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    PARERE LEGALE - gatto reclamato dopo adozione

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AutorePagina: 2 di 3
megan

Registrato dal: 19-01-2008
| Messaggi : 566
  Post Inserito 01-02-2011 alle ore 14:56   
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01-02-2011 alle ore 12:46, bracchetto wrote:
se non ricordo male un anno



Cavolo,i gatti trovati vaganti ed accolti nei gattili,dovrebbero sostare un anno prima di poterli dare in adozione? Mi sembra un periodo lungo...sono sconcertata,chissà con quale criterio lo hanno stabilito?Grazie per la risposta.


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goan
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Registrato dal: 06-02-2008
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  Post Inserito 01-02-2011 alle ore 18:59   
per poter adottare una cosa/animale che s presume abbi già un propritario bisogna seguire la procedura segnata dall'art. 927 - 928 - 929 del codice civile - con qualche accorgimento tecnico.
ch trova un animale deve restituirlo al proprietario, se conosciuto. Se questi non è conociuto deve rivolgersi all'ASL veterinaria per denunciarne il ritrovamento. l'animale vrrà consegnato a questi che provvederanno a trasferirlo in una struttura idonea e provvederanno a Pubblicare in maniera idonea (giornali, volantini, siti web etc...) il ritrovamento dell'animale. Il ritrovatre potrà chiedere all'ASL di essere nominato custode dell'animale fino alla consegna al proprietario.
trascorso un anno dalla pubblicazione (e non dal ritrovamento) senza che si presenti il proprietario, il ritrovatore diviene proprietario dell'animale.
se nel corso dell'anno il proprietario rivendica la proprietà dell'animale, spetta al ritrovatore una ricompensa, se questi la richiede, pari ad un decimo del valore dell'animale oltre alle spese eventualmente sostenute


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megan

Registrato dal: 19-01-2008
| Messaggi : 566
  Post Inserito 01-02-2011 alle ore 20:45   
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01-02-2011 alle ore 18:59, goan wrote:
per poter adottare una cosa/animale che s presume abbi già un propritario bisogna seguire la procedura segnata dall'art. 927 - 928 - 929 del codice civile - con qualche accorgimento tecnico.
ch trova un animale deve restituirlo al proprietario, se conosciuto. Se questi non è conociuto deve rivolgersi all'ASL veterinaria per denunciarne il ritrovamento. l'animale vrrà consegnato a questi che provvederanno a trasferirlo in una struttura idonea e provvederanno a Pubblicare in maniera idonea (giornali, volantini, siti web etc...) il ritrovamento dell'animale. Il ritrovatre potrà chiedere all'ASL di essere nominato custode dell'animale fino alla consegna al proprietario.
trascorso un anno dalla pubblicazione (e non dal ritrovamento) senza che si presenti il proprietario, il ritrovatore diviene proprietario dell'animale.
se nel corso dell'anno il proprietario rivendica la proprietà dell'animale, spetta al ritrovatore una ricompensa, se questi la richiede, pari ad un decimo del valore dell'animale oltre alle spese eventualmente sostenute



Ma tutto questo anche per i cani?com è che sono resi adottabili dopo 60 giorni nei canili?


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megan

Registrato dal: 19-01-2008
| Messaggi : 566
  Post Inserito 02-02-2011 alle ore 11:57   
Abbiamo preso la decisione di affidare la gatta alla signora che asserisce di essere la proprietaria,ma mi chiedo,deve all associazione una somma per i giorni che l abbiamo accudita e le eventuali spese veterinarie sostenute?e al povero adottante?Se,sì quanto?


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ericaf

Registrato dal: 01-01-2011
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  Post Inserito 02-02-2011 alle ore 12:06   
Beh, penso che possiate chiedere il rimborso spese, fatture veterinarie alla mano e un forfettario per vitto e alloggio. E' grazie a voi che alla micia non è successo nulla ed è inutile nascondersi dietro la gratitudine e i ringraziamenti... per le associazioni che accolgono randagini i soldi sono importanti!
Almeno, se io perdessi una delle mie e me la restituissero sarebbe il minimo... farei anche una donazione all'associazione e darei qualcosa al tizio che era disposto ad adottarla e se l'è tenuta in casa


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misssmith
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Registrato dal: 16-05-2008
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  Post Inserito 02-02-2011 alle ore 21:07   
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02-02-2011 alle ore 11:57, megan wrote:
Abbiamo preso la decisione di affidare la gatta alla signora che asserisce di essere la proprietaria,ma mi chiedo,deve all associazione una somma per i giorni che l abbiamo accudita e le eventuali spese veterinarie sostenute?e al povero adottante?Se,sì quanto?



Vi siete fatti dare la prova che è suo? Magari chiedete di parlare col suo vet. E per le spese, dovrebbe pensarci lei di sua spontanea volontà, comunque almeno le ricevute del vet....


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Testoster1

Registrato dal: 17-07-2008
| Messaggi : 2845
  Post Inserito 02-02-2011 alle ore 22:55   
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02-02-2011 alle ore 11:57, megan wrote:
Abbiamo preso la decisione di affidare la gatta alla signora che asserisce di essere la proprietaria,ma mi chiedo,deve all associazione una somma per i giorni che l abbiamo accudita e le eventuali spese veterinarie sostenute?e al povero adottante?Se,sì quanto?



