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Conosci un bravo vet esperto in materia? Io abito a Poggio Mirteto in provincia di Rieti. Grazie
“I corticosteroidi ad alto dosaggio o altri farmaci immunosoppressivi
o mielosoppressivi devono essere evitati.” Linee guida European ABCDE’ quello che vorrei sapere. Fino ad ora 4 veterinari hanno attribuito l’anemia alla FELV ma nessuno ha saputo dirmi QUALE tipo di anemia e COME curarla. Tutti hanno proposto cortisone (prednisone) e non altro. avendo fatto presente che secondo le linee guida il cortisone è fortemente sconsigliato, allora niente. Ovvero pasta VISVIT o Vitamina B12
Rifacendomi a quanto pubblicato con le linee guida fiv/felv (più avanti riportate), all’esito delle analisi del sangue di Rocher che ho trascritto nel presente appello di aiuto, nessuno sa fornirmi chiarimenti nel merito?!
«L’anemia nei gatti infetti da FeLV può essere dovuto a varie cause tra cui quella diretta dell’effetto del virus sul midollo osseo (anemia non rigenerativa), infezioni secondarie (p. es., infezioni da specie Mycoplasma) e altri meccanismi. Un tentativo dovrebbe sempre essere fatto per identificare e trattare le cause sottostanti, in particolare per l’anemia rigenerativa.»
Avevo letto l’articolo di mylav e la zidovudina presenta diversi effetti collaterali. Mentre lo studio a cui faccio riferimento riporta di non aver riscontrato alcun effetto avverso al Raltegravir dopo 32 settimane (8 mesi) ma che appena sospesa la cura il virus purtroppo si riattiva. Quindi come per l’allopurinolo va somministrato a vita oppure associato ad altri farmaci
Gli sto dando anche il fegato “scottato” in padella a causa della forte anemia oltre ovviamente al solito umido e crocche (di cui sono dipendenti).
Rocher pesa 4,7 kg ma è la metà di prima: uno scheletrino 🙁
Ciao! Sapresti indicarmene qualcuno magari a Roma?
Grazie
IMPORTANTISSIMO STUDIO SU POSSIBILE SOLUZIONE FELV
Valori non rilevabili di DNA pro-virale e RNA virale dopo l’uso di raltegravir in due gatti con infezione da virus della leucemia: case report
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36324639/
ABSTRACT
“L’infezione da virus della leucemia felina (FeLV) è stata scoperta oltre 50 anni fa; tuttavia, i gravi cambiamenti clinici associati all’infezione da FeLV hanno ancora una grande importanza nella diagnosi, nella prevenzione e nella gestione clinica dei pazienti sintomatici. L’infezione progressiva da FeLV porta a una riduzione dell’aspettativa di vita e della qualità della vita del paziente. Questo rapporto descrive l’uso di un inibitore dell’integrasi antiretrovirale, raltegravir, in due gatti con infezione naturale da FeLV. Raltegravir è stato somministrato per via orale alla dose di 40 mg/gatto ogni 12 ore in entrambi i casi. Nel primo caso, 13 settimane dopo l’inizio del raltegravir, i carichi di RNA non erano rilevabili, mentre i carichi di DNA provirale erano ancora rilevabili. Nel secondo caso, i carichi di DNA provirale non erano rilevabili dopo 32 settimane di trattamento, mentre i carichi di RNA non erano rilevabili durante il trattamento. Non sono stati rilevati effetti avversi o anomalie nei test di laboratorio con l’uso di raltegravir in entrambi i pazienti. I pazienti sono attualmente clinicamente sani, stanno ancora ricevendo il farmaco e sono sotto stretta osservazione. A nostra conoscenza, questo è il primo rapporto che descrive l’uso di raltegravir in gatti FeLV-positivi con infezione naturale e i suoi effetti sulla carica virale circolante. Inoltre, i pazienti qui descritti sono stati seguiti per un periodo più lungo rispetto a quelli dei casi precedentemente riportati.
Conclusioni
Raltegravir, somministrato alla dose di 40 mg/gatto PO BID, è riuscito a ridurre la carica virale a livelli non rilevabili in due gatti con infezione naturale da FeLV. Questi risultati suggeriscono la necessità di studi più controllati per valutare l’efficacia di questo farmaco in una popolazione più ampia di gatti FeLV-positivi e per valutare la terapia antiretrovirale per migliorare la prognosi dei pazienti.”Grazie Titti!
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