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  >>  Diritti degli animali  >>  Gatto avvelenato: devo sporgere denuncia? - Discussione n 42322 - PermaLink
   Gatto avvelenato: devo sporgere denuncia?

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AutorePagina: 2 di 3
shy_1965

Registrato dal: 19-02-2007
| Messaggi : 3576
  Post Inserito 09-07-2009 alle ore 12:40   
Goan,
il vet che ha ritirato il cadaverino lo avviava all'inceneritore... magari non il giorno stesso, ma il giorno dopo. Se non sbaglio ritirano e avviano tutto ogni martedì, quel giorno era lunedì, quindi... niente autopsia...
Mi rimangono due foto e le parole del vet che lo ha guardato nel suo ambulatorio dopo averlo ritirato.
La zona in cui è stato rinvenuto il gatto e dove ho visto le esche per topi è il cortile di una ditta che tratta prodotti naturali e/o commestibili, può darsi che i topi li abbiano per davvero.
Comunque proverò a chiedere info a LAV e ENPA, anche se non credo che neppure mi risponderanno. Vi farò sapere.
(Assistono anche se non si è tesserati, oppure la tessera di socio mi aprirebbe porte più larghe?)
Grazie!


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goan
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Registrato dal: 06-02-2008
| Messaggi : 2907
  Post Inserito 09-07-2009 alle ore 19:18   
per i consigli ti assistono comunque anche se non sei socio..per eventuali azioni dovresti tesserarti.
poi potrebbero fare un'eccezione...prova a chiedere.


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girlromagnola

Registrato dal: 27-02-2008
| Messaggi : 329
  Post Inserito 10-07-2009 alle ore 12:11   
mi picerebbe che fosse come dici tu Goan ma non è vietata ne la vendita ne la detenzione, a meno che le cose non siano cambiate ultimamente, nel caso ti pregherei di informarmi.

il responsabile Sos Maltrattamenti della Lega Anti vivisezione (Lav) Ciro Troiano commenta l'ordinanza entrata in vigore. Troiano precisa che ovviamente ''un serio provvedimento di divieto dell'uso'', della vendita e del possesso dei collari elettrici per cani ''troverebbe il nostro consenso incondizionato''. L'ordinanza, invece, ''così come scritta, non serve a nulla''.


Il provvedimento ''non vieta i collari elettrici –spiega Troiano- ma si limita a dare un parere giuridico sul loro uso. Una sorte di 'interpretazione' della norma, che non può avere effetti di disposizione penale poichè non si tratta di di un'interpretazione autentica, prerogativa del legislatore''.


Inoltre, in base alla normativa vigente non esisterebbe il divieto assoluto per i collari elettrici, che ''possono essere liberamente venduti, tenuti e usati'', spiega la Lav. Dall'analisi della giurisprudenza, l'uso costituisce ''reato, nel momento in cui si determina sofferenza all'animale –conclude Troiano- ma si tratta di verificare la situazione caso per caso, il tipo di collare, la durata e le modalità dell'uso, gli effetti sul cane''.


''È necessario vietare definitivamente la commercializzazione di questo strumento coercitivo – ha dichiarato Loredana De Petris, senatrice dei Verdi - che provoca la distruzione delle cellule celebrali con gravi danni permanenti alla salute del cane''.

ORDINANZA 5 luglio 2005 Divieto dell'uso del collare elettrico e di altro analogo strumento sui cani. (Gazzetta Ufficiale n. 158 del 9-7-2005)


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gattomania

Registrato dal: 06-08-2009
| Messaggi : 27
  Post Inserito 15-08-2009 alle ore 17:48   
Per quanto riguarda 'l'assistenza legale' della LAV non si tratta di 'assistenza alla persona' (non c'entra se sia tesserata o meno): quello che conta è 'il fatto' e il 'materiale probatorio'. Si tratta di seguire, indirizzando le azioni, le persone coinvolte e, in casi necessariamente selezionati, di seguire direttamente la vicenda.

