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25/01/2024 alle 9:17 #25145
Ciao a tutti, vi scrivo la situazione che mi affligge, visto che ormai il mio gatto se n’è andato qualche giorno fa. Premetto che aveva quasi 13 anni e non ha mai avuto un problema di salute. Tutto è iniziato a fine dicembre quando vedevo il gatto non finire la sua bustina di carne, meno agile nei movimenti, che respirava in modo strano. Decisi di portarlo subito dal veterinario che con un’ecografia mi ha parlato di una situazione gravisdima, mostrandomi un enorme versamento pleurico… Ci fa andare di corsa in un ospedale veterinario dove facciamo moltissimi esami come ecocardio, esami del sangue ecc, e poi toracentesi per svuotare il gatto, e analisi del liquido. Una volta a casa il gatto sembrava essere più libero nel respiro, ma mangiava molto poco e praticamente dormiva e basta. Torniamo dopo pochi giorni per un altro controllo e ci dicono che gli esami fatti andavano bene, ma mancavano ancora i risultati del liquido. Nel mentre il versamento si era riformato e drenato nuovamente. Andiamo di antibiotico a seguito di un forte raffreddore causato da questa condizione che aveva abbassato le sue difese immunitarie, ma il gatto dimagriva sempre di più ed era sempre più debole. Dormiva sempre, anzi, cercava di dormire, e nemmeno sdraiato ma in posizione sempre accovacciata, segno per la veterinaria che non riuscisse a distendersi per quel liquido maledetto che gli ostacolava la respirazione. Torniamo per l’altra visita, e il liquido si era riformato quindi altro drenaggio… tentiamo anche con delle punture di cortisone finito l’antibiotico per vedere se magari servissero per bloccare quel liquido maledetto.. ed erano arrivati anche gli esiti del liquido, compatibili con peritonite o forme neoplastiche intracavitarie. Facendo la pcr (negativa) la peritonite si è esclusa, rimaneva la forma neoplastica e per sapere che tumore fosse bisognava fare la tac, che il mio gatto in quelle condizioni non avrebbe retto e che secondi i dottori visto come stava non aveva senso fare. A seguito di ciò c’è stato un peggioramento repentino delle condizioni del gatto che non mangiava, non beveva, non camminava, non aveva equilibrio, e anche solo fare pipí o due passi erano per lui uno sforzo portandolo a una grave dispnea. Si isolava e il respiro era terribile. Il cortisone non era servito a nulla. Decido quindi dopo questa settimana (e una domenica in urgenza al pronto soccorso per grave dispnea, e quindi altro drenaggio) di procedere all’eutanasia, visto che non c’era nulla da fare e vederlo in quel modo era atroce, la dottoressa mi ha detto che sarebbe potuto morire soffocato. Il gatto era pelle ossa e soltanto con siringa e omogenizzato riusciva a mangiare..
Ora, ciò che mi affligge è il continuo pensiero che potessi fare di più. Che il gatto sicuramente aveva questo liquido da tempo e se forse me ne fossi accorta anche solo qualche settimana prima (non so come però visto che non aveva sintomi), forse sarei riuscita a gestire in tempo questa cosa senza procurargli sofferenza e il gatto ora sarebbe ancora qui. Mi fa male vedere come in pochi giorni sia successo tutto questo, da un giorno che non aveva niente a quello successivo che non cammina più.
A qualcuno sono successe esperienze analoghe? Voi come avete reagito?
26/01/2024 alle 9:46 #25149Ciao @coco1203
innazitutto ti mando un forte abbraccio perché tanti di noi sappiamo cosa stai provando.
Secondo me non hai nulla da riproverare a te stessa e ai medici. Condordo sugli esami fatti. L’anestesia sicuramente era un grosso rischio e, se anche fosse sopravvissuto, la declino repentino del suo stato fisico induce a pensare che fosse affetto da una forma tumorale estremamente aggressiva. Giusta anche la decisione di procedere all’eutanasia per porre fine alle sue sofferenze.
