era vedere l’impatto della terapia su un gatto della sua età. Il vet mi ha spiegato che di solito le chemio di questo genere (il leukeran è un farmaco particolare, uso umano per l’età pediatrica, per l’età senile e per tutti quelli che non tollerano la chemio standard) sono molto ben tollerate in particolare dai felini. E mi ha spiegato che il cortisone, nei gatti, è tendenzialmente ben tollerato. Ovviamente in modo misurato e monitorato. Detto questo…nessuna certezza.

    Abbiamo optato per un sottodosaggio di entrambi i farmaci in considerazione dell’età. Quindi nessuna dose di attacco per il linfoma e monitoraggio paziente e costante. Il monitoraggio è fondamentale per poter aggiustare le dosi di volta in volta, non è uno di quei protocolli che inizi e poi vai in automatico. O almeno così mi ha detto il vet. Serve tener controllato il tutto e aggiustare…per esempio negli ultimi tre mesi gli sto facendo una iniezione a settimana di vitB, erano scese le albumine e quindi serviva rinforzare e anche questo piccolo aggiustamento sta tenendo insieme il sistema.

    Questo anche rispetto al cibo…per contenere la sua gastrite sta mangiando (e con lui gli altri) 4 volte al giorno e stiamo risalendo lentamente con la dose di cibo…prima di questa terapia non riusciva a mangiare quanto per lui era necessario, stava male. Quindi anche il suo stomaco deve riabituarsi e vista l’età, ogni cosa è leenta.

    Gli altri cibi renal non gli piacevano, quindi oltre a non stare bene di suo aveva anche un cibo poco appetibile. Questo cambio è stato veramente un sollievo, per lui che finalmente mangia gustandosi quel che mangia e per noi che lo vediamo farlo.

    Onestamente…se avesse continuato a mangiar sottodosato e senza piacere, avrei mollato il cibo renal. Iniziava a perder di senso curare i reni con Micio che non si godeva neanche più il suo cibo.  Senza contare tutto il resto.

    Il cortisone non è esattamente incompatibile con una irc, nel senso che, come nel nostro caso, se dato in modo misurato e controllato, è gestibile. Ovviamente tenendo monitorati i reni. SE i reni avessero dato un minimo segno avremmo interrotto il cortisone. Però tengono e anche piuttosto bene, nel senso che i valori sono pure stabilmente leggermente migliorati.

    Per intenderci, partivamo da valori già in controllo e non gravissimi (lui oscilla con la crea intorno al 2 e BUN assestata fra 60 e 70). Nonostante il cortisone non si è mai mosso dal suo ondeggiamento tipico e, mi ha stupita parecchio, stiamo vedendo un abbassamento abbastanza costante sia della creatinina sia della bun. Nessuna ipertensione.

    Immagino che se i suoi valori renali fossero stati peggiori non avremmo avuto tutto questo agio, anche farmacologico. Ci è andata bene.

    Sto iniziando a pensare che il malfunzionamento renale fosse un sintomo e non un problema. Ne parlavo anche col vet, che non ha escluso la questione. Ma poi ci siamo anche detti che ora come ora, salvo curiosità accademica non è poi così importante. Sicuramente, la prossima volta che becco il vet fissato coi reni e che non fa approfondimenti più di quadro, cambio all’istante. Credo sia stato un errore considerare solo i reni. Anche mio. Ma ormai…è andata.

     

    In clinica nel periodo in cui abbiamo strutturato la terapia c’era il dott. Buracco, quindi abbiamo avuto modo di raccogliere informazioni  ulteriori. Sono diffidente, e non ero esattamente favorevole ad una terapia invasiva…onestamente, se la chemio non avesse avuto un protocollo come questo che ci permetteva di fare praticamente tutto a casa a parte gli esami del sangue, non penso che avrei percorso questa strada.

    Tenerlo con me un anno di più, o anche due, ma costringendolo a spostarsi dalla sua casa, dal suo branchetto per andare dal vet mi sembrava, e mi sembra, un torto nei suoi confronti. E un atto di egoismo da parte mia.

    Credo sia un dono poterci salutare piano piano, come stiamo facendo. Godendoci cose buone da mangiare, coccole, discussioni con gli altri del branco e la sua accoglienza al nuovo arrivato. E’ sempre stato Micio ad occuparsi dell’educazione dei nuovi arrivati  🙂 e anche con l’ultimo randagio sta facendo un ottimo lavoro…e il randagio lo tiene attivo e stimolato. (altra cosa che abbiamo monitorato, all’inizio avevo timore che finisse in rissa..e invece una volta di più sono stupita e meravigliata e affascinata dalla capacità relazionale che hanno i gatti!)

     

     

     

    #23194

    jjj
    Partecipante

    Bellissimo messaggio. Speriamo abbiate quanta più serenità possibile

    “Sto iniziando a pensare che il malfunzionamento renale fosse un sintomo e non un problema. Credo sia stato un errore considerare solo i reni. ” Nì, nel senso che l’ecografia è l’esame che in questo caso ti permette di vedere in modo onesto lo stato dei reni, che, se cedono, non consentono di trattare altre patologie concomitanti.

    #25721

    micio
    Partecipante

    Risollevo questo 3d.

    Dall’ultimo mio messaggio è passato un anno.

    Un altro anno passato insieme.

    Ci siamo salutati la scorsa settimana, a casa, immerso nei suoi odori, circondato da noi.

    Lo sapevo che il nostro era un percorso verso la morte, sapevo che non sarebbe guarito, sapevo che l’intento era la sua qualità della vita…sapevo ma questo non risparmia di nulla.

    È quasi buffo, ma quando ho sentito che mi stava chiedendo di andare mi sono sorpresa…così presto, ho pensato. Avremmo ancora questo e quello da fare insieme. Come quando da bambina chiedevo “ancora un minuto”.

    E poi ho ripreso ad ascoltare. Gli avevo promesso che non avrei oltrepassato il limite della sua essenza di gatto.

    Siamo stati insieme mentre attendevamo la veterinaria, gli altri gatti lo avevano già salutato.

    Me ne sono resa conto poi, che erano due giorni che i loro comportamenti erano diversi. Che non stavano più di guardia vicini a lui, che erano mesti e silenziosi. Neanche il randagio faceva più scherzi e agguati.

    Riflettevo che quando si oltrepassa un limite con la medicina, mano a mano che si prosegue è sempre più difficile non perdere di vista l’orizzonte, cadere in quel “ancora un minuto” dimenticandosi del resto.

    Pensavo che siamo stati fortunati ad incontrare veterinari così disponibili a perder tempo con noi, così delicati nella vicinanza alla giusta distanza.

    C’è un vuoto incredibile in casa. Come se lo spazio fosse improvvisamente aumentato intorno a noi. Sembra ci sia così tanto tempo adesso. Prima mi sembrava non bastasse mai.

    Resta il saluto sereno fra noi. Ma quanto è difficile salutarsi.

     

     

     

    #25731

    jjj
    Partecipante

    Molti si rispecchiano nelle tue parole. Il tempo aiuta a guardare le tante belle condivisioni e i bei ricordi, ma sovente affiora anche il senso di mancanza, vuoto e nostalgia. Confermo anch’io le reazioni anomale e di mesto rispetto  degli altri gatti, esattamente come se capissero.

    Io consiglio sempre di scrivere tutti i bei ricordi condivisi perché sono davero tanti affinché il tempo non ne cancelli nessuno. prendi carta e penna oppure su un foglio digitale ancora meglio.

    La sua condizione era davvero problematica con irc e linfoma. Quanti anni aveva?

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