L'autopsia non è stata fatta, quindi?

Altra questione: è stato fatto un sopralluogo per rinvenire il veleno o sentite le persone che frequentano quei luoghi? In ogni caso, se non è stato messo nelle apposite cassettine dove - per loro sfortuna - entrano i topi, il velono è potenzialmente idoneo ad uccidere altri animali. E' ipotizzabile, quindi, l'uccisione di animali con l'elemento soggettivo del c.d. dolo eventuale: cioè, aver agito, anche se non con l'intento di uccidere il gatto, ma accettando tale rischio, cioè sapendo che il gatto frequentava la zona, ecc.

Tutt'altro discorso qualora il gatto abbia ingerito il topo avvelenato.

Prova a dirci se sono state 'avviate indagini'. Siamo comunque ancora in tempo.


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goan
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Registrato dal: 06-02-2008
| Messaggi : 2907
  Post Inserito 16-08-2009 alle ore 10:52   
Quote:

15-08-2009 alle ore 17:48, gattomania wrote:

L'autopsia non è stata fatta, quindi?

Altra questione: è stato fatto un sopralluogo per rinvenire il veleno o sentite le persone che frequentano quei luoghi? In ogni caso, se non è stato messo nelle apposite cassettine dove - per loro sfortuna - entrano i topi, il velono è potenzialmente idoneo ad uccidere altri animali. E' ipotizzabile, quindi, l'uccisione di animali con l'elemento soggettivo del c.d. dolo eventuale: cioè, aver agito, anche se non con l'intento di uccidere il gatto, ma accettando tale rischio, cioè sapendo che il gatto frequentava la zona, ecc.

Tutt'altro discorso qualora il gatto abbia ingerito il topo avvelenato.

Prova a dirci se sono state 'avviate indagini'. Siamo comunque ancora in tempo.



Il gatto è morto ed incenerito.
Non è stato fatto nulla.
sono passati due mesi e la zona è stata contaminata.
siamo in tempo per far cosa?




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shy_1965

Registrato dal: 19-02-2007
| Messaggi : 3576
  Post Inserito 21-08-2009 alle ore 06:49   
Quote:

15-08-2009 alle ore 17:48, gattomania wrote:
L'autopsia non è stata fatta, quindi?

Altra questione: è stato fatto un sopralluogo per rinvenire il veleno o sentite le persone che frequentano quei luoghi? In ogni caso, se non è stato messo nelle apposite cassettine dove - per loro sfortuna - entrano i topi, il velono è potenzialmente idoneo ad uccidere altri animali. E' ipotizzabile, quindi, l'uccisione di animali con l'elemento soggettivo del c.d. dolo eventuale: cioè, aver agito, anche se non con l'intento di uccidere il gatto, ma accettando tale rischio, cioè sapendo che il gatto frequentava la zona, ecc.

Tutt'altro discorso qualora il gatto abbia ingerito il topo avvelenato.

Prova a dirci se sono state 'avviate indagini'. Siamo comunque ancora in tempo.



Come dice Goan, il gatto è stato raccolto dal vet un'ora dopo il ritrovamento del corpicino. Credo che sia stato... smaltito (che parola terribile!!!) il giorno successivo, se non addirittura nel giorno stesso.
Nessuna autopsia è stata eseguita, ma solo un esame sommario delle condizioni del gatto che secondo il vet presentava tutti i segni dell'avvelenamento. Non è stata verificata l'origine e la natura del veleno.
Come ho detto all'inizio, l'esca velenosa per topi è del tipo in scatolette nere legate ai pali, quelle che si vedono ovunque anche nelle aree pubbliche. Il gatto deve avere mangiato un topo appena uscito da una di quelle scatolette, magari lo ha visto entrare e lo ha aspettato dall'altra parte per catturarlo.
Non ho più sporto denuncia, perché mi mancavano troppo elementi per mettere in piedi qualcosa di serio e poi, sinceramente, perché non ho alcuna fiducia in questo genere di cose, dopo che per un caso ben più grave, con prove e situazioni più pesanti, non è stato mosso un dito da chi di dovere.