Se non siete andati all'asl a denunciarne il ritrovamento penso di NO... stando a quanto dice goan. Mentre l'asl è obbligata a farsene carico voi non lo siete. O ameneo penso sia così.


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megan

Registrato dal: 19-01-2008
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  Post Inserito 03-02-2011 alle ore 11:37   
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02-02-2011 alle ore 22:55, Testoster1 wrote:
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02-02-2011 alle ore 11:57, megan wrote:
Abbiamo preso la decisione di affidare la gatta alla signora che asserisce di essere la proprietaria,ma mi chiedo,deve all associazione una somma per i giorni che l abbiamo accudita e le eventuali spese veterinarie sostenute?e al povero adottante?Se,sì quanto?



Se non siete andati all'asl a denunciarne il ritrovamento penso di NO... stando a quanto dice goan. Mentre l'asl è obbligata a farsene carico voi non lo siete. O ameneo penso sia così.



Ti sfugge che la gatta ci è stata consegnata dall asl di zona,quindi non dovevamo denunciare nulla.


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goan
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Registrato dal: 06-02-2008
| Messaggi : 2907
  Post Inserito 03-02-2011 alle ore 12:06   
forse non ho capito io...che significa dare in adozione (temporanea) un animale ad una persona che ne è già la proprietaria è un controsenso.
dovete accertarvi se questa persona è la proprietaria.
la signora deve dimostrare di essere la proprietaria, come? con qualsiasi documento: fotografie che ritraggono il gatto, fattura della sterilizzazione, libretto sanitario dell'animale, insomma tutto ciò che può servire a dimostrare che il gatto è il suo.

la procedura che ti ho descritto si riferisce alle cose di altri, ossia a quelle cose che vanno perdute e ritrovate da altri. Mi spiego: se trovo in strada un gatto che senz'ombra di dubbio è randagio ossia una res nullius, ossia una cosa di nessuno, con l'apprensione dell'animale (ossia lo prendi in braccio e te lo porti) si diventa proprietari.
se trovo in strada un gatto di razza siamese, o persiano è ovvio che non è randagio ma è stato smarrito oppure abbandonato...ed allora siccome il gatto ha un proprietario e partendo dall'assunto che la proprietà è diritto assoluto bisogna usare la procedura sopra descritta adattata però al caso concreto con la tecnica dell'analogia.
in altri termini, l'istituto dell'analogia consente all'operatore del diritto di colmare quelle lacune legislative che altrimenti non troverebbero alcuna regolamentazione.
il legislatore non descrive come si acquista la proprietà di un animale smarrito od abbandonato...il legislatore descrive in maniera analitica e minuziosa come si acquista la proprietà di una cosa smarrita; del resto, parlando d'animali, l'analogia con le cose è per così dire ricorrente. Si pensi alla garanzia per i vizi e difetti anche occulti degli animali,etc...

Aggiungo una sola cosa che ritengo importante: il gatto vi è stato affidato dall'ASL che non ha detto fatene quel che volete; prima di affidare il gatto alla signora dovreste chiedere autorizzazione all'ASL.
ciao ciao


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megan

Registrato dal: 19-01-2008
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  Post Inserito 03-02-2011 alle ore 21:54   
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03-02-2011 alle ore 12:06, goan wrote:
forse non ho capito io...che significa dare in adozione (temporanea) un animale ad una persona che ne è già la proprietaria è un controsenso.
dovete accertarvi se questa persona è la proprietaria.
la signora deve dimostrare di essere la proprietaria, come? con qualsiasi documento: fotografie che ritraggono il gatto, fattura della sterilizzazione, libretto sanitario dell'animale, insomma tutto ciò che può servire a dimostrare che il gatto è il suo.

la procedura che ti ho descritto si riferisce alle cose di altri, ossia a quelle cose che vanno perdute e ritrovate da altri. Mi spiego: se trovo in strada un gatto che senz'ombra di dubbio è randagio ossia una res nullius, ossia una cosa di nessuno, con l'apprensione dell'animale (ossia lo prendi in braccio e te lo porti) si diventa proprietari.
se trovo in strada un gatto di razza siamese, o persiano è ovvio che non è randagio ma è stato smarrito oppure abbandonato...ed allora siccome il gatto ha un proprietario e partendo dall'assunto che la proprietà è diritto assoluto bisogna usare la procedura sopra descritta adattata però al caso concreto con la tecnica dell'analogia.
in altri termini, l'istituto dell'analogia consente all'operatore del diritto di colmare quelle lacune legislative che altrimenti non troverebbero alcuna regolamentazione.
il legislatore non descrive come si acquista la proprietà di un animale smarrito od abbandonato...il legislatore descrive in maniera analitica e minuziosa come si acquista la proprietà di una cosa smarrita; del resto, parlando d'animali, l'analogia con le cose è per così dire ricorrente. Si pensi alla garanzia per i vizi e difetti anche occulti degli animali,etc...

Aggiungo una sola cosa che ritengo importante: il gatto vi è stato affidato dall'ASL che non ha detto fatene quel che volete; prima di affidare il gatto alla signora dovreste chiedere autorizzazione all'ASL.
ciao ciao



Certamente,abbiamo messo al corrente l asl,di ciò che stava accadendo,e della decisione che stavamo prendendo.Grazie,per la consulenza.


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