Secondo me nelle settimane precedenti non aveva liquido nei polmoni, il quale produce sempre dei sintomi visibili come la fanno le difficoltà respiratorie. Presumibilmente il tumore era silente, non dava alcun tipo di segno clinico visibile e ha avuto un’evoluzione molto veloce.
Secondo me non hai proprio niente da rimproverarti. Appena ne hai voglia ti posso consigliare di scrivere di lui e di tutti i ricordi condivisi per non dimenticarne nemmeno uno.
26/01/2024 alle 10:10 #25152Ti ringrazio molto della risposta, probabilmente ho solo bisogno di sentirmi dire che non ho sbagliato ad agire come ho fatto.. mi fa solo male pensare che se avessimo scoperto il tumore prima, forse ad uno stadio meno avanzato, il gatto magari sarebbe qua. L’unico sintomo che mi viene in mente risale ad agosto, quindi 4 mesi prima, quando il gatto aveva un brutto pelo e la veterinaria mi aveva detto avesse un’infezione alle gengive, gli aveva dato una pastiglia e il pelo era tornato normale, essendo in quello stato perché non si lavava…Chi poteva pensare fosse sintomo di un tumore… Magari questa cosa non ha nulla a che vedere, ma è l’unico sintomo che mi viene in mente e per cui mi sto addossando tante colpe. Sarebbe stato sufficiente andare più a fondo e magari sarebbe emerso il tumore… Pazienza, ormai è andata così; ti ringrazio tanto ancora <3
28/01/2024 alle 21:28 #25173Ciao @coco1203 Non possiamo sapere se quei sintomi fossero ricondubili alla malattia sottostante. Ma anche se lo fossero, erano davvero generici ricondubili a decine e decine di patologie diverse. Secondo me non hai motivi di addossarti colpe.
13/07/2024 alle 9:51 #25862Ciao, scusa se ti rispondo solo ora. Ho visto solo ieri il tuo messaggio. Intanto ti mando un abbraccio e mi dispiace veramente tanto. La tua storia è molto simile alla mia. Credimi, non ho mai avuto sentore di un qualche male. Pensa che anche l’alito era perfetto fino al giorno del primo sintomo. Tutto nella norma. Solo un po’ di spossatezza dovuto al caldo (così pensavo). Considera che nel luglio 2023 abbiamo avuto 48 gradi a Catania… e poi a settembre di punto in bianco..liquido pleurico! Un vero dramma per ogni veterinario. Quasi una sentenza.
Anche io come te non mi sono dato pace ed ho cercato in tutti i modi una possibile spiegazione. Pensa che ho contattato – in post mortem – altri veterinari e luminari anche del Nord per sottoporre tutte le analisi e capire. Tutti molti gentili e disponibili. Veramente. Mi hanno risposto tutti.
Di solito il liquido pleurico e/o la dispnea possono essere causati da un problema cardiaco (facilmente verificabile) oppure neoplastico (tumore). In questo secondo caso (in assenza di problemi cardiaci come la mia micia) la probabilità che possa trattarsi di una neoplasia aggressiva è alta. Molto alta.
La mia gattina aveva le analisi al sangue perfette. Pensa che aveva risposto in maniera ottimale alle prime cure a base di integratori, ricostituenti del sistema immunitario e cortisone. Risultato? Era ritornata in forma. Eravamo così felici. Un’illusione, la ricaduta.. fino al collasso del polmone.
Che cosa avremmo dovuto fare? Per avere la certezza assoluta una TAC ma come hai anche scritto tu, nessun medico si assume il rischio di sottoporre il micio ad un’anestesia. Da qui solo la sentenza ed il cortisone come palliativo per cercare di tamponare la sofferenza (tanta sofferenza).
Sono passati 9 mesi e credimi se ti dico che ancora oggi ho tanti scrupoli.. per tutto. Vivo con i “sé” e con i “ma”. Come diavolo si è potuta ammalare? Tenuta come una principessa… ma tant’è, quante tragedie ci sono nel mondo. Basta andare in un reparto pediatrico oncologico.. e capire..
Tornando indietro l’avrei fatta seguire probabilmente da altri medici, magari oncologi (trovati in ritardo.. ). Forse prendendolo in tempo.. non saprei.. e con quale cura poi? La chemioterapia? Estremamente debilitante..
C’è da impazzire.
Di sicuro mi colpevolizzo nell’averla lasciata 3 giorni in clinica.. non l’avessi mai fatto. Esperienza traumatica, sia per il modo di lavorare – nel caso specifico – di questi dottori sia per la gattina che per noi nel vederla in quello stato senza il conforto della sua famiglia e della sua casa. L’ho riportata a casa ed è rimasta con noi altri 3 giorni. Purtroppo sono momenti in cui ti sembra di stare su un’ottovolante. Sei preso dalle bombe e dalla paura. Ti affidi a tanti medici e non sai mai come andrà a finire.
La sua voglia di vivere era così forte. Si è spenta tra le mie mani. Non sono riuscito a farla abbattere. Era troppo presente. Poteva andarsene in qualunque momento ma ha scelto il modo, il luogo e l’ora. È sempre con me, la sento viva in me. Mi protegge e sono sicuro che un giorno verrà lei a prendermi. Sono sicuro che così sarà per il tuo micio. Io ho sempre in mente gli ultimi giorni ed istanti. Ho sempre in mente il modo in cui il viso si è addolcito, la morte in questo caso è stata un sollievo. Era ritornata dopo tanto a riposare, serena (non dormiva da giorni).
Mentirei se ti dicessi che il dolore passa. Non passa. Avevo un rapporto filiale. Difficile da spiegare.
Il dolore però si trasforma. Pensa a tutto quello che di buono ha fatto il tuo micio. A quello che ha portato nelle vostre vite. Io credo di essere una persona migliore.
Pensa a questi 13 anni passati insieme. Alle cose belle. Loro vivono in noi e ci stanno vicini. Tieniti una foto stretta, parlaci e se vuoi mantieni certe abitudini. Io ad esempio ancora oggi sposto la tenda nella sua stanza per fare entrare il sole. Le piaceva tanto mettersi al sole.
Così come l’ averla cremata e messa nel suo giardino che tanto amava. Ci passo sempre e le sto vicino. Che dirti? Spero che queste mie parole possano darti un minimo di sollievo. Non darti colpe.. hai fatto di tutto e lui lo sa. 😻
Un abbraccio
13/07/2024 alle 12:26 #25863Ciao mmp3. Ho letto le tue parole con le lacrime agli occhi.. so cosa stai passando e mi dispiace immensamente per la tua perdita. Purtroppo secondo me quando c’è una situazione di questo tipo come dici tu, l’epilogo è uno solo.. la mia domanda come la tua è questa, se me ne fossi accorta prima, avrei potuto ritardare tutto ciò ed evitare di far soffrire così tanto il gatto? Probabile.. ed è questo che mi tormenta. Con la mente del poi rifletto al brutto pelo che aveva ad agosto, uno dei sintomi del malessere del gatto, ma chi va a pensare sia una cosa del genere? Ora torna tutto però, il mio probabilmente da agosto si era già ammalato e poi a dicembre è degenerato il tutto. La cosa che mi fa male è che ho aspettato a prendere quella scelta perchè fiduciosa nel fatto che sarebbe migliorato, ma quando un versamento si forma dopo pochi minuti che l’hai svuotato la situazione è già abbastanza chiara, mi fa solo male che nessuno mi abbia consigliato subito la cosa e che abbia dovuto “proporlo” io dopo due settimane di agonia, in cui il gatto non riusciva neanche a fare i bisogni senza avere una crisi respiratoria. Poteva morire soffocato da un momento all’altro.. anche per questo ho preso questa scelta. Probabilmente la tua gatta in qualche modo da come mi dici, pur stando malissimo, era vigile e ti faceva capire che non era ancora quello il momento, cosa che non mi ha fatto capire il mio gatto, che sembrava sperare ogni giorno che fosse l’ultimo… io comunque ti ringrazio tantissimo per il tuo messaggio, poche volte ho letto qualcosa di così profondo. Sono sicura che la tua gattina con te ha passato una vita meravigliosa e che sarà sempre lì, ti basterà guardare in giardino per sentirla con te o anche semplicemente guardare il sole. Lei ti vede e sente e sicuramente sarebbe felice di vederti sereno, sapendo che l’hai amata fino all’ultimo e che ancora ora continui a farlo. Lei sa che hai fatto di tutto per lei ❤️
si vede che quello era il loro momento ed era così che doveva andare.
