TRATTAMENTO FELV

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Questo argomento contiene 0 risposte, ha 1 partecipante, ed è stato aggiornato da  Paolo561 1 anno, 9 mesi fa.

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    Paolo561
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    Cinque secoli fa Paracelso ci ammoniva dicendo che: «Nessun Medico può dire che una malattia è incurabile. Affermarlo è come offendere Dio, la Natura e disprezzare il Creato. Non esiste malattia, per quanto terribile possa essere, per la quale Dio non abbia una cura corrispondente»

    “Molti gatti sono in grado di contenere e debellare efficacemente la replicazione virale FELV (vds vaccino). Dopo l’esposizione al virus, le interazioni tra FeLV e cellule del sistema emolinfatico determinano se il virus o le difese immunitarie del gatto domineranno nell’ospite. Quindi, se si svilupperanno viremia persistente e infezione progressiva o infezione auto-limitante, infezione regressiva. Il risultato di queste prime interazioni ospite/virus è rivelato dai test diagnostici per l’antigenemia e la viremia di FeLV. I fattori di resistenza dell’ospite noti includono l’età e lo stato funzionale del sistema immunitario.” (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/1666070/)

    “Non esiste alcun trattamento specifico per il FeLV, ma si possono trattare le diverse patologie che il virus può indurre o facilitare, da quelle più comuni (es. infezione ricorrenti di varia natura) a quelle più importanti e spesso letali  come ad es. disordini ematologici gravi, neoplasie” (https://www.lacincia.it/index-10-02-2019.php)

    Al fine di promuovere uno scambio di pareri (il più possibile scientifici) ed esperienze dirette,  condivido una “raccolta” su quello che personalmente (preso dallo sgomento e disperazione) ho scovato come possibili rimedi nel tentativo di debellare l’infezione dal virus della leucemia felina (FELV) che ultimamente ha colpito il mio Rocher.

    Quindi lo scopo è quello di sondare eventuali cure della malattia, risultati e casi di guarigione da FELV.

    Infatti, diversamente da quanto si pensi (e viene prospettato), nel 40% circa dei casi, il gatto riesce a sopravvivere.

    Pare vi siano alcuni trattamenti in grado di curare la malattia e/o aiutare il nostro micetto a reagire nella speranza di debellare questo virus letale.

    Assolutamente sconsigliato il cortisone!

    I primi due sono antivirali menzionati anche nelle linee guida di riferimento AAFP (https://www.clinicaveterinaria.org/wordpress/forums/topic/felv-2020-aafp-feline-retrovirus-guidelines/):

    Zidovudina (AZT, Retrovir): un farmaco usato per il trattamento del virus dell’immunodeficienza felina (FIV) e il virus della leucemia felina (FeLV) nei gatti. (https://www.mondopets.it/articolo/zidovudina-azt-retrovir-farmaci-per-gatti-663.html);

    – “Isentress” (raltegravir): inibitore antiretrovirale (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36324639/)

    Entrambi utilizzano principi attivi ad uso umano anti-HIV (costosi); il primo con effetti collaterali importanti, il secondo ancora in fase di studio ma piuttosto promettente (blocca totalmente la replicazione del virus – studio di 36 mesi – che però riprende appena si interrompe il trattamento).

    Interferoni
    Gli interferoni (ve ne sono di tipo diverso) sono citochine secrete da cellule immunitarie (e da altri tessuti) che svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito dell’immunità innata come prima linea di difesa contro le infezioni virali mentre l’immunità adattativa, nella sua componente umorale (anticorpi) e cellulo-mediata (linfociti T citotossici), interviene solo in un secondo tempo.
    Si assiste ad una aumentata espressione del MHC in modo da favorire l’azione immunitaria; si stimolano le cellule Natural Killer, etc.

    Gli interferoni  vengono utilizzati nel trattamento di diverse patologie solitamente in combinazione con altri antivirali specifici.
    L’uso di interferone ricombinante di altre specie (IFN umano sul gatto ad esempio) stimola una risposta anticorpale diretta contro queste molecole che ne annulla l’efficacia.

    In tal senso consiglio la lettura di “Antivirali e meccanismi di resistenza” (https://www.lacincia.it/index-26-04-2021.php)

    RetroMAD1: una proteina chimerica ricombinante somministrata per via orale per il trattamento dei gatti affetti da leucemia felina infetta naturalmente ( FeLV )(https://www.fortunejournals.com/articles/case-studies-on-retromad1trade-an-orally-administered-recombinant-chimeric-protein-to-treat-naturally-infected-feline-leukemia-vir.html)

    Lymphocyte T-Cell Immunomodulator (LTCI): approvato dall’USDA statunitense è un potente regolatore della produzione e della funzione dei linfociti CD-4 (https://www.drugs.com/vet/lymphocyte-t-cell-immunomodulator.html  –  https://www.vetinfo.com/feline-immunodeficincy-virus-treatment-with-lymphocyte-t-cell-immunomodulator.html)

    Proboost: “Thymic Protein A” è un integratore naturale che supporta il sistema immunitario e aiuta a far ripartire la risposta immunitaria ottimale. (https://www.proboostdirect.com/)

    – “BIRM“, un prodotto naturale al 100% che bilancia potentemente il sistema immunitario e che secondo gli studi sarebbe in grado di ridurre del 68% i casi di mortalità da FELV.

    INTEGRATORI

    LATTOFERRINA: una glicoproteina in grado di legare e trasportare il ferro con proprietà antimicrobica, antiossidante e immunomodulatoria;

    LISINA:

    La lisina è un amminoacido essenziale Insieme alla metionina rappresenta l’amminoacido precursore della carnitina.

    La lisina favorisce la formazione di anticorpi, ormoni (come quello della crescita) ed enzimi; è importante anche come precursore di una importante vitamina, chiamata niacina, vitamina B3 o PP.

    L’utilizzo della lisina è stato anche proposto per prevenire la riattivazione dell’herpes simplex, virus responsabile degli episodi ricorrenti di herpes labiale.

    ANEMIA

    L’anemia è una delle più importanti complicanze ematologiche dei gatti FeLV sintomatici. In caso di anemia è sempre consigliabile escludere la presenza di infezioni da micoplasmi, facilmente diagnosticabili e trattabili con terapia antibiotica. (https://www.lacincia.it/index-10-02-2019.php)

    Eritropoietina (Eprex): è una proteina prodotta naturalmente dall’organismo, la cui funzione è di stimolare il midollo osseo, che produce globuli bianchi, a produrre globuli rossi. (https://www.aimac.it/farmaci-tumore/terapie-supporto/eritropoietina#aspetto)

    L’eritropoietina è prescritta per il trattamento dell’anemia come alternativa alla trasfusione sanguigna.

    Stanozololo (STARGATE): anabolizzante, terapia di supporto alle malattie infettive o tumorali; anemia, magrezza di varia origine, sindromi da malassorbimento, iporessia, leucemie granulocitarie acute, vasculiti cutanee etc. (https://www.dica33.it/prontuario-farmaci/prodotti-veterinari-stargate-9302.asp)

    Dobetin

     

     

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