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gattomania

Registrato dal: 06-08-2009
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  Post Inserito 21-08-2009 alle ore 09:53   
in tempo per fare un sopralluogo con dei tecnici


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shy_1965

Registrato dal: 19-02-2007
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  Post Inserito 21-08-2009 alle ore 11:28   
Quote:

21-08-2009 alle ore 09:53, gattomania wrote:
in tempo per fare un sopralluogo con dei tecnici



Con quale autorità potrebbe un tecnico entrare in una proprietà privata?
Tra l'altro, a pensarci ora, quando ho rinvenuto il povero gatto, io stesso ero un intruso in quella proprietà, in quanto mi trovavo lì senza un'autorizzazione del titolare del capannone. Ed ero, inoltre, in un'area ad accesso risevato solo ad alcuni dei dipendenti dell'azienda.
Quindi, mi trovavo in un luogo ad accesso limitato e senza autorizzazione.
A ben pensarci, a freddo, quello che poteva beccarsi una denuncia ero io. E magari avrei messo nei guai il dipendente che mi aveva fatto entrare.
Al limite la denuncia per l'avvelenamento avrebbe dovuto sporgerla un dipendente dell'azienda, o sbaglio tutto?


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goan
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Registrato dal: 06-02-2008
| Messaggi : 2907
  Post Inserito 21-08-2009 alle ore 12:13   
un tecnico non ha nessuna autorità per entrare in un luogo privato..a meno che esso venga incaricato da un Magistrato oppure su richiesta di altra autorità (comune, ASL etc..).
Entrando in una proprietà privata senza autorizazione hai commeso il reato ex art. 614 del codice penale "violazione di domicilio". tale reato, nel tuo caso, è perseguibile a querela di parte. pur ipotizzando un imputazione ex art. 614 cp..tale sarebbe destinata ad essere mitigata o ancora meglio cadere in considerazione sia delle circostanze attenuanti comuni previste all'articolo 62 cp oltre che ad altre circostanze attenuanti valutate dal giudice (sei incensurato..per esempio). quindi non preoccuparti perchè non ti arresta nessuno.
il dipendente che ti ha fatto entrare avrebbe risposto anche di "favoreggiamento".
comunque nessuno è stato arrestato e nessuno è stato condannato...quindi Tranquillo.
il diritto di "querela" è previsto dall'articolo 120 cp "ogni persona offesa da un reato per cui non debba procedersi d'ufficio o dietro richiesta ha diritto di querela".
può proporre querela la persona offesa dal reato..cioè è il titolare dell'interesse protetto dalla norma penale.
In altri termini: può proporre querela la persona che ha un interesse.
il gatto era un randagio ed i titolari del diritto di querela sono a primo acchito il Comune (proprietario dei randagi) ed l'ASl.
tu sei stato nominato, ricordo così, responsabile della colonia felina che staziona nella ditta dove lavori.
ora se il gatto che è stato avvelenato faceva parte della colonia di cui sopra..il diritto di querela spetta anche a te.
questo perchè tu sei il responsabile della colonia occupandoti ed essendo responsabile della loro salute e benessere.



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shy_1965

Registrato dal: 19-02-2007
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  Post Inserito 21-08-2009 alle ore 13:06   
Grazie Goan,
però mi sto chiedendo che cosa dovrei dire nella eventuale querela.
Cioè, come potrei provare di aver rinvenuto il corpicino dell'animale in un luogo ad accesso limitato?
Presentando denuncia, mi esporrei automaticamente al reato di violazione di domicilio. Non mi sarebbe stato possibile vedere il gatto se non dall'interno dell'azienda nella quale non avevo il permesso di entrare.
E sarebbe falso dire cose diverse da quelle realmente accadute.
Spero di essere riuscito a spiegarmi.


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