Ti sono vicina. ❤️
14/07/2024 alle 9:21 #25865“Sono passati 9 mesi e credimi se ti dico che ancora oggi ho tanti scrupoli.. per tutto. Vivo con i “sé” e con i “ma”. Come diavolo si è potuta ammalare?” Purtroppo i tumori (come è probabile il caso in questa circostanza) è difficile prevenirli se non con la massima cura, di cui sono sicuro tu abbia praticato
“Pensa a questi 13 anni passati insieme. Alle cose belle. Loro vivono in noi e ci stanno vicini. Tieniti una foto stretta, parlaci e se vuoi mantieni certe abitudini. Io ad esempio ancora oggi sposto la tenda nella sua stanza per fare entrare il sole. Le piaceva tanto mettersi al sole.” Che meraviglia. Anch’io tutti i giorni le rendo omaggio con atti simili esattamente come se ci fosse ancora
14/07/2024 alle 13:20 #25867Le tue domande e la tua rabbia sono più che legittime. Pensa che abbiamo cambiato diversi veterinari.
Per la prima dottoressa eravamo in presenza di FIP, un coronavirus che colpisce più che altro i gatti che stanno in branco (la mia no..) oppure i cuccioli randagi. Anche la FIP provoca versamento pleurico e non c’ è cura o meglio solo cure sperimentali a prezzi esorbitanti ed illegali. 😓
Per il secondo medico eravamo in presenza di una malattia idiopatica ovvero che “non si conoscono le cause”. 🤷
Per il terzo, dopo altre ecografie, eravamo in presenza di un qualcosa di poco chiaro… Intanto si era già beccato i soldi del ricovero…dove la gattina è stata trattata in una maniera poco dignitosa (non ne parliamo).
Solo un medico del pronto soccorso si è rivelato – l’ultima settimana – veramente BRAVO!! A parte l’umanità e la professionalità, ma ha subito mandato le analisi del liquido ad una dottoressa oncologa. Nel frattempo era già passato un mese: integratori e cortisone. Forse se l’avessi portata da subito in questa clinica multidisciplinare – forse dico forse – qualcosina la si poteva fare. Ma anche qui, resteremo col dubbio. Una TAC sarebbe stata troppo invalidante. Figuriamoci una chemio.
Ecco il consiglio che posso dare. Affidatevi a medici NON GENERICI ma che abbiano almeno contatti con oncologi o presenti nello staff. È fondamentale. Di solito le cliniche dotate di pronto soccorso (quelle cittadine diciamo) offrono queste opportunità.
Per il resto, la procedura è questa:
- Radiografia
- Ecografia (in cui si escludono altre patologie)
- Toracocentesi
- Analisi liquido pleurico
- Analisi sangue.
Da queste analisi possiamo già escludere la FIP, ma serve sempre il parere di un oncologo per verificare il tutto.
Da qui alla cura..beh…
18/07/2024 alle 6:55 #25874anche noi abbiamo fatto di tutto, esami di ogni tipo e circa 4/5 toracocentesi nell’arco di due settimane. Purtroppo penso che qualsiasi cosa sia in entrambi i casi fosse già in metastasi, magari accorgendocene prima sarebbero vissuti qualche mese in più ma secondo me sarebbe comunque alla fine andata così… subito quando ho detto versamento pleurico che si riforma tutti mi hanno detto che è una delle cose peggiori…
21/07/2024 alle 9:07 #25876Sì, il versamento pleurico è una condizione serissima che richiede un intervento quanto più rapido e temepstivo possibile e, se possibile, trattare, curare e mitigare la